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La gestione del rischio, in emergenza e in condizioni ordinarie, si può schematizzare secondo una filiera che utilizza l'adattamento, la mitigazione e la riduzione del rischio, perseguibili con interventi strutturali e non strutturali variamente combinati. Filo conduttore del percorso delineato è la valutazione della pericolosità dei fenomeni e/o degli eventi, su area vasta e su singolo versante. Fra gli interventi non strutturali assumono un ruolo di rilievo il monitoraggio - specialmente se condotto nell'ambito di laboratori in sito - e il coinvolgimento delle comunità che vivono nelle aree a rischio. In particolare, il coinvolgimento della popolazione risulta essenziale per conseguire i risultati più efficaci possibili nella gestione del rischio stesso. Tutti concordano, infatti, nell'affermare che un'adeguata informazione e consapevolezza dei cittadini sull'esposizione al rischio, nonché un'educazione al rischio stesso, siano fondamentali per attuare mirate strategie di intervento. Infatti, se la popolazione non è sufficientemente consapevole ed informata dei pericoli naturali a cui è esposta, difficilmente adotterà misure che ne possano ridurre gli impatti negativi. Se da una parte, quindi, è importante che una comunità sia informata e consapevole dell'esposizione ai pericoli naturali, risulta ancora più importante che gli amministratori locali siano consapevoli del grado di conoscenza della popolazione da loro amministrata al fine di stabilire politiche adeguate. Inoltre, comprendere come il pubblico percepisce il rischio risulta cruciale nel determinare il modo di diffondere informazioni appropriate allo scopo di aumentare la fiducia della popolazione nelle autorità e, in questo modo, migliorare la capacità pubblica di rispondere a eventi estremi e aumentare la resilienza delle persone. Scienziati e politici spesso concordano sul fatto che il pubblico ha la tendenza a reagire emotivamente o soggettivamente alla complessità e spesso non è in grado di apprezzare la natura incerta complessa delle questioni ambientali. Il pubblico, d'altro canto, tende, molte volte, a criticare gli esperti (scienziati e responsabili politici) per l'utilizzo di un linguaggio tecnico inaccessibile e per non fornire risposte chiare e complete. Questi rilievi evidenziano le difficoltà di interlocuzione che esistono tra il pubblico e gli esperti e la necessità di migliorare la comunicazione del rischio da parte degli esperti. Partendo da questa riflessione, si è ritenuto opportuno svolgere nel febbraio 2018 un'indagine sulla percezione del rischio frana da parte della popolazione di Maierato, cittadina in provincia di Vibo Valentia, coinvolta il 15 febbraio 2010 da un evento franoso ad elevato impatto ambientale e socio-economico. Al termine di questa indagine si è aggiunta l'esigenza di realizzare delle interviste semi-strutturate, coinvolgendo altresì gli esperti cioè gli attori politici locali e i responsabili tecnici e di Protezione Civile del comune in carica nel periodo in cui si è verificato l'evento franoso del 2010 e i soggetti che rivestivano tali incarichi alla data dell'indagine e cioè otto anni dopo l'evento. Questa esigenza è nata dalla necessità di conoscere il punto di vista di amministratori e tecnici locali sulla gestione dell'emergenza del 2010, sul recupero e la riabilitazione, sulla percezione e consapevolezza del rischio della popolazione e sugli interventi di prevenzione, preparazione e adattamento che si inseriscono nel quadro degli interventi non strutturali utili alla mitigazione del rischio.

The paper presents a probabilistic analysis of the vulnerability of buildings interacting with slow-moving landslides. With reference to two municipalities of the Calabria region (southern Italy) severely affected by this type of slope instabilities, the combination of data collected by way of expeditious damage surveys with building settlements retrieved from the use of Differential Interferometry Synthetic Aperture Radar (DInSAR) techniques allows generating separate couples of empirical fragility and vulnerability curves for the two investigated urban areas. The comparison of the obtained results highlights that the use of such tools for damage forecasting purposes in other landslide-affected areas requires selecting - from a statistical point of view - building samples belonging to the same data population (i.e. referring to homogeneous land-urban systems).

Proposta metodologica per la gestione del rischio residuo nell'area urbana di Maierato (frana del 2010).

Monitoraggio integrato di medio-lungo termine con drone dell'area urbana di Maierato (frana del 15 febbraio 2010 e dintorni)

Relazione Finale CNR-IRPI

Analisi delle misure eseguite sulla Rete Integrata di Monitoraggio (piezometri, inclinometri, GPS, sorgenti)

Rapporti di prova. Attività Laboratorio di Geotecnica.

Supporto tecnico-scientifico per il monitoraggio delle frane, la pianificazione e la valutazione degli interventi di mitigazione del rischio da frana nell'area urbana di Maierato.

Criteri, riferimenti e dati per le procedure di costruzione degli algoritmi di gestione del rischio in funzione del peso conoscitivo delle celle della MATRICE_S (CELLE_MATRICE_S)

Celle Giovani e Mature. WP04-Task02-CNR-IRPI.

Rapporti di prova. Attività Laboratorio di Geotecnica.

"RMS_Filiera - Risk Management System", Validazione e rilascio dei risultati.

Monitoraggio di medio-lungo termine dell'area urbana di Maierato (frana del 15 febbraio 2010 e dintorni) con dati COSMO-SkyMed

Validazione e rilascio di algoritmi per CELLE_MATRICE_S giovani e mature

Capacità di RMS_Filiera, prodotti potenziabili ed approfondimenti necessari

Proposta metodologica per la gestione della Rete Integrata di Monitoraggio (RIMon) nell'area urbana di Maierato (frana del 2010 e dintorni)

Rapporti di prova. Attività Laboratorio di Geotecnica.

RMS_FILIERA-Risk Manegement System-Secondo SAL-Relazione CNR-IRPI.

This paper presents a methodological approach to both identifying and characterising Widespread Landslide Events (WLE), defined as the occurrence of several landslides through wide areas (thousands of square kilometres). This approach is based on a comparative analysis of two historical databases: a rainfall database and a landslide database, both concerning the same period. This methodology was tested on Calabria (Southern Italy) by analysing a period of more than 80 yr. The data allowed the individuation of 25 WLEs generated by the following: (a) a single rainfall event (RE), (b) a few distinct but temporarily close REs, or (c) several consecutive REs occurring over a period of up to two months. An empirical curve, obtained by interpolating the number of landslides occurred during the WLEs and the average values of cumulative rainfall that triggered them enables the individuation of the relationship between rainfall and number of landslides. The proposed methodological approach can be used wherever historical series of both rainfall and landslides are available. The results can be useful for monitoring the development of events and for the planning of emergency management.

RMS_FILIERA-Risk Manegement System-Primo SAL-Relazione CNR-IRPI. Progetto "RMS_Filiera - Risk Management System"

Caratterizzazione geotecnica dei geomateriali interessati dalla frana di Maierato: Prima sintesi.

Terza Relazione Ordinaria - Attività di approfondimento conoscitivo con riferimento alla Rete Integrata di Monitoraggio acquisita dal Comune di Maierato e "Approfondimenti di Studio"

Metodi di analisi. "RMS_Filiera - Risk Management System"

Validazione e rilascio dei moduli e delle procedure. WP02-Task04-CNR-IRPI. Progetto "RMS_Filiera - Risk Management System"

Manyurbanareasallovertheworldareaffectedbyawidespectrumofdangersrelatedtoeithernaturalphenomena or human activities. Among natural phenomena, slow-moving landslides are widespread and their interaction with the urban environment often originate detrimental effects to existing facilities (e.g., buildings and infrastructures) withrelatedsocialconsequencesandeconomiclosses.Forthesereasons,landslidehazardandvulnerabilityanalysesrepresentkeystepsforareliablepredictionoftheexpecteddamagetoexposedfacilitiesaswellasforproperly designing and implementing the most suitable risk mitigation strategies. Synthetic Aperture Radar (SAR) data processed via advanced interferometric techniques (DInSAR), such as the onebasedontheuseofSARTomography,canbeextremelyusefulinprovidinglong-termground/facilitydisplacementarchives.Inthisregard,theavailabilityofrecenthigh-resolutionX-BandSARdatapromotedthemonitoring capabilities in urban environments, leading to a major step toward the risk analysis at single facility level. In this study, with reference to an urban area located in Calabria region (southern Italian Apennines) - were the existence of several slow-moving landslides of different types interacting with masonry and reinforced concrete buildings can be recognized - the DInSAR-derived differential settlements experienced by a given building are combined with the corresponding damage severity level (recorded via in-situ surveys) to retrieve the relationship between cause (differential settlements) and effect (damage) for both masonry and reinforced concrete buildings. The obtained results represent the knowledge basis to generate more sophisticated tools (e.g. fragility and vulnerability curves) useful for risk analysis purposes.

Rapporti di prova. Attività Laboratorio di Geotecnica

Percezione del rischio da frana e comportamenti resilienti della comunità di Maierato (VV)

Seconda Relazione Ordinaria - Attività di approfondimento conoscitivo con riferimento alla Rete Integrata di Monitoraggio acquisita del Comune di Maierato.

High and very-high resolution remote sensing data provided by the processing of Synthetic Aperture Radar (SAR) images via Differential Interferometry techniques (DInSAR) allow detecting ground surface displacements that can be used in monitoring/control of urban areas and integrated within procedures aimed at analyzing the vulnerability of affected facilities (e.g. structures and infrastructure). In this regard, this paper presents the results of a study that combines DInSAR data and information gathered from damage surveys to buildings interacting with slow-moving landslides. In particular, relationships between cause (DInSAR-derived differential settlements of buildings) and effect (recorded building damages) are retrieved and empirical fragility and vulnerability curves (to be used for damage forecasting purposes) are generated. Considering the encouraging outcomes, the adopted methodological approach can be successfully integrated within a more general framework for the management of slow-moving landslide risk to which urban areas are exposed.

Definizione dei Dati-Lista dei Dati.

Rapporti di prova . Attività Laboratorio di Geotecnica

Metodi per la costruzione e la manutenzione della matrice degli scenari di intervento e della FILIERA (MATRICE_S e FILIERA_P)

Rapporti di prova (numero 20+15=35 (con CB) - Attività Laboratorio di Geotecnica