Search

Cogeneration is commonly recognized as one of the most effective solutions to achieve the increasingly stringent reduction in primary energy consumption and greenhouse emissions. This characteristic led to the adoption of specific directives promoting this technique. In addition, a strategic role in power reliability is recognized to distributed generation. The study and prototyping of cogeneration plants, therefore, has involved many research centers. Similar activities were carried out by DiME (University of Naples). These activities highlighted the need of the study of cogeneration system-user interaction in order to estimate the real energetic and economic benefits. The paper includes the development of a specific methodology used to conduct analysis with reference to a specific hospital facility profile loads. Energetic and economic benefits due to CHP plants depend on plant and user characteristics, plant lay-out and management logic, economic variables. Therefore the potential benefits that have attracted the attention of the scientific community are not always granted. For this reason a predictive analysis is important to find a plant solution (engine size, plant configuration, management logic, possible absorption chiller size, engines number, etc..) that approaches the best energetic solution while ensuring a reasonable profit. Therefore the determination of the plant optimal configuration has been pursued through a multi-objective approach.

Nel presente lavoro sono state affrontate le problematiche relative agli aspetti energetici dei processi di cogenerazione. In particolare si fa riferimento ad un impianto di cogenerazione progettato e realizzato presso il Dipartimento di Meccanica ed Energetica (DiME) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, basato su un motore alternativo a combustione interna alimentato a GPL. Viene, altresì, proposta una valutazione comparativa dei risultati conseguibili con riferimento a sei tipologie di utenze.

La pratica cogenerativa è comunemente riconosciuta come una delle soluzioni più efficaci per far fronte alla necessità, ormai impellente, di conseguire una riduzione dei consumi di energia primaria e delle emissioni di sostanze inquinanti e clima-alteranti. Lo studio e la prototipazione di sistemi di cogenerazione (Combined Heat and Power) ha, dunque, destato le attenzioni di numerosi Centri di Ricerca. Attività analoghe, condotte nell’arco di un decennio, sono state effettuate presso il Dipartimento di Meccanica ed Energetica dell’Università di Napoli Federico II. L’esperienza maturata ha suggerito la necessità di uno studio approfondito dell’interazione cogeneratore-utenza al fine di stimarne i vantaggi, sia energetici che economici, conseguibili nell’esercizio reale. A tal fine sono stati sviluppati specifici algoritmi di calcolo ed è stata condotta un’analisi economico-energetica sulla base delle curve di carico di una specifica utenza del settore ospedaliero. I primi risultati hanno evidenziato come il conseguimento di eventuali benefici a seguito dell’installazione di un impianto per la produzione combinata di energia elettrica e termica dipende da un numero elevato di variabili, sostanzialmente riconducibili alle seguenti macro aree: prestazioni del cogeneratore, carichi dell’utenza, soluzione impiantistica, logica di esercizio, variabili economiche. I potenziali vantaggi che hanno destato le attenzioni della comunità scientifica, quindi, non sono affatto scontati. Il successo della soluzione cogenerativa, infatti, non può prescindere da un corretto dimensionamento dell’impianto motore termico, nonché dell’eventuale impianto frigorifero ad assorbimento (assetto “trigenerativo” o CHCP). Altrettanto fondamentale è l’implementazione della logica di controllo dell’impianto al fine di gestirne in maniera vantaggiosa l’esercizio, controllando opportunamente le fasi di accensione/spegnimento.

La pratica cogenerativa è comunemente riconosciuta come una delle soluzioni più efficaci per far fronte alla necessità, sempre più stringente, di conseguire una riduzione dei consumi di energia primaria e delle emissioni di sostanze climaalteranti. Tale peculiarità, unita ai vantaggi derivanti dal vasto campo di applicazione costituito dagli impianti motori termici dalla tecnologia consolidata, ha indotto all???emanazione di apposite direttive finalizzate alla promozione di questa tecnica. Inoltre, studi condotti a seguito di gravi black-out elettrici hanno evidenziato come l???impatto socio-economico di questi eventi sia stato marginale nelle aree in cui più diffusi erano gli impianti di cogenerazione, riconoscendo, così, alla generazione distribuita persino un ruolo strategico. Lo studio e la prototipazione di impianti di cogenerazione ha, dunque, destato le attenzioni di numerosi centri di ricerca. Attività analoghe, condotte nell???arco di un decennio, sono state effettuate presso il DiME; si è, così, presentata la necessità di uno studio approfondito dell???interazione cogeneratore-utenza al fine di stimare i reali vantaggi, in termini sia energetici che economici, conseguibili nell???esercizio reale di tali sistemi. Nel lavoro si riferisce dello sviluppo di una specifica metodologia di calcolo, utilizzata per condurre una serie di analisi quantitative con riferimento alle curve di carico di un???utenza ospedaliera di riferimento. I risultati dell???analisi hanno evidenziato come i vantaggi energetici ed economici derivanti dall???installazione di un impianto di cogenerazione dipendono dalle caratteristiche del cogeneratore e dell???utenza, dalla soluzione impiantistica, dalla logica di gestione e dalle variabili economiche. Per tali motivi, i potenziali vantaggi che hanno destato le attenzioni della comunità scientifica non sono sempre scontati. Il successo energetico e/o economico della soluzione cogenerativa, dunque, non può prescindere da un corretto dimensionamento dell???impianto motore termico, nonché dell???eventuale impianto frigorifero ad assorbimento (assetto ???trigenerativo??? o CHCP). Altrettanto fondamentale è l???implementazione della logica di controllo dell???impianto al fine di gestirne in maniera vantaggiosa l???esercizio, controllando opportunamente le fasi di accensione/spegnimento.

Il Dipartimento di Meccanica ed Energetica (DIME) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II si occupa da alcuni anni di sistemi di distribuzione variabile (VVA) di tipo meccanico per applicazioni motociclistiche (sulla spinta di una nota casa motociclistica italiana) nell’ambito di un progetto di ricerca. Il presente lavoro tratta del progetto e delle problematiche costruttive da risolvere per la messa a punto di un sistema di distribuzione variabile esclusivamente meccanico destinato ad essere installato su un moderno motore monocilindrico in fase di sviluppo. Lo scopo da raggiungere è quello di mettere a punto un sistema di distribuzione variabile con il quale poter assicurare al motore elevate prestazioni, bassi consumi specifici e contenute emissioni. Lo studio ha condotto allo sviluppo di due tipologie di sistemi VVA di tipo meccanico: il primo a tre elementi ed il secondo (con ampliate potenzialità in termini di attuazione variabile) a quattro elementi.

Il lavoro riguarda il cedimento strutturale di una piattaforma aerea avvenuto in Sorrento nel mese di Maggio dell'anno 2007: La caduta al suolo della piattaforma ha cusato due vittime perchè la zona non era interdetta al traffico veicolare e pedonale. La nota, corredata da filmeto e fotografie, contiene i risultati delle indagini, mirate ad individuare le cause dell'incidente, compiute dagli autori, nella qualità di consulenti dell'Autorità Giudiziaria inquirente.

Seismic insulators must have low horizontal stiffness values so that the fundamental period of the suspended mass is well above the predominant period of the earthquake and high vertical stiffness values to limit the vertical deflection caused by the weight of the suspended mass. Wire rope springs do not have this feature but they can operate as seismic insulators if used in parallel with a device that is capable of bearing the supported equipment weight and allows it to move in any horizontal direction with low friction. With this aim, the results of tests conducted on a seismic insulator prototype comprising a wire rope spring and a ball transfer unit (BTU) are reported in this paper.

Estensione europea del brevetto italiano depositato nel 2006

Viene descritto l'impianto di trigenerazione previsto per la riqualificazione della intera area di Bagnoli occupata dalla ex acciaieria dell'Italsider. L'impianto da realizzare è della potenzialità di circa 6 MW. Il lavoro discute delle possibili diverse soluzioni di impianto, con l'utilizzo quale combustibile di gas naturale o di olio vegetale.

Il dispositivo oggetto della presente invenzione si inquadra, a titolo esemplificativo e non esaustivo, nel settore dei sistemi di isolamento sismico passivi che hanno il compito di evitare che le accelerazioni del suolo vengano trasmesse ad oggetti che ne riceverebbero un danno (si pensi alle opere d’arte, ad impianti o macchinari di particolare interesse o importanza strategica che non devono interrompere il funzionamento in caso di sisma). Il dispositivo si basa sull’accoppiamento delle funi d’acciaio che esercitano un’azione elastica orizzontale con unità di trasferimento a sfera che hanno il compito di sostenere il carico verticale. Allo stato esistono diversi sistemi di isolamento sismico passivo, molti dei quali tarati per manufatti di grandi dimensioni (edifici) e che non vengono quindi prodotti per oggetti di modeste dimensioni o peso poiché risulterebbero particolarmente onerosi dal punto di vista economico.

Viene descritta l'attività svolta dal gruppo di ricerca di Napoli per valutare la qualità dell'aria nella regione Campania sulla base di una accurata raccolta di dati relativa alle diverse fonti di emissione. Si è pervenuti alla classificazione delle varie zone, individuando quelle per le quali è auspicabile il ricorso ad azioni di risanamento.

Si espongono le attività di ricerca riguardanti la selezione dei sistemi di distribuzione variabile più adatti ad essere utilizzati sui piccoli motorii per motocicli. Dopo una rassegna dei principali dispositivi realizzati per i motori di automobile, si espongono alcune semplici soluzioni adoperabili su piccoli motori.

Il lavoro illustra l'importanza dela ricerca per la innovazione nel settore della produzione di energia da biomasse e da rifiuti. Si espongono i risultati più significativi ottenuti attraverso la gassificazione delle biomasse con sistemi innovativi e nella produzione di combustibile liquido mediante processi di tipo biologico o industriale. Vengono citati impianti di produzione di energia elettrica impieganti turbine a gas, motori a combustione interna, motori a vapore.

Si riferisce all’attività svolta per la ricognizione delle emissioni attribuibili all’impiego dei motori a c.i. nella navigazione portuale e costiera utile alla redazione del Piano sulla Qualità dell’Aria affidato al DIME della Regione Campania. Sono state considerate le emissioni prodotte dai vari tipi di imbarcazioni, esercite sulle linee costiere e di lungo raggio con approdi nei porti di Napoli e Salerno, nelle fasi di manovra, sosta in porto e navigazione. Le emissioni sono state valutate con l’utilizzo dei fattori di emissione relativi alle sostanze inquinanti regolamentate. Si è fatto riferimento alle normative, vigenti o in itinere in materia per le varie tipologie di natanti, ed ai vari profili di missione, confrontando, quando possibile, i valori assunti con quelli desumibili nel campo veicolare terrestre, ove le normative sono applicate da più lungo tempo.

Rivista MondoAuto - dicembre 2006 - Anno XXIV n.73

By producing a planet in accordance With the technology of sintered materials it becomes possible to solve the problems of structural complexity/space, because the planet realised in this Way can be directly mounted on the rotor of the driving shaft Without the interposition of bushings, by relying on the very good tribological properties of sinter ed materials; moreover, this material, by virtue of its texture composed of micro-granules, has excellent properties of fatigue strength and yield/breaking tensions very near to the corresponding parameters of a compact material.

A positive displacement reciprocating compressor comprising a non-conventional crank mechanism which eliminates the amount of frictional force between the wall of the piston and the wall of the cylinder, whose characteristic feature is tohave a planet made of sintered material, with self-lubrication properties, allowing to eliminate bushings or similar additional elements. An economical and structurally simple lubrication system, which preferably comprises a classical link rod/crank mechanism, utilizes the mechanical energy provided by the drive shaft of the compressor and sends the lubricant (oil) in a precise manner to the surfaces that need to be lubricated. This oil is easily retained by the very small grains of the sintered material. Moreover, a valve system based on a single plate simplifies the structure of the cylinder unit.

Rivista MondoAuto - aprile 2005

Rivista MondoAuto - maggio 2005 - Anno XXIII n.65

Peculiarity of this new engine : 4-stroke, 4 cylinder horizontally opposed, spark ignition, air-cooled unit with reduction gera; power output greater than 60kW, weight less than 65 kg (ready to fly), high reliability and small overall dimension, due to reduction of components. Experimental tests demonstrate a remarkable weight to power ratio (1,02 kg/kW) comparable with the reference engine Rotax 912 UL-S (0,98 kg/kW).