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La ciudad representa tradicionalmente un milieu privilegiado, donde se concentra la vida política, económica y social, ya que es el lugar propicio para la cultura: los hechos pasados y actuales lo demuestran ampliamente. El sistema urbano europeo lo demuestra aún más: eso se puede considerar como el átomo constitutivo de la civilización europea. El Renacimiento urbano nace y se basa en la cultura, y se forma en las ciudades: es en el siglo XII que nace el instituto de la Universidad y se forja la cultura renacentista. La historia de Bolonia y de su Studium constituyen en este sentido un modelo ejemplar, que todavía se repropone como fundamental para un segundo Renacimiento de la ciudad. Pero, esta misma importancia de la cultura como fuente y alimento para el desarrollo territorial, se puede remontar, con tiempos, premisas y modalidades diferentes, incluso en el contexto brasileño, donde las funciones de excelencia realizadas por las jóvenes Universidades están creando un tejido moderno en el que la investigación y las actividades culturales desempeñan un papel cada vez más estratégico, como una fuente fundamental de ventajas territoriales competitivas y un factor importante de diversificación local. Esto demuestra el hecho de que, cuando la difusión de la cultura es parte de un proyecto común, compartido por el entero territorio, esa se convierte en una fuerza motriz para un desarrollo territorial armonioso y constante, capaz de renovar y fortalecer en manera creativa la relación entre el espacio y la comunidad, y así crear las condiciones para un duranturo, continuo y cada vez más innovador Renacimiento urbano.

Questo articolo analizza la relazione tra innovazione, turismo e sviluppo territoriale sulla base del ruolocentrale e strategico dell'ospitalità considerato come uno dei più importanti fattori della competitività di una destinazione turistica. L'innovazione nel sistema dell'ospitalità è concepita come l'insieme di ogni pratica, prodotto ed esperienza "nuova", andando a superare la definizione legata all'applicazione di nuove tecnologie utilizzate nella maggior parte degli studi di settore. Per focalizzare meglio i fenomeni dell'innovazione

Il contrbuto analizza lo sviluppo del turismo culturale e religioso in alcune regione d'Europa

Oltre alla relazione sull'esperienza di laboratorio geografico presso la SSis di Bologna, si è trattato di presiedere la tavola rotonda di una delle sessioni parallele del Convegno, quella sulle esperienze laboratoriali geografiche presso varie sedi SSIS. (8 contributi, pp.157-216)

Le profonde differenze che emergono dai contesti spaziali, territori poveri e territori ricchi, regioni povere e regioni ricche, sino al contrasto fra Sud e Nord alla scala globale, mettono in luce sempre e comunque come il territorio sia un fatto sociale e politico, uno spazio trasformato dall’azione di una data società ed a sua volta sia condizione riproduttiva della medesima società. Esso può essere inteso come un palinsesto risultato di un processo di costruzione del territorio, vale a dire una territorializzazione, in cui si intrecciano la dimensione temporale e quella relazionale. E’ evidente che non ci sono territori condannati, ma ci sono territori senza progetto e anche senza uno scenario futuro. E’ possibile, allora, una politica di pianificazione territoriale, per rimettere all’ordine del giorno l’uso più equilibrato dei territori sulla base del paradigma dello sviluppo sostenibile? Se sì (e non ci può essere altra risposta!), a che cosa essa si può ispirare e su che cosa fondare, a quali principi e in base a che cosa si trasforma, cioè a quali principi permanenti e all’evoluzione di quali pratiche? Su tali questioni riflette la relazione pubblicata.

Il contributo presenta alcuni riflessioni sul tema del turismo sostenibile e sulle politiche relative alla sua applicazione a scala regionale. Nella prima parte sulla base di una recente letteratura scientifica si mostra la debolezza del concetto di turismo sostenibile e delle conseguenti politiche di sostenibilità turistica basate su una marcata difficoltà ad elaborare una teoria condivisa e referente di un quadro regionale complesso e molto diverso. L’importanza che il turismo raggiungerà nei prossimi quindici anni conduce a pensare al fenomeno come laboratorio per una sostenibilità innovativa, dove applicare in modo scientifico e politico il legame tra il concetto di diversità e quello di sviluppo sostenibile. Il contributo mira 1. nella teoria ad orientare la ricerca, attraverso la presentazione e l’analisi di diversi programmi (Platform) maturati nel tempo e nello spazio, ad una Value-Full Tourism Scholarship con funzione prescrittiva e capace di superare sulla base di valori etici necessari la coesistenza della crisi della giustizia e della natura; 2. nella prassi ad una breve disanima delle politiche regionali in campo turistico e del comportamento degli attori pubblici nel recepimento delle normative nazionali, a sostegno di forme di sviluppo turistico di tipo endogeno e territoriale.

L'Emilia-Romagna, porta del territorio offerta e domanda turistica la politica turistica: verso la ricomposizione del territorio una territorialità in transizione

In questo contributo si presenta un quadro sintetico delle relazioni tra la riflessione e la concettualizzazione teorica dello sviluppo sostenibile (SS) con il turismo, e in particolare con ciò che viene indicato come turismo sostenibile (TS). L’applicazione del concetto di sostenibilità al turismo è stata particolarmente limitata, di scarso valore ed in ogni caso importata da ambiti disciplinari separati, fatto che ha implicato non poche debolezze alle politiche di sostenibilità turistica, soprattutto nella difficoltà di elaborare una teoria condivisa e referente di un quadro regionale complesso e molto diverso. Tuttavia l’importanza che il turismo raggiungerà nei prossimi quindici anni conduce a pensare al fenomeno come laboratorio per una sostenibilità innovativa, dove applicare in modo scientifico e politico il legame tra il concetto di diversità e quello di sviluppo sostenibile: gli oltre 1560 milioni di arrivi internazionali previsti nel 2020 lo esigono. Attraverso una serie di programmi (Platform) la riflessione conduce ad una Value-Full Tourism Scholarship con funzione prescrittiva e capace di superare sulla base di valori etici necessari la coesistenza della crisi della giustizia e della natura.

Nell’ambito della Ricerca Nazionale “Sviluppo turistico e trasformazioni territoriali. Aree urbane, ecosistemi e complessità regionale”, l’Unità Locale di Ricerca dell’Università di Bologna (ULRUnibo) si è impegnato ad affrontare un progetto di ricerca dal titolo “Accommodation territoriale e innovazione per una regionalizzazione sostenibile/Territorial Accommodation and Innovation. New Regional Scenarios of sustainability”, sulla base delle esperienze e delle competenze dei collaboratori che appartengono a diversi settori disciplinari secondo un approccio transdisciplinare. In particolare il gruppo di studio ha determinato come area di ricerca l’individuazione e la valutazione di cluster di strutture ricettive e ispessimenti localizzativi di elementi complementari e produttivi, sulla base di fenomeni e processi di polarizzazione, diffusione, rarefazione e marginalità a scala regionale e interregionale. Indicatori dapprima banali, e poi sempre più affinati, sono stati utilizzati con lo scopo di evidenziare il peso economico e sociale nella dimensione locale e la dinamica dei flussi della struttura ricettiva, mostrare i sistemi locali (deboli o forti) orientati a trasformarsi in distretti turistici o sistemi turistici locali, nell’accezione di processi di metamorfosi territoriale sia in senso di crescita che di sostenibilità. L’applicazione del modello reticolare (Gibelli, 1997; Dematteis, 2001; Salone, 2005) poi, ha permesso di procedere nello studio di itinerari turistici culturali, come strumenti di sviluppo territoriale (Smith, Hetherington and Brumbaugh, 1986; Hsin-Yu, 2006), per promuovere a scala mediterranea nuovi flussi turistici e valorizzare le risorse storiche, artistiche e culturali grazie a continui e proficui contatti con alcune istituzioni . A tutto ciò si è affiancato un impegno a rafforzare reti di ricerca e di formazione a scala europea e mediterranea, già in essere, e ad aderire a reti esistenti. Il tema del turismo sostenibile e della sua applicazione è stato affrontato sulla base di una valutazione d’impatto ambientale di singoli progetti ai piani e programmi di natura turistica, fino alla certificazione delle strutture ricettive private e di enti locali, attraverso ricognizioni a diverse scale territoriali ed approfondimenti sotto forma di casi di studio. I nuovi scenari innovativi del turismo sostenibile, infatti, hanno costituito il paradigma politico e di impegno nella dimensione progettuale.

1.Adriapolis . 2. La regione delle vacanze? I flussi turistici internazionali e domestici. 3.La Riviera Adriatica. 4.La Riviera Romagnola: il più grande distretto turistico dell’Europa.5. Le politiche regionali dell’Emilia-Romagna: un modello di turismi per l’Adriatico? 6. Conclusione: I turismi e l’identità adriatica

1 1 Il distretto come strumento di sviluppo locale e globale 1.1. Il modello del Distretto industriale per lo sviluppo turistico; 1.2. dai luoghi all’integrazione territoriale; 1.3.la ricerca dei Distretti Turistici dell’Aci-Censis , 1.4. la mappa dei Distretti Turistici dell’Aci-Censis) 2 I Sistemi Turistici Locali nel quadro nazionale. Il riconoscimento dei STL da parte delle Regioni (la mappa legale) e i DT spontanei (mappa reale); 3 I Sistemi Turistici Interregionali (I ST a macroscala e l’esempio delle politiche francesi); 4 L’optimum dimensionale: quale scala geografica? (Piccoli distretti e grandi distretti; le piattaforme interregionali); 5 Sviluppo e territorio: per un’etica turistica; Scheda di approfondimento: Il modello Rimini; come progettare un itinerario turistico; 6 Dalla destinazione turistica ai turismi per lo sviluppo territoriale regionale (Le trasformazioni della domanda turistica e la sua influenza nel territorio regionale nel nuovo quadro di politiche turistiche)

Le colline emiliane tra vini, sapori e paesaggi d'autore; i luoghi della memoria tra la via Emilia e il Po; la cultura dell'ospitalità delle colline romagnole

Lo sviluppo locale; competenze e partenariato; il turismo culturale; alla scoperta dei capanni da pesca in Emilia-Romagna; il progetto ROMIT.

La capacità di costruire un territorio rappresenta il principale marchio della geografia, sopratutto nell'analisi delle relazioni verticali, lunghi processi di territorializzazione, strumenti del tradizionale, ma non sempre praticato, lavoro sul terreno. Nell'ambito dei nuovi processi di ricerca si presentano i nuovi modelli di sviluppo: lo sviluppo come growth e lo sviluppo come futuro per giungere a quello sostenibile come sviluppo territoriale, sulla base di un approccio compatibile, vincolistico e territoriale e sulla base dei principi permanenti dello sviluppo territoriale (il principio di ripartizione o ridistribuzione, quello di risarcimento o riparazione, quello di protezione, quello di compensazione e infine quello di creazione). Si presentano alcunii progetti innovativi di turismo sostenibile con alcune applicazioni

La gestione della qualità della destinazione turistica può essere migliorata attraveroal gestione del prodotto globale congressuale, che implica molti degli elementi della stessa destinazione. Attraverso la gestione dell'offerta congressuale si declina la qualità della destinazione

Nelle politiche di sostenibilità, che si muovono attraverso un re-scaling continuo dalla scala urbana, a quella regionale e planetaria, si mette in luce che La conoscenza del territorio è il punto di partenza, una conoscenza non basata solo su dati oggettivi, una conoscenza fondata piuttosto sulle soggettività locali e sui principi dell'organizzazione locale del territorio, una conoscenza che si ottiene interagendo con i sistemi locali e apprendendo da essi. Nella grammatica dello sviluppo locale progetto e territorio costituiscono i termini sostanziali. Il territorio attraverso un progetto costruisce il modo di dare forma a iniziative, che saranno in grado di definirne e consolidarne lo sviluppo. Il progetto permette al territorio d’interrogarsi sul senso dei processi possibili e di razionalizzare il suo comportamento nel futuro senza precisare e stabilire un piano determinato delle azioni prossime.