This chapter is part of the latest and largest reference volume on the history of modern logic published by Oxford University Press. It offers an overview of how logic developed over a large time span, drawing upon both the Scholastic legacy and the Humanists’ criticisms to Scholastic logic. Aristotelianism and Scholasticism underwent an evolution from the Renaissance to the Reform, and in the XVII century syllogism was criticized by philosophers such as Bacon and Descartes. This promoted the idea that logic should broaden its scope and means. Thus the Port-Royal Logic tried to reconcile old views with the study of probability, while some logicians, following Locke, directed logic toward an investigation into the cognitive faculties that form, use and give linguistic expression to ideas. Other logicians tried to improve logic by adopting the inventive techniques of algebra, as can be appreciated in the logical calculi developed by Leibniz and, in the XVIII century, by Segner, Ploucquet and Lambert. The chapter ends with an assessment of Kant’s philosophy of logic. The authors have discussed together the general structure of the chapter and the methodology used, but each author has direct responsibility for the sections most directly related to her/his competencies. § 5-7 and 9-11 are thus due to Mirella Capozzi, while § 1-4 and 8 are due to Gino Roncaglia. Questo capitolo è parte del più recente e più ampio testo di riferimento sulla storia della logica moderna, edito da Oxford University Press. Il testo offre una trattazione dello sviluppo della logica in un periodo assai ampio, partendo dall'eredità della logica scolastica tardo-medievale e dalle critiche umanistiche alla logica scolastica. L'analisi prosegue affrontando l'evoluzione dell'aristotelismo e della scolastica nel periodo rinascimentale e in quello della Riforma, e le critiche della logica tradizionale (a partire dalla sillogistica) in autori come Bacone e Cartesio. Queste critiche contribuirono alla diffusione dell'idea che la logica dovesse ampliare sia la sua sfera d'azione sia i suoi strumenti. La logica di Port-Royal tentò così di riconciliare concezioni tradizionali con lo studio della probabilità, mentre altri logici, sulla scia di Locke, indirizzarono la logica verso una investigazione delle facoltà conoscitive che formano, usano e danno espressione linguistica alle idee. Altri logici cercarono di rafforzare l'efficacia della logica adottando le tecniche dell'algebra: fra i tentativi più importanti in questo senso sono quello rappresentato dai saggi di calcolo logico di Leibniz e, nel XVIII secolo, da Segner, Ploucquet e Lambert. Il capitolo si chiude con una valutazione della filosofia della logica di Kant. I due autori del capitolo (Roncaglia e Capozzi) hanno discusso congiuntamente la sua struttura generale e la metodologia adottata, ma ogni autore ha responsabilità diretta delle sezioni più direttamente collegate alle sue competenze. A Gino Roncaglia si devono in particolare le sezioni 1-4 e 8. Il testo archiviato, in conformità con le politiche di OUP, è un pre-print. Per il testo finale fa fede unicamente la pubblicazione.