ANGELA UNGARO, SILVANA ALBINO, MAURIZIO MARESCA, RUGGIERO, MARIA GRAZIA, POLLIO, MARIA LAURA, PICA, ALESSANDRA, Università di Modena, Angela, Ungaro, Silvana, Albino, Ruggiero, MARIA GRAZIA, Pollio, MARIA LAURA, Maurizio, Maresca, and Pica, Alessandra
Obiettivi: L'obiettivo dello studio è stato quello di valutare il sistema coagulativo attraverso lo studio della via estrinseca e di quella intrinseca dell’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) del quale non sono presenti dati in letteratura. Tale specie è attualmente classificata dall'IUCN come «critico», ovvero a rischio estremamente alto di estinzione in natura. Materiali e metodi: Il primo esemplare utilizzato per lo screening emocoagulativo è stato un esemplare femmina del peso di 150 Kg. Il prelievo, eseguito in primavera nel Parco Faunistico d’Abruzzo di Castel di Sangro, Località Brionna, è stato effettuato, dopo narcosi, con accesso venoso giugulare in provette vacutainer contenenti rispettivamente EDTA, litio eparina e sodio-citrato. L’EDTA si è rivelato un anticoagulante non efficace in tale specie. Dal campione eparinizzato è stato effettuato l’emocromo e uno screening ematochimico completo dello studio della funzionalità epatica. Dal campione citratato è stato ottenuto, previa centrifugazione, il plasma usato per la determinazione dell’assetto coagulativo mediante metodi, sia automatizzati (Coagulometro Advance IL con reagenti refrigerati e temperatura di lavoro e incubazione a 37°C) sia manuali, in BM a 37° C. Attraverso i tests PT (tempo di protrombina) e aPTT (tempo di protrombina parziale attivata); misura della concentrazione di fibrinogeno sec. la metodica funzionale di Clauss (aggiunta di eccesso di Trombina). Il plasma dopo centrifugazione presentava una tenue intensità cromogena. Risultati: Dalle analisi effettuate l’esemplare è risultato in stato di buona salute. La valutazione del test del PT, in toto, come ci si aspettava dalla debole intensità cromogena, non ha dato risultati. Il tempo di protrombina è stato quindi effettuato allungando i tempi di incubazione e applicando la tecnica del Mix con uguali quantità di Plasma umano normale. I risultati ottenuti dopo correzione mostrano un INR normale e inferiore a 1. L’aPTT è invece fallito anche in tempi estesi. Per contro i valori del fibrinogeno riscontrati si sono rivelati molto più alti rispetto a quelli medi dell’uomo. Conclusioni: Da questi risultati sembrerebbe che l’Orso Marsicano mostri una deficienza fattoriale FXII, FXI, FIX, FVIII, Callicreina, Chininogeno ad alto peso Molecolare (HMWK) responsabili a cascata dell’attivazione della via intrinseca. Sono in corso analisi su altri esemplari.