15 results on '"Modu"'
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2. Dynamic drift-off warning limits for dynamically positioned MODU with Deepwater Artificial Seabed (DAS) system coupling.
- Author
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Zhen, Xingwei, Guo, Wei, Ren, Zhengru, and Huang, Yi
- Subjects
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OCEAN bottom , *WARNINGS , *BACK propagation , *EMERGENCY drills , *NUMERICAL calculations - Abstract
A new Deepwater Artificial Seabed (DAS) drilling system, which enables the shallow-water rated drilling equipment to operate in deep and ultra-deep water, has been developed for dynamically positioned Mobile Offshore Drilling Unit (MODU), with a focus on key issues of well access and riser design. Nevertheless, the MODU may drift-off due to the critical failures of the dynamic positioning (DP) system and thus the well integrity will be gravely threatened. This study is committed to establishing the quantitative criteria of drift-off warning limits, which consist of the yellow limit, red limit and physical limit, for dynamically positioned MODU with the coupled DAS drilling system. To achieve this aim, a three-phase methodology is proposed on the basis of a fully coupled model of the MODU-DAS drilling system. Furthermore, a hybrid method integrating the orthogonal experimental design, back propagation neural network, and Garson's algorithm is developed to systematically investigate the importance of the correlative influencing factors on the drift-off warning limits in consideration of both the efficiency and accuracy of the numerical calculations. The validity of the proposed methodology is demonstrated by a case study. The results indicate that the dynamic drift-off warning limits are able to assist in decision-making of safe DP operations on the MODU and the operating depth of the artificial seabed is the most critical factor affecting the envelope of drift-off warning limits. These findings and recommendations could improve the safety of DP drilling operations. • The quantitative criteria of drift-off warning limits are established for the coupled MODU-DAS system. • A three-phase method is proposed for establishing dynamic drift-off warning limits. • A hybrid method is developed to prioritize the importance of the influencing factors on the drift-off warning limits. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 2023
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3. La risoluzione del contratto di comodato modale per mancato adempimento del modus
- Author
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Berutti, L, Lucrezia Berutti, Berutti, L, and Lucrezia Berutti
- Abstract
La sentenza 12414/2021 del Tribunale di Roma ha dichiarato risolto per inadempimento un contratto di comodato ad uso abitativo “per il grave inadempimento della comodataria” nel pagamento delle spese ordinarie inerenti al condominio nonché delle utenze relative all’appartamento. Il giudice si è limitato ad applicare il rimedio della risoluzione senza offrire alcuna motivazione a riguardo e senza considerare le particolarità dell’istituto del c.d. comodato modale. Nel presente commento ci si concentra sulle differenze qualificatorie tra comodato ordinario e comodato modale, nell’ottica dell’individuazione del rimedio idoneo a tutelare il beneficiario del modus in conformità alle norme di legge.
- Published
- 2022
4. Application of Nonlinear Normal Mode Analysis to the Nonlinear and Coupled Dynamics of a Floating Offshore Platform with Damping
- Author
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Falzarano, Jeffrey M., Clague, Robert E., Kota, Ravikiran S., and Vakakis, Alexander F., editor
- Published
- 2001
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5. «Soluto matrimonio dotem reddi». Profili ricostruttivi dello scioglimento del matrimonio e della disciplina giuridica della dote
- Author
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Giumetti, Fausto and Giumetti, Fausto
- Subjects
manu ,Svetonio ,dote ,Spurio Carvilio Ruga ,patria potestat ,uxor ,declamazioni ,retentione ,divortium ,mala tractatio ,affectio ,do ,donne ,res uxoria ,Augusto ,iniustum repudium ,iudicium domesticum ,repudium ,conubium ,cautio ,modu ,matrimonio ,iudicium de moribu ,actio rei uxoriae ,nuptiae - Abstract
La ricerca indaga i legami tra lo scioglimento del vincolo coniugale e la disciplina giuridica relativa della restituzione della dote, di cui vengono esaminati profili che si presentano all’interprete profondamente problematici, come la regolamentazione delle retentiones dotali, sia in rapporto all’esercizio dell’actio rei uxoriae che all’accertamento della culpa discidii. A tal proposito, emerge dall’analisi delle fonti una forte conflittualità sorta in sede giudiziale e per la quale i giuristi si dimostrano impegnati in un incessante lavorìo teso a predisporre soluzioni via via sempre più raffinate. Le liti dotali rompevano infatti gli argini di ogni riflessione che avesse propositi sistematizzanti ed esprimevano tutta la disorganicità di una materia che precludeva agli operatori del diritto di elaborare canoni interpretativi unitari.
- Published
- 2022
6. La risoluzione del contratto di comodato modale per mancato adempimento del modus
- Author
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Lucrezia Berutti and Berutti, L
- Subjects
inadempimento ,recesso ,comodato ,restituzione ,donazione modale ,comodato modale ,art. 1804 c.c ,modu ,contratto gratuito ,risoluzione per inadempimento ,donazione ,IUS/01 - DIRITTO PRIVATO ,contratti ,contratti reali ,contratto di comodato - Abstract
La sentenza 12414/2021 del Tribunale di Roma ha dichiarato risolto per inadempimento un contratto di comodato ad uso abitativo “per il grave inadempimento della comodataria” nel pagamento delle spese ordinarie inerenti al condominio nonché delle utenze relative all’appartamento. Il giudice si è limitato ad applicare il rimedio della risoluzione senza offrire alcuna motivazione a riguardo e senza considerare le particolarità dell’istituto del c.d. comodato modale. Nel presente commento ci si concentra sulle differenze qualificatorie tra comodato ordinario e comodato modale, nell’ottica dell’individuazione del rimedio idoneo a tutelare il beneficiario del modus in conformità alle norme di legge.
- Published
- 2022
7. IMPLEMENTATION OF THE CONTINGENCY PLAN ON OFFSHORE UNITS INCLUDING MOBILE OFFSHORE DRILLING UNITS.
- Author
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MROZOWSKA, ALICJA
- Subjects
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EMERGENCY management , *MOBILE offshore structures , *DRILLING & boring , *UNDERWATER drilling , *OFFSHORE oil well drilling - Abstract
The article discusses practical application of the contingency plan (called also the emergency response plan) to the risks that may occur on an offshore unit. The author, based on her own professional experience, discusses the plan and illustrates its use in practice based on selected elements of the plan for mobile offshore drilling units engaged in the exploration of resources beneath the seabed. The paper discusses the requirements of Directive 2013/30/EU, which is includes obligation to implement the contingency plan relating to offshore units, in order to prevent accidents resulting from offshore oil and gas operations. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 2016
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8. La nozione di nave
- Author
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Massimiliano Musi and Massimiliano Musi
- Subjects
HNS ,COLREGs ,AFS ,Merchant Shipping Act ,ship ,Mobile Offshore Drilling Units ,vessel ,idrovolante ,MODU ,seaworthine ,MARPOL ,aliscafo ,SUA ,Polar Code ,SOLAS ,nave da guerra ,nave in costruzione ,destinazione alla navigazione ,Boat & Breakfast ,London Dumping ,Admiralty Law ,hovercraft ,nave senza equipaggio ,Bunker Oil ,trasporto ,piattaforme mobili ,war ship ,Mobile Offshore Drilling Unit ,LLMC ,floating craft ,OPRC ,seaworthiness ,unmanned vessel ,COLREG ,CLC ,galleggianti ,transport ,Nave, trasporto, navigabilità, destinazione alla navigazione, galleggianti, nave da guerra, Boat & Breakfast, aliscafo, hovercraft, idrovolante, piattaforme mobili, nave senza equipaggio, CLC, Bunker Oil, London Dumping, COLREGs, SOLAS, MARPOL, LLMC, AFS, HNS, SUA, OPRC, Salvage, Polar Code, Merchant Shipping Act, Mobile Offshore Drilling Units, nave in costruzione, Admiralty Law, vessel, ship, transport, seaworthiness, floating craft, MODU, war ship, unmanned vessel ,Salvage ,navigabilità ,Nave - Abstract
Il fascino magnetico del mare ha da sempre attratto l’uomo, mosso, per sua stessa indole, da due impulsi apparentemente contrastanti, il desiderio di scoperta e la ricerca di un porto sicuro, quasi in una continua danza tra l’ardore della conoscenza e la serenità di un’esistenza priva di rischi. Non potendo soddisfare appieno tali pulsioni con i soli propri mezzi fisici, fragili al cospetto delle forze della natura, si è dovuto industriare, è stato costretto a realizzare strumenti che ne amplificassero le proprie abilità, che lo rendessero capace di superare i propri limiti. Tra le varie creazioni dell’uomo, la nave è stata senz’altro tra quelle di maggior successo, svolgendo un ruolo principe sia nella vita dei singoli, sia nella storia dei popoli, consentendo di avventurarsi nell’ignoto, scoprire nuove terre, far fiorire i commerci e al tempo stesso fornendo un luogo dove poter trovar rifugio dai pericoli dei flutti. La nave da semplice veicolo si è tramutata via via in un’indispensabile compagna di viaggio, tanto che ancora oggi nei contratti che la riguardano, specialmente in quelli di impostazione anglosassone, ci si rivolge ad essa personificandola ed utilizzando il termine “she” (“ella”). Il legame che ci stringe ad essa è talmente profondo ed ancestrale da renderla, coscientemente o meno, frequentatrice abituale di pensieri, discorsi, rappresentazioni, a pre-scindere dal nostro luogo geografico di origine, vicino o lontano dal mare. Non è certo infrequente in una locanda di montagna imbattersi in un dipinto o una litografia raffigurante una nave, in balia di una tempesta, che avvista una fioca luce in lontananza, metafora delle difficoltà della vita e della volontà di affrontarle con coraggio, senza abbandonare la speranza. Da questa confidenza con l’immagine che si ha di una nave sorge, però, un paradosso: ciascuno è convinto di saperla facilmente riconoscere quando ne vede una, ma non mostra altrettanta sicurezza nel momento in cui è chiamato ad indicarne i tratti distintivi, così da poterne fornire una definizione precisa. La ragione di tale sfasamento è forse da rinvenirsi nell’idea di nave che molti di noi hanno in mente, ivi impressa dallo studio della storia, dalle opere d’arte che ci circondano e dalle rappresentazioni cinematografiche, ancorata ad un tempo lontano, che rievoca le caravelle di Colombo, in legno scuro e spinte dal vento. Ciò, chiaramente, non ci porta fino a dubitare che le navi da carico moderne in metallo e prive di vele appartengano alla medesima categoria, ma l’esercizio diventa più complesso e dagli esiti meno prevedibili quando si ha a che fare con unità galleggianti peculiari, dalle più disparate forme e funzioni. Tali strutture, peraltro, spesso hanno più tratti in comune con le navi da trasporto merci moderne di quanti queste non abbiano con le caravelle. In tal caso, il salto logico dinnanzi al quale ci si trova non è banale e richiede, per essere effettuato in sicurezza, solidi appigli in parametri condivisi individuati a monte, che concorrono a formare una definizione. Ed è proprio nella redazione di quest’ultima che si può giudicare il livello di abilità, creatività e precisione del Legislatore e del giurista, che dovrà essere sufficientemente lungimirante da proporre una formulazione breve, lineare e chiara, dall’ampiezza semantica proporzionata agli scopi da raggiungere, ma comunque capace di ricomprendere le varie declinazioni di una fattispecie, persino nelle sue evoluzioni future. Una definizione, infatti, nonostante un’apparente connaturata rigidità, rivela tutte le sue potenzialità di rafforzare la certezza di applicazione e l’uniformità di interpretazione delle norme proprio quando è dotata di quella flessibilità che le consente di non perdere la sua funzione dinnanzi alla sempre maggiore multiformità del reale in divenire. È dal desiderio di approfondire la meravigliosa polisemia del concetto di “nave”, già descritta in passato come “uno dei più cospicui esempi di pluri-qualificazione giuridica di un medesimo elemento fenomenico”, e le sue linee evolutive sia sotto un profilo diacronico, sia in prospettiva comparatistica, che trae origine il presente lavoro. L’indagine, prendendo le mosse dalla normativa e dalla giurisprudenza italiane, esaminate avendo riguardo ai vari settori di interesse, tra cui quello diportistico, e dall’individuazione degli elementi costitutivi e dei confini ontologici della res “nave”, prima che si trasformi in relitto, prosegue ampliando il campo visivo alla disciplina internazionale uniforme, per poi soffermarsi, in chiave comparata, sugli ordinamenti di quattro Paesi, dalle diverse tradizioni giuridiche di Common Law e di Civil Law, particolarmente sensibili alle tematiche marittime, il Regno Unito, gli Stati Uniti la Norvegia e il Belgio. Nel corso della disamina una particolare attenzione viene prestata alle problematiche connesse alla corretta qualificazione di strutture di più recente progettazione e utilizzo e all’analisi di alcune criticità che emergono da definizioni talora non ben congeniate. Seppur nella consapevolezza di essersi avventurati su un sentiero particolarmente accidentato, sia per la delicatezza e rilevanza dell’argomento trattato, in quanto, come ricordato dalla miglior Dottrina “definire la nave […] vuol dire […] determinare i confini della materia marittima”, sia per le difficoltà inerenti alle scelte da prendere nella stessa formulazione della definizione, ci si propone di verificare se ed in che misura sia possibile trovare soluzioni ragionevoli, che mettano al riparo dalle gravi incertezze qualificatorie più volte sorte, che si traducono inevitabilmente nel rischio di non essere in grado di individuare la disciplina applicabile a certe fattispecie.
- Published
- 2020
9. An evaluation of new technologies with the potential to reduce air emissions from floating Mobile Offshore Drilling Units
- Author
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Larsen, Annikken
- Subjects
skim well drilling ,subsea technology ,air emissions ,riserless drilling ,offshore technology ,RDM-R ,LNG ,offshore teknologi ,MODU ,Technology: 500::Marine technology: 580::Offshore technology: 581 [VDP] ,undervannsteknologi - Abstract
Master's thesis in Offshore technology In this thesis three new technologies with the potential to significantly reduce the release of air emissions have been evaluated. The rigs considered are semi-submersibles and drillships as they have the capacity to reach ultradeep water sites. One potential method is to implement natural gas engines on MODUs, as natural gas is the cleanest burning fossil fuel. LNG will allow for 20-25% lower CO2 emissions and 90-95% lower SOx emissions. In addition, the NOx emissions will be significantly reduced. The technology exists and is becoming widely accepted in the shipping industry. However, there may be problems during bunkering of LNG to floating rigs, as the temperature of LNG can be down to minus 170 degrees. When the LNG enters the bunkering hose it will freeze and become brittle. The risk of breakage will therefore be significant. An alternative potable tank transfer method may be a solution to this. Also the availability of LNG is currently insufficient as mobile rigs need fuel supply at varying locations. However, LNG will become more available in the future as several new LNG powered ships are under construction or planned for the next decade. Another measure is to implement new drilling technologies, which have the potential to reduce required rig size and indirectly reduce the air emissions. There are large differences in fuel consumption for the large and the small rigs, as large rigs have higher power requirements. In addition, larger rigs require more power for station keeping which is a major fuel consumer. The RDM-Riserless drilling method from Reelwell and the slim well drilling method both have a great potential to reduce required rig size. In this thesis a semi-submersible with a displacement of 53 000 mT and a drillship with a displacement of 84 000 mT have been used to estimate the weight reduction, due to less mud and riser tension required for the new drilling methods. The new displacements are used to find the typical fuel consumptions and thus the reduced air emissions. The reductions are significant. The RDM-R method allows for the largest reduction of the two drilling methods, with 24% reduction of air emissions for the semi-submersible considered and 33% for the drillship. The slim well drilling method has the potential to reduce the air emissions with approximately 19% for semi-submersible and 31% for the considered drillship. The reductions will vary from rig to rig as the VDL is not linear to the displacement. The drilling methods have the potential to be combined. The reductions are even larger, especially for the semi-submersible which allows for a reduction of 43%. The drillship considered allows for a reduction of 38% when the drilling methods are combined. Both methods will lower the cost of operation and may therefore be an attractive alternative in the future. The weight reduction is only based on mud and riser weights and one can expect even larger reductions in air emissions as BOP, Xmas tree, mud pumps and associated equipment are to be implemented in the calculations. To use LNG as fuel combined with the drilling methods may be attractive for new builds as LNG is a lower cost fuel than diesel.
- Published
- 2014
10. A vulnerability model for assessing the impact of multi-hazards on critical infrastructures
- Author
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Di Mauro, C., Paolo Frattini, Bouchon, S., Lari, S., Di Mauro, C, Frattini, P, Bouchon, S, and Lari, S
- Subjects
Vulnerability ,Modu ,Multirisk intensity scale ,Safety, Risk, Reliability and Quality ,Critical infrastructure - Abstract
Different natural and anthropogenic hazards can affect critical infrastructures (CI) causing physical damages to infrastructure assets, and the possible interruption of the services provided by these infrastructures. Since CI are recognized, by definition, as vital for the society (Kröger and Zio, 2011), their interruption can lead to serious and heavy socio-economic consequences. CI are complex systems with multiple assets that contribute to the ability to provide a service. These assets are interconnected between each other, so that an impact on an infrastructure can propagate to other interconnected. The processes that can affect CI are very different in nature, magnitude and frequency. The European Project Threvi2 tackles these problems by defining a comprehensive ontology for the infrastructures systems, the interconnections among infrastructures and the hazards that can affect these infrastructures. An important component of this ontology is the vulnerability model, which allows to connect the hazard ontology with the infrastructure ontology by assessing if, how and to what extent a specific hazard can affect an infrastructure system.
- Published
- 2014
11. A vulnerability model for assessing the impact of multi-hazards on critical infrastructures
- Author
-
Di Mauro, C, Frattini, P, Bouchon, S, Lari, S, FRATTINI, PAOLO, LARI, SERENA, Di Mauro, C, Frattini, P, Bouchon, S, Lari, S, FRATTINI, PAOLO, and LARI, SERENA
- Abstract
Different natural and anthropogenic hazards can affect critical infrastructures (CI) causing physical damages to infrastructure assets, and the possible interruption of the services provided by these infrastructures. Since CI are recognized, by definition, as vital for the society (Kröger and Zio, 2011), their interruption can lead to serious and heavy socio-economic consequences. CI are complex systems with multiple assets that contribute to the ability to provide a service. These assets are interconnected between each other, so that an impact on an infrastructure can propagate to other interconnected. The processes that can affect CI are very different in nature, magnitude and frequency. The European Project Threvi2 tackles these problems by defining a comprehensive ontology for the infrastructures systems, the interconnections among infrastructures and the hazards that can affect these infrastructures. An important component of this ontology is the vulnerability model, which allows to connect the hazard ontology with the infrastructure ontology by assessing if, how and to what extent a specific hazard can affect an infrastructure system.
- Published
- 2014
12. Eight North American Firms Named 2019 Emerging Voices: Selected from around 45 applicants, the winners of the Architectural League of New York's annual program will deliver lectures on their work over four nights in March.
- Author
-
Keane, Katharine
- Subjects
ARCHITECTURE ,ARCHITECTS - Published
- 2019
13. Performance of drag embedment anchors dragged through remolded clay and loaded at various horizontal orientations
- Author
-
Lynk, John Michael
- Subjects
- Drag embedment anchor, MODU, Mobile offshore drilling unit, Clay
- Abstract
Drag embedment anchors (DEAs, or anchors) are used as foundations to secure mobile offshore drilling units (MODUs) in soft clay soils on the sea floor. In 2004 and 2005, Hurricanes Ivan, Katrina, and Rita caused the mooring failures of 17 mobile offshore drilling units moored with anchors. Since then, a great deal of research has been conducted regarding anchor performance and reliability. This report provides an overview of anchor research and industry practice to date, and discusses the results of two research experiments to assess anchor performance. One experiment investigated the effect that embedding anchors in the same soil path several times had on bearing force. The second experiment investigated what effect changing the direction of the horizontal load vector relative to the anchor shank had on embedded anchor bearing force. The results of these experiments suggest that remolding clay may have an effect on anchor bearing force capacity, and that repeatable results are obtainable when testing the effect of changing the direction of applied horizontal load.
- Published
- 2009
14. Periodi caratteristici e moti dei mezzi semisommergibili
- Author
-
CAMPANILE, ANTONIO and Campanile, Antonio
- Subjects
semisommergibili ,MODU ,moti in onda - Published
- 1989
15. Modular approach to cell phones.
- Author
-
Ryan Kim
- Published
- 2008
Catalog
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