Gioffrè-Florio, M., Murabito, L. M., Visalli, C., Villari, A., Floriana Lauritano, Bramanti, C., and Famà, F.
Traumas are one of the most relevant pathological events in health care, because of clinical and prognostic relevance. Morbidity and mortality rates are strongly affected by the timely and correct approach to the patient (golden hour). The objective of this study was to investigate the possible influence of the diagnostic time and of the Injury Severity Score (ISS) on outcomes in trauma patients.Out of a total of 240,833 emergency patients, we observed, 447 polytrauma. All patients were assessed according to the Advanced Trauma Life Support (ATLS) guidelines, diagnosed by computed tomography (CT), and summarized using an adapted complex trauma card (italian version).Overall, 2.5% (11/447) of patients died during the assessment, whereas the remaining 436 patients were diagnosed at the Emergency room and afterwards hospitalised. In 76 out of 436 patients (17.43%) the outcome was poor. Particularly, the most significant complications involved the central nervous system, chest and abdomen lesions respectively, with an ISS of 41.7 ± 15.9. The mean time for the diagnostic assessment in patients with poor outcome was 115.2 ± 0.4 minutes.The immediate mortality percentage, as well as the delayed ones, was highest in patients involved in road accidents. The early management certainly plays a crucial role, reducing death rate and permanent disability.The high percentage of patients affected by haemodynamic instability (24.3%) demonstrates the existence of a criticality identifiable in the approach to the patient during the pre-hospital phase: a phase that is dramatically characterised by the exclusion of intensivists from rescue teams.Complex Trauma Card, Mortality, Multiple injuries, Polytrauma, Scores.Il Trauma rappresenta uno dei più importanti eventi patologici in sanità, in termini di rilevanza clinica e prognostica. I tassi di morbilità e mortalità sono fortemente influenzati dal pronto e corretto approccio al paziente (golden hour). Obiettivo di questo lavoro è stato analizzare la possibile influenza del tempo impiegato per la diagnosi e dell’ISS (Injury Severity Score) sull’outcome di questi pazienti.Abbiamo osservato, su un totale di 240.833 pazienti in emergenza, 447 (0,19%) politraumi. Tutti i pazienti sono stati valutati secondo le linee guida dell’Advanced Trauma Life Support (ATLS), diagnosticati mediante la tomografia computerizzata (TC), ed i dati riassunti usando la versione italiana di una Scheda del Trauma Complesso. In totale, il 2,5% (11/447) dei pazienti è morto durante tale valutazione, mentre i 436 pazienti restanti sono stati diagnosticati presso l’unità di emergenza e successivamente ospedalizzati.In 76 su 436 pazienti (17,43%) l’esito è stato sfavorevole. In particolare, le complicazioni più significative hanno coinvolto il sistema nervoso centrale (SNC), il torace e l’addome, rispettivamente, con un ISS di 41.66 ± 15.89. Il tempo medio utilizzato per la valutazioni diagnostiche nei pazienti con outcome sfavorevole è stato 115.20 ± 0,40 min.La percentuale di mortalità immediate, cosi come di quella a distanza, è stata registrata più alta tra i pazienti coinvolti in incidenti stradali. Una gestione precoce gioca certamente un ruolo cruciale nella riduzione del tasso di mortalità e di disabilità permanente.L’alta percentuale di pazienti affetti da instabilità emodinamica (24,3%), dimostra l’esistenza di una criticità identificabile nell’approccio al paziente durante la fase pre-ospedaliera: una fase che è drammaticamente caratterizza dall’esclusione quasi totale dei rianimatori dalle squadre di soccorso.