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During the last three decades, the glacierised areas of the Himalaya have shown cooling and drying conditions, caused by higher ablation rates of glaciers in response to global warming (Salerno et al., 2023. Glacier feedback on Himalayan climate under global warming - this conference). While this local negative feedback does not preserve glaciers from melting, it could protect the periglacial environment, extending between the mean elevation of glaciers (~5400 m a.s.l.) and downslope areas (even below 4500 m a.s.l.). Across this elevation band, areas of permafrost are likely to exist. Here, we analyse the world’s longest time-series of soil temperature data (from 2003 to 2022) measured at a high-elevation station located close to the glacier masses (Pyramid, Mt Everest, 5035 m a.s.l.), together with climate observations, reanalysis (ERA5-Land), and remote sensing data (MODIS). We show that a diurnal cooling of soil temperature at 5-cm depth occurred in the last twenty years during summer in response to the air temperature decrease. Therefore, the glacier negative feedback has potentially slowed down or even preserved permafrost from thawing, thus potentially depicting a different picture from what is generally postulated for these Himalayan areas. However, in the region, there is a lack of long-term observations to confirm this hypothesis, thus the real implications of this process are currently unknown. Our analysis goes further in evaluating the potential impacts on snow cover and vegetation greening and more generally on how the glacier negative feedback has been able to protect the Himalayan periglacial environment., The 28th IUGG General Assembly (IUGG2023) (Berlin 2023)

Monitoraggio integrato di medio-lungo termine con drone dell'area urbana di Maierato (frana del 15 febbraio 2010 e dintorni)

La relazione propone un aggiornamento di cadenza semestrale sulle attività in corso relative all'Accordo tra Sezione Protezione Civile della Regione Puglia e CNR - IRPI dal titolo "Valutazione integrata di dissesti geo idrologici nel territorio della regione Puglia, modelli interpretativi dei fenomeni e definizione di soglie di pioggia per il possibile innesco di frane superficiali" e si riferisce nello specifico al periodo temporale compreso tra il 01 Luglio 2018 ed il 31 Dicembre 2018. Di seguito sono presentate le attività condotte nell'ambito dei diversi WP in cui è suddiviso il progetto che, nello specifico, riguardano: (1) la gestione del progetto, (2) l'analisi critica dei risultati derivanti da progetti precedenti finanziati dalla Regione Puglia, (3) la raccolta e l'organizzazione di informazioni su eventi geo-idrologici,(4) l'aggiornamento delle soglie pluviometriche empiriche per il possibile innesco di frane indotte da pioggia nel territorio della regione Puglia, (5) l'implementazione del sistema di allertamento per la previsione del possibile innesco di frane nel territorio della regione Puglia (SARF Puglia), (6) la redazione di cartografia tematica su frane nel Sub-Appennino Dauno, (6) la valutazione del rischio da frana per 10 centri abitati del Sub-Appennino Dauno, (7) l'elaborazione di una banca dati e cartografia sui fenomeni di sinkhole nel territorio regionale, e l'analisi della relativa suscettibilità, (8) la definizione di procedure metodologiche per l'analisi dell'instabilità costiera, (9) la modellazione numerica di eventi geo-idrologici, (10) lo sviluppo di un Sistema di Supporto Decisionale, (11) il supporto alla Sezione di Protezione Civile della Regione Puglia, e (12) l'analisi di casi di studio, mediante studi di dettaglio, progettazione del monitoraggio, esecuzione e interpretazione delle misure.

Chapeau. Le 9 janvier 2018, autour de 7h15, une avalanche d'ampleur significative descend le couloir du Bourgeat. L'écoulement de neige poudreuse, également appelé aérosol, détruit la forêt sur une largeur très importante et franchit le paravalanche du Bourgeat. Une quarantaine de chalets en aval de la digue terminale du paravalanche sont recouverts de neige par l'aérosol, et de nombreux arbres sont détruits et transportés par l'aérosol, ce qui cause les principaux dégâts qui restent fort heureusement uniquement matériels. Lors de sa propagation dans le couloir, l'écoulement dense, de neige froide au départ, se transforme en un écoulement plus lent, de neige humide, et interagit de manière complexe avec le paravalanche qui, in fine, contient bien la masse de neige lourde. Cet article propose une brève analyse qualitative des différentes hypothèses concernant les conditions de déclenchement, de propagation de l'aérosol et des écoulements denses et de leur interaction avec le paravalanche. Il dresse également une liste de questions qui peuvent se poser suite à cet événement.

La presente relazione propone un aggiornamento di cadenza semestrale sulle attività in corso relative all'Accordo tra Sezione Protezione Civile della Regione Puglia e CNR - IRPI dal titolo "Valutazione integrata di dissesti geo-idrologici nel territorio della regione Puglia, modelli interpretativi dei fenomeni e definizione di soglie di pioggia per il possibile innesco di frane superficiali" e si riferisce nello specifico al periodo temporale compreso tra il 01 Gennaio 2018 ed il 30 Giugno 2018. Di seguito sono presentate le attività condotte nell'ambito dei diversi WP in cui è suddiviso il progetto che, nello specifico, riguardano: (1) la gestione del progetto, (2) l'analisi critica dei risultati derivanti da progetti precedenti finanziati dalla Regione Puglia, (3) la raccolta e l'organizzazione di informazioni su eventi geo-idrologici,(4) l'aggiornamento delle soglie pluviometriche empiriche per il possibile innesco di frane indotte da pioggia nel territorio della regione Puglia, (5) l'implementazione del sistema di allertamento per la previsione del possibile innesco di frane nel territorio della regione Puglia (SARF Puglia), (6) la redazione di cartografia tematica su frane nel Sub-Appennino Dauno, (6) la valutazione del rischio da frana per 10 centri abitati del Sub-Appennino Dauno, (7) l'elaborazione di una banca dati e cartografia sui fenomeni di sinkhole nel territorio regionale, e l'analisi della relativa suscettibilità, (8) la definizione di procedure metodologiche per l'analisi dell'instabilità costiera, (9) la modellazione numerica di eventi geo-idrologici, (10) lo sviluppo di un Sistema di Supporto Decisionale, (11) il supporto alla Sezione di Protezione Civile della Regione Puglia, e (12) l'analisi di casi di studio, mediante studi di dettaglio, progettazione del monitoraggio, esecuzione e interpretazione delle misure.

corso relative all'Accordo tra Sezione Protezione Civile della Regione Puglia e CNR - IRPI dal titolo "Valutazione integrata di dissesti geo-idrologici nel territorio della regione Puglia, modelli interpretativi dei fenomeni e definizione di soglie di pioggia per il possibile innesco di frane superficiali" e si riferisce nello specifico al periodo temporale compreso tra il 01 Luglio 2017 ed il 31 Dicembre 2017. Di seguito sono presentate le attività condotte nell'ambito dei diversi WP in cui è suddiviso il progetto che, nello specifico, riguardano: (1) la gestione del progetto, (2) l'analisi critica dei risultati derivanti da progetti precedenti finanziati dalla Regione Puglia, (3) la raccolta e l'organizzazione di informazioni su eventi geo-idrologici,(4) l'aggiornamento delle soglie pluviometriche empiriche per il possibile innesco di frane indotte da pioggia nel territorio della regione Puglia, (5) l'implementazione del sistema di allertamento per la previsione del possibile innesco di frane nel territorio della regione Puglia (SARF Puglia), (6) la redazione di cartografia tematica su frane nel Sub-Appennino Dauno, (6) la valutazione del rischio da frana per 10 centri abitati del Sub-Appennino Dauno, (7) l'elaborazione di una banca dati e cartografia sui fenomeni di sinkhole nel territorio regionale, e l'analisi della relativa suscettibilità, (8) la definizione di procedure metodologiche per l'analisi dell'instabilità costiera, (9) la modellazione numerica di eventi geo-idrologici, (10) lo sviluppo di un Sistema di Supporto Decisionale, (11) il supporto alla Sezione di Protezione Civile della Regione Puglia, e (12) l'analisi di casi di studio, mediante studi di dettaglio, progettazione del monitoraggio, esecuzione e interpretazione delle misure.

In the Khumbu Valley, Nepal, carbon and nitrogen cycling can be tracked through water chemistry and soil sample data. Precipitation and surface water chemistry from the Pyramid International Laboratory and surrounding areas from 2012 to 2014 is evaluated for trends in dissolved organic carbon (DOC), dissolved organic nitrogen (DON) and nitrate. The spatial and temporal variability of the surface water chemistry is compared to ratios of carbon to nitrogen in soil samples. Soil carbon to nitrogen ratios decrease with elevation, consistent with dilution in surface water chemistry. The trends explored are representative of the influence of both debris-covered glacier outflow of the upper valley and biogeochemical processes on the water and soil.

International audience; Within the Operational programme 'Italy - France (Alps - ALCOTRA) 'Project DynAval - Dynamique des avalanches: départ et interactions écoulement/obstacles three test sites were built or developed in France and Italy. The goal of the paper is to present the experimental devices and typical pressure generated by avalanches in these 3 sites differing mainly by their scale. (a) Seehore test site is located in Aosta Valley on Monte Rosa Massif. The slope, with an altitude difference of about 300 m (from 2300 to 2570 m a.s.l.), has a mean dip of about 38°. The site is instrumented with a steel obstacle on which load cells and other devices are mounted in order to measure the effects of impact of the avalanche. Surveys are made before and after each artificial event: snow density, front velocity, erosion and deposition are measured and photogrammetric and laser-scanner views are taken. (b) Col du Lautaret test site is located near the Lautaret pass (2058 m a.s.l) between Cerces and Ecrins range. Different avalanche paths are located on the south-east slope of Chaillol Mountain (2600 m a.s.l.). Small to medium avalanches occur at a sufficient frequency (up to 3 or 4 each winter). Avalanche flows are generally dense, wet or dry, with sometimes a small but fast powder cloud (or saltation layer). The dense part is usually less than one meter thick. The run-out distance is 500 to 800 m with an average gradient of 36°. Typical released volume is about 5000 m3 and front velocity can reach 30 m/s. Instrumentation includes a 3 m-high mast recording pressure and velocity each 20 cm, and a one square meter plate integrating the pressure all over the flow height. A high speed photogrammetric system is able to measure the avalanche front velocity. (c) The Taconnaz avalanche path is located in the Arves valley, close to Mont Blanc in France. The Taconnaz path is 7 km long, has a mean slope of 25° and a mean width of 300400 m. A defence structure system made of breaking mounds and dams was designed in 2009 based on a 100-year return period event of 1.6 Mm3 volume. In 2010, velocity and pressure sensors were set up on the breaking mounds in order to improve our knowledge of the interaction between avalanches and breaking dams.