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Il presente lavoro analizza alcuni degli aspetti che possono compromettere la stabilità di un argine. Più in particolare, avvalendosi di modelli matematici già disponibili in letteratura, vengono presi in esame sia problemi di equilibrio limite che problemi di erosione interna (piping) connessi con l’instaurarsi di un regime di moti di filtrazione all’interno del rilevato arginale. Il lavoro consta di due parti: nella prima parte viene descritto un approccio razionale per lo studio della stabilità arginale rispetto a problemi di equilibrio limite, e vengono proposti una serie di abachi che consentono un’agevole verifica, rispetto a tale problematica, della progettazione eseguita; nella seconda parte viene invece descritto un approccio razionale per lo studio dell’innesco del piping, e viene fornito un modello interpretativo di analisi che, calibrato alla luce dei pochi dati sperimentali sin qui disponibili in letteratura, sembra meglio prestarsi, rispetto a quelli proposti da altri autori, alla valutazione del carico idraulico critico per l’innesco dei fe-nomeni di piping

Obiettivo del presente lavoro è approfondire lo studio dei fenomeni connessi all’interazione tra onde e strutture tracimabili e permeabili. Diverse tipologie di strutture sono state modellate nel canale ad onde e correnti del Dipartimento di In-gegneria Civile dell’Università di Firenze. Tramite un sistema di ricircolo che sottrae acqua da riva per reimmetterla al generatore è stato variato il piling up (innalzamento del livello idrico che si realizza nella zona protetta dalla barriera) a parità di agitazione ondosa incidente. La nota presenta i risultati dell’attività sperimentale ed alcune analisi. In particolare, grazie al confronto comparato di 2 strutture emerse, 4 con bordo libero nullo e 2 sommerse (tutte di geometria e/o porosità diversa rispetto a quelle esaminate in occasione del PRIN 2001 e documentate in Studi Costieri, Vol. 9), è stato possibile scindere i contributi del flusso di ritorno sopra e attraverso la barriera; la filtrazione stessa è stata suddivisa nella componente più profonda e in quella limitata allo strato dei massi superficiali. Inoltre è stata misurata per la prima volta la tracimazione (portata totale entrante nella zona protetta) per barriera sommersa (a piling up nullo, ovvero in assenza di flussi di ritorno indotti da questo).