13 results on '"Emanuele, Bignamini"'
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2. Addiction, cronicità e Servizi per le Dipendenze
- Author
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Johnny Acquaro and Emanuele Bignamini
- Subjects
medicine.medical_specialty ,Addiction ,media_common.quotation_subject ,medicine ,Psychiatry ,Psychology ,media_common - Abstract
L'addiction, come altre condizioni croniche, è una malattia multifattoriale. E' correlata a fattori biologici, comportamentali e ambientali e interseca diverse dimensioni che possono dar luogo a vere e proprie distruzioni di identità. L'articolo prende in analisi questi elementi sia in termini medici, sia intermini di carriera e considera il ruolo dei Servizi per le dipendenze in ordine a questa tematica. 
- Published
- 2019
3. Pazienti addicted ad Elevata Complessità Socio-Sanitaria (ECoSS): dall'approccio intuitivo alla definizione di criteri scientifici. Studio retrospettivo osservazionale su una popolazione di 1.003 pazienti
- Author
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Manuela Mellano, Marilu Foti, Emanuele Bignamini, and Enrico De Vivo
- Subjects
education.field_of_study ,Nursing ,Population ,Psychology ,education - Abstract
Un paziente ad "Elevata Complessità SocioSanitaria" (ECoSS), rappresenta l'esito conclusivo di un investimento terapeutico e, tendenzialmente, non ha più possibilità di riabilitazione; quindi, impegnerà risorse del sistema di cura per tutta la durata della sua vita, costituendo un elemento da considerare in termini di programmazione e investimento delle risorse. A fronte di queste considerazioni, si pongono diverse questioni. Quando è possibile definire un paziente ECoSS? Qual è la prevalenza dei pazienti che possono essere definiti ECoSS sul totale di quelli in cura? Quali caratteristiche specifiche hanno rispetto ai pazienti "non ECoSS" in cura e rispetto alla popolazione generale? Sono stati esaminati 1003 pazienti allo scopo di rispondere a queste domande.
- Published
- 2019
4. Gli outcome nel trattamento dell'alcoldipendenza. L'esperienza del SA di piazza Montale – Torino
- Author
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Bruno Sciutteri, Emanuele Bignamini, and Bruno Tortia
- Subjects
Nursing ,business.industry ,Treatment outcome ,Attendance ,Medicine ,business ,Readiness to change - Abstract
Lo studio riguarda i dati clinici di efficacia dei trattamenti dell'utenza in carico al Servizio di Alcologia (SA) del Dipartimento Dipendenze Torino Nord nell'anno 2016. A fronte di un'utenza complessiva afferente al servizio nell'intero anno 2016 corrispondente a 212 utenti, i dati di efficacia verificati riguardano 144 pazienti per i quali sono stati individuati e verificati 236 obiettivi di cui 132 sanitari e 104 psico-socio-educativi (pse). La valutazione di efficacia viene espressa percentualmente, a seconda del grado di realizzazione, in obiettivi realizzati, parzialmente realizzati e non realizzati. L'efficacia del SA è quasi sovrapponibile a quella dei SerD in assenza di farmaco agonista. Il dato di efficacia degli obiettivi sanitari è significativamente superiore a quello degli obiettivi pse, tuttavia bisogna considerare che il trattamento pse richiede un "cambiamento" della persona più "realizzativo", inevitabilmente meno efficace nel breve termine, ma potenzialmente determinante nel lungo periodo.
- Published
- 2019
5. La qualità dei dati all'interno dell'evoluzione dei servizi territoriali: il caso del Servizio Dipendenze
- Author
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Secinaro, Silvana Filomena, Calandra, Davide, Carolina, Cappa, and Emanuele, Bignamini
- Subjects
Qualità dei dati ,sanità ,dipendenze ,gestione pazienti ,Qualità dei dati, sanità, gestione pazienti, management sanitario, cartella clinica elettronica, dipendenze ,cartella clinica elettronica ,management sanitario - Published
- 2020
6. Carcere e clinica delle dipendenze. Quali le sfide da affrontare per mantenere terapeutico un sistema di cura?
- Author
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Enrico Teta, Emanuele Bignamini, Loredana Ierardi, and Sara Zazza
- Abstract
La comunità a custodia attenuata "Arcobaleno" della Casa Circondariale "Lorusso e Cutugno" di Torino ospita circa 80 pazienti con diagnosi di disturbi da uso di sostanze valutati in grado di sostenere il programma terapeutico comunitario. Se la persona reclusa è, per l'Amministrazione Penitenziaria, un detenuto, ovvero un soggetto reo di colpe da scontare e che va controllato e rieducato, per il Servizio Sanitario è una persona che richiede un trattamento articolato, sanitario e psicosocioeducativo. Questa differenza di sguardo porta a mettere in atto stili "trattamentali" o "terapeutici" diversi e reciprocamente influenzantesi con rischi consistenti e poco controllabili (certamente non controllabili in tempo reale e senza costi) che integrano, oltre alle positività, anche le diverse problematiche, sempre presenti in ognuno degli approcci. I pazienti gravi, a volte al limite della trattabilità, come quelli presenti nel contesto carcerario, investono massicciamente tutti coloro che si prendono cura di loro (operatori sanitari e agenti di custodia) di sentimenti di perdita, impotenza e invidia, costringendo gli operatori a un lavoro di elaborazione continua di queste emozioni. Come può il trattamento clinico coniugarsi con le condizioni dettate dal sistema penitenziario? A partire dall'analisi delle dinamiche relazionali e contestuali che si creano in una comunità detentiva, gli autori forniscono una prima risposta a tale quesito.
- Published
- 2018
7. Panico: nosografia di un'entità, clinica di un disturbo
- Author
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Emanuele Bignamini, F. Mancuso, Giuliano Desantis, Enrico De Vivo, Daniela Zeme, Alessandro Gramoni, Marina Bellinato, Daniele Pini, and Diego Aguilar Marucco
- Subjects
medicine.medical_specialty ,Pharmacotherapy ,Panic disorder ,medicine ,Panic ,Cognition ,medicine.symptom ,medicine.disease ,Psychology ,Psychiatry ,Agoraphobia - Abstract
Il disturbo di panico non è sempre stato riconosciuto come condizione esclusivamente psichiatrica. La ricerca in ambito clinico si è sviluppata sia in ambito medico che psicologico fino al 1980, quando lo sviluppo dei criteri diagnostici e statistici del DSM -III ha identificato il concetto generale di disturbo di panico. Questo articolo sintetizza brevemente la storia del disturbo fino alla sua attuale formulazione secondo il DSM-5 e fornisce elementi di diagnosi differenziale con gli attacchi di panico, l'agorafobia ed i disturbi da uso di sostanza e dipendenza. Gli autori delineano anche una cornice per comprendere il ruolo della cognizione, delle emozioni e dei sintomi fisici nella patogenesi del disturbo. Sono inoltre riportate le raccomandazioni per un'appropriata farmacoterapia.
- Published
- 2017
8. [Shifting from heroin to alcohol addiction: descriptive survey]
- Author
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Johnny Acquaro, Pr.Assi Equipe, Emanuele Bignamini, and Sergio Borsetti
- Subjects
Adult ,Male ,Methadone maintenance ,medicine.medical_specialty ,media_common.quotation_subject ,Population ,Descriptive survey ,Disease ,Affect (psychology) ,Heroin ,mental disorders ,medicine ,Opiate Substitution Treatment ,Humans ,education ,Psychiatry ,Multiple choice ,media_common ,education.field_of_study ,Heroin Dependence ,Addiction ,General Medicine ,Alcoholism ,Female ,Self Report ,Psychology ,Methadone ,medicine.drug - Abstract
Addiction is a disease which affects the relation between the person and the object of his addiction. One of the major risks for people addicted to heroin treated with Methadone Maintenance Treatment (MMT) is to develop addiction from another substance, particularly alcohol, while treating heroin addiction, "shifting" this way from heroin addic- tion to alcoholism.describing such "shifting" process within the population taken into considera- tion for this study.dA questionnaire made up of 38 items with multiple choice answer was devised. This was administered to a sample of clients within the ambulatory Pronta Assistenza (Pr.Assi) of the Department for Addiction of a Turin hospital (ASL TO2).Written informed consensus before filling in the questionnaire was acquired and anonymity was assured.The sample is made up by 51 individuals who filled in the questionnaire. Among the sample 46% seem to be at risk of development of alcohol related disease such as, but not only, alcoholism. 28% of them seem to be unaware of using alcohol.Considering all factors which affect the possibility to develop alcoholism while treating heroin addiction with MMT, the fact that alcohol is socially more tolerated than heroin seem to be crucial for the genesis of such a "shifting process": use of huge quantity of alcohol (more than 2UA) is far more tolerated in our socio-cultural environ- ment than use of even lowest quantity of heroin apart from behavioural alteration substance-related.La patologia da dipendenza da sostanza è una patologia della relazione tra soggetto e oggetto della sua dipendenza in un dato contesto socio-culturale. Uno dei rischi principali a cui sono esposte le persone dipendenti da eroina trattati con metadone, è quello di sviluppare una dipendenza da una sostanza diversa dall’eroina, in particolare dall’alcool (“viraggio” tra sostanze).Descrivere il fenomeno del viraggio dalla dipendenza da eroina a quella da alcool all’interno della popolazione considerata.Studio quali-quantitativo condotto presso l’ambulatorio di Pronta Assi- stenza (Pr. Assi.), Dipartimento Dipendenze 1, ASL TO2, attraverso un questionario costruito ad hoc con 38 domande chiuse a risposta multipla. Il questionario è stato sommi- nistrato previa acquisizione del Consenso Informato in forma scritta e dell’autorizzazione del Settore Formazione e Ricerca delle Professioni Sanitarie dell’Asl ai fini della tesi di laurea.51 persone dipendenti da eroina trattate con metadone hanno risposto al questio- nario. Il 46% di loro è a rischio di sviluppo di patologie alcool correlate (tra cui la patologia da dipendenza). Il 28% di questi, sembrerebbe usare alcool in modo inconsapevole.Tra tutti i fattori che influenzano la possibilità di sviluppare una dipendenza da alcool durante il trattamento della dipendenza da eroina con terapia sostitutiva, la maggior tollerabilità sociale dell’alcool rispetto all’eroina sembra essere quello che più di altri può incidere sul “viraggio” tra le due sostanze: consumi di alcool superiori alle 2 UA e alterazioni comportamentali a esso imputabili sono più tollerate da un punto di vista socio-culturale rispetto a usi, anche in quantità più modeste, di oppiacei indipendentemente dalle alterazioni comportamentali che ne derivano.
- Published
- 2017
9. Che cosa so di... Il ruolo della Cannabis e dei Cannabinoidi nelle malattie del fegato: review della letteratura
- Author
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Emanuele Bignamini, E. De Vivo, D. Aguillar Marucco, D. Pini, F. Mancuso, G. Desantis, A. Gramoni, D.A. Zeme, and M. Bellinato
- Subjects
Drug ,biology ,media_common.quotation_subject ,Political science ,Decriminalization ,Cannabis ,Recreational use ,Criminology ,biology.organism_classification ,Effects of cannabis ,media_common - Abstract
In many States of USA and some Italian regions, marijuana has been legalized as medical drug. So, a process of cannabis decriminalization is in place throughout the West. The debate about cannabis goes on politically and socially with contrasting aspects. Both as regards the recreational use, it should be recalled that is considered harmful (to a different extent) by virtually all the experts; both in terms of therapeutic use, considered promising by many researchers, but for which the results really sure still seem limited to a few ambit. This paper provides a review to groped to shed light on this topic both on the legal peculiarities and medical prescribing, and especially regarding the many biological effects of cannabis and cannabinoids (the active ingredient of cannabis) on the liver.
- Published
- 2017
10. METODO, A Prospective Observational Study to Assess the Efficacy and Tolerability of Methadone in Heroin-Addicted Patients Undergoing a Methadone Maintenance Treatment: Preliminary Results at Baseline Evaluation
- Author
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Francisco González-Saiz, Maria Chiara Pieri Pieri, Emanuele Bignamini, Alfio Lucchini, Enrico De Vivo, Metodo Study Team, Pietro Fausto D'Egidio, and Claudio Leonardi
- Subjects
Adult ,Male ,medicine.medical_specialty ,Methadone maintenance ,Health (social science) ,Narcotic Antagonists ,Medicine (miscellaneous) ,Heroin ,Internal medicine ,Opiate Substitution Treatment ,medicine ,Humans ,Prospective Studies ,Prospective cohort study ,Heroin Dependence ,business.industry ,Public Health, Environmental and Occupational Health ,Middle Aged ,Retention rate ,Psychiatry and Mental health ,Treatment Outcome ,Tolerability ,Anesthesia ,Female ,Observational study ,Opiate ,business ,Methadone ,medicine.drug - Abstract
METODO (methadone efficacy therapy optimization dosage on-going) is a prospective observational study to assess the efficacy and tolerability of methadone in 500 heroin-addicted patients taking a methadone maintenance treatment, enrolled through 2010 to 2011 in five Italian sites, observed over 2 years. The Opiate Dosage Adequacy Scale has been used for the evaluation of the "adequacy" of the methadone dosage and to stratify patients in adequate and not adequate groups. The treatment efficacy has been evaluated in correlation to the dosage adequacy during the visits. Moreover, patients have been evaluated according to the retention rate and duration of retention in treatment and a series of questionnaires.
- Published
- 2013
11. Acute endocarditis of the patch caused by Staphylococcus capitis in treated tetralogy of Fallot. An unusual location by an unusual bacterium
- Author
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Fabrizio Sansone, Daniela Demarie, Enrico Cecchi, Giovanna Marletta, Pier Giuseppe Forsennati, Enrico De Vivo, Emanuele Bignamini, and Riccardo Casabona
- Subjects
Pulmonary and Respiratory Medicine ,Male ,medicine.medical_specialty ,Percutaneous ,medicine.medical_treatment ,Staphylococcus ,medicine ,Endocarditis ,Humans ,Blalock–Taussig shunt ,Tetralogy of Fallot ,Oxacillin ,biology ,business.industry ,Endocarditis, Bacterial ,Middle Aged ,Staphylococcal Infections ,medicine.disease ,biology.organism_classification ,Prognosis ,Surgery ,Staphylococcus capitis ,Anti-Bacterial Agents ,medicine.anatomical_structure ,Acute Endocarditis ,Pulmonary valve ,Infective endocarditis ,Acute Disease ,Gentamicins ,Cardiology and Cardiovascular Medicine ,business - Abstract
We present the case of a 46 year-old male, HCV infected, treated with corrective surgery for tetralogy of Fallot (TOF) immediately after percutaneous closure of the Blalock Taussig shunt. Four months later, the patient had infective endocarditis by Staphylococcus capitis localised on the right side of the patch, treated by oxacillin and gentamycin. The particularity of our report is the unusual location of the acute endocarditis and the bacterium involved: the pulmonary valve is much more likely to be involved in endocarditis in TOF patients and the patch endocarditis has rarely been reported. Moreover, Staphylococcus capitis has never been reported as a cause of acute endocarditis in corrected TOF patients. We believe that antibiotic therapy should be instituted as soon as possible even though an aggressive surgical treatment is mandatory to achieve complete recovery, mainly when clinical condition and inflammation markers do not improve.
- Published
- 2011
12. Long QT Syndrome (LQTS) in Opiate, Cocaine and Alcohol Addiction, with HIV+ / HCV+ Co-Infection in Antiretroviral Therapy (HAART)
- Author
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Giovanna Marletta, Emanuele Bignamini, E. Rivela, Daniela Demarie, and E. De Vivo
- Subjects
medicine.medical_specialty ,Alcohol addiction ,business.industry ,Internal medicine ,Long QT syndrome ,medicine ,Opiate ,Pharmacology ,business ,Omics ,medicine.disease ,Antiretroviral therapy ,Co infection - Published
- 2011
13. Cardiovascular-associated disease in an addicted population: an observation study
- Author
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Giovanna Marletta, Rita Trinchero, Massimo Imazio, Roberto Compostino, Silvia Ferro, Daniela Demarie, Carolina Cappa, Emanuele Bignamini, and Enrico De Vivo
- Subjects
Adult ,Male ,medicine.medical_specialty ,Population ,Torsades de pointes ,Observation ,QT interval ,Coronary artery disease ,Electrocardiography ,Young Adult ,Maintenance therapy ,Torsades de Pointes ,Internal medicine ,medicine ,Opiate Substitution Treatment ,Humans ,education ,education.field_of_study ,business.industry ,General Medicine ,Middle Aged ,medicine.disease ,Opioid-Related Disorders ,Buprenorphine ,Substance abuse ,Substance Abuse Detection ,Long QT Syndrome ,Cardiovascular Diseases ,Hypertension ,Female ,Cardiology and Cardiovascular Medicine ,business ,Methadone ,medicine.drug - Abstract
BACKGROUND Illicit drugs such as cocaine, and methadone can induce acquired long QT syndrome. OBJECTIVE The aim of this study was to evaluate the prevalence of cardiovascular disease and to assess the risk of torsades de pointes in substance abuse patients either with methadone or buprenorphine maintenance therapy, or without any specific therapy for opiate addiction. METHODS From November 2008 to December 2009, 190 patients (153 men, mean age 38.2 years, 22-56 years) with a substance use disorder according to DSM IV TR criteria were included in the study. All patients underwent blood tests, serial electrocardiogram (ECG) and, when necessary, additional testing, including echocardiogram, exercise test and Holter monitoring. Age and sex-matched healthy controls were also evaluated and compared with the cases. RESULTS One hundred and twenty-five patients (65.7%) had associated diseases. The prevalence of coronary artery disease and hypertension was, respectively, 2.1 and 5.2% in the addicted population. The percentage of abnormal ECGs was 34.2% in the addicted population and 4.7% in the nonaddicted population (P < 0.001). Twenty-five addicted patients had a QT interval prolongation (10 patients ≥ 480 ms). There were no sudden deaths or major cardiac events during the observation period. CONCLUSIONS Our results indicate that the QT interval prolongation is not a negative prognostic marker in the addicted population, even with associated diseases. ECG should be performed when other drugs potentially prolonging QT interval are associated. Substance abuse patients should be followed by multidisciplinary teams, and blood tests and ECGs should be performed regularly.
- Published
- 2010
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