INTRODUZIONE - La presente ricerca è incentrata sul monitoraggio dell’efficacia dei progetti di Educazione Avventura con adolescenti difficili, in particolare del progetto “Lunghi cammini educativi”. A partire da un’analisi della letteratura sull’educazione esperienziale nature-based e in particolare sull’Adventure Education con adolescenti difficili, è stata progettata una rilevazione empirica attraverso cui sperimentare un metodo di monitoraggio finalizzato a cogliere la dimensione processuale (che nella ricerca nell’ambito resta spesso inesplorata, poiché sono maggiormente diffusi i metodi di monitoraggio cosiddetti “black-box”), utilizzando un sistema integrato di diverse tecniche di rilevazione. Le due principali domande che hanno guidato la ricerca sono state: 1.Quali processi educativi significativi si innescano e possono essere osservati durante l’esperienza? 2.Il metodo dell’intervista camminata, integrato ad altri metodi, è utile per individuare e monitorare questi processi? METODO - Collocandosi all’interno di un framework metodologico qualitativo (influenzato da riflessioni post-qualitative, paradigma delle mobilità e sguardo fenomenologico), la ricerca prende la forma di uno studio di caso singolo con due unità di analisi, e prevede la triangolazione di diversi metodi di raccolta dei dati: analisi documentale; osservazione partecipante nei cammini e nelle riunioni di équipe; interviste (prima, durante, dopo il cammino) con differenti tecniche: camminata, “image-elicited”, tradizionale, online. RISULTATI - L’analisi tematica abduttiva delle interviste e delle osservazioni conferma quanto già evidenziato dalla letteratura circa la centralità della dilatazione del campo d’esperienza e del lavoro su alcune life skills (in particolare, competenze personali e growth mindset). Emergono anche alcuni key findings inattesi: il notevole “peso” dello stile educativo dell’accompagnatore; la “scoperta” del ruolo della quotidianità all’interno dell’esperienza straordi, INTRODUCTION - The aim of this study is to monitor the effectiveness of Adventure Education projects with difficult adolescents, particularly the "Long Educational Walks" project. Starting from a literature review on nature-based experiential education and specifically on Adventure Education with difficult adolescents, an empirical study was designed in order to test a monitoring method aimed at capturing the processual dimension (which often remains unexplored in this research field, as so-called “black-box” monitoring methods are more common), using an integrated system of different research techniques. The two main questions that guided the research were: 1. What significant educational processes are triggered and can be observed during the experience? 2. Is the walking interview method, integrated with other methods, useful in detecting and monitoring these processes? METHOD - Within a qualitative methodological framework (influenced by post-qualitative reflections, mobilities paradigm, and phenomenological gaze), the research consists of a case study with two units of analysis, and triangulates different data collection methods: documentary analysis; participant observation during team meetings and during the walking experience; interviews (before, during, after the project) with different techniques: walking, image-elicited, traditional, online interviews. RESULTS - The abductive thematic analysis of the interviews and observations confirms what has already been highlighted in the literature about the effects of expanding the field of experience and working on certain life skills (especially, personal skills and growth mindset). Some unexpected key findings also emerge: the considerable “weight” of the adult guide’s educational style; the “discovery” of the role of everyday life aspects within the extraordinary experience; the need for awareness regarding the educational potential of the environment (natural and/or anthropic), for greater intentionality in the