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The essay focuses on the language of Nane Oca’s cycle of novels, studied in its evolution from the first book to the very recent Lato oscuro. Mainly, three aspects are taken into account: 1) literary entries; 2) syntactic patterns; 3) lexical compounds. The analysis of each aspect tries to show how in the language of Nane Oca forms derived from the literary tradition (used to give a characteristic epic tone to the work) are originally combined with completely new solutions. As the literary component decreases, the presence of the dialect, which Scabia uses more openly, becomes stronger over time.

Intervento sul rapporto fra italiano e inglese, in difesa della dignità della lingua italiana e contro gli abusi dell'inglese non solo nella comunicazione quotidiana, ma anche da parte delle autorità ministeriali.

Le liste lessicali presenti all’interno dell’avantesto della Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca (1817-1826) di Vincenzo Monti permettono di lumeggiare alcuni meccanismi di formazione del pensiero lessicografico e linguistico del poeta da un punto di vista inedito. Lexical lists and the birth of a lexicographer: the case of Vincenzo MontiThe lexical lists that can be found in the avantext of the Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca (1817-1826) by Vincenzo Monti allow to highlight some of the mechanisms which set the making of the poet’s lexicographic and linguistic thought from an unprecedented point of view., The lexical lists that can be found in the avantext of the Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca (1817-1826) by Vincenzo Monti allow to highlight some of the mechanisms which set the making of the poet’s lexicographic and linguistic thought from an unprecedented point of view.

Il saggio intende porre nel debito rilievo la varietà di soluzioni – formali e insieme drammaturgiche – che sono di volta in volta esperite nella favola pastorale Aminta di Torquato Tasso entro l’unità di misura della scena o dell’atto. Sono qui presi a campione il Prologo e l’Atto primo: in particolare, vi vengono riconosciute fonti sinora non considerate (la versione di Alamanni di un epillio di Mosco; la Phaedra di Seneca) e osservate le distinte strategie argomentative adottate dai personaggi.

Il saggio si concentra sulla lingua della Prima serie dei Saggi critici. Sono presi in considerazione diversi aspetti: voci di tradizione letteraria; formazioni verbali; tendenze alla brevità sintattica; figure di bimembrazione; citazioni, allusioni e fonti del lessico critico. Ne emerge la forte influenza lingustica di Croce e, in misura minore, quella di De Sanctis sul giovane Debenedetti.

Il saggio, prendendo le mosse da alcuni brani della Gemella H, si concentra su uno dei tratti più caratteristici emergenti nella prosa di Giorgio Falco: il ricorso a sostantivi di valore semantico astratto, impiegati secondo tipologie e con funzioni diverse. L’analisi si sofferma sulle implicazioni dello stilema sul piano tematico, su quello sintattico e su quello testuale. Da ogni punto di vista, tali procedimenti linguistici di astrazione mirano a rivelare il progetto di disgregazione e alienazione che l’autore avverte operante nella società odierna.

Partendo da uno studio del gioco "#imperfetti" – che ha coinvolto migliaia di utenti Twitter tra il 2014 e il 2015, generando decine di migliaia di tweet con verbi all'imperfetto – si riflette sugli usi dell'aspetto imperfettivo, anche in relazione ai concetti di narratività, finzionalità e letterarietà.

Il saggio offre una sintesi della lingua della poesia italiana dagli anni sessanta del Novecento a oggi (con un breve profilo sulla poesia della prima parte del secolo). Si divide nei seguenti paragrafi: 1. Questioni preliminari; 2. Prima del tramonto: apogeo e declino del codice lirico; 3. Lessico; 4. Sintassi; 5. Testualità; 6. Conclusioni. Come si può intendere dai paragrafi, l'analisi è condotta per fenomeni significativi relativi ai diversi livelli linguistici. Tali fenomeni sono indagati sia sulla base della bibliografia precedente, sia attraverso un ampio spoglio di prima mano. Tra i risultati di maggior spicco, è da mettere in rilievo come la specificità del codice poetico - quando ancora esiste - passa, nel periodo considerato, dal livello lessicale a quello sintattico e testuale. In questa direzione vengono indagati in modo innovativo i tratti linguistici considerati più caratterizzanti, soprattutto sul piano - ancora poco studiato - della testualità.