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In this paper we report an experimental study to assess the process of Sr-isotope uptake from the soil and its transfer to the grapevine and then to the wine made through micro-vinification. The experimental work has been carried out with a deep control of the boundary conditions (i.e., type of soil, geologic substratum, ground water supply, etc.) on 11 selected vine-plant sites over a period of four harvest years. Sr-isotopes have been determined on grape-bunches, grapevine sap, on the bioavailable fraction of the soil, on bulk soil, and on the rocks of the substratum. No significant Sr-isotope variability has been observed among micro-vinifications from different harvest years. A slight but significant Sr-isotope variability occurred among wines from rows embedded on different soil type. The Sr-isotope data on micro-vinifications well match those of grapevine sap and bioavailable fraction of soils, all of them falling well within the whole geological range of the bedrock, despite an evident decoupling between bioavailable fraction, whole soils and bedrocks does exist. This decoupling has been ascribed to differential geochemical behaviour of minerals in response to pedogenetic processes. The findings of our experiments indicate that the biological activity of the vine is not able to change the original

L’opera ha l’obiettivo di presentare in modo approfondito e articolato la varietà delle condizioni fisiche, climatiche e agronomiche di produzione dell’uva da vino e la diversità di vini che nei singoli territori viticoli italiani vengono prodotti. La descrizione dei territori del vino italiani muove da una presentazione generale delle condizioni della viticoltura nelle varie regioni e provincie autonom,e che si articola in un’analisi della geografia, dell’ambiente, dell’origine e storia della viticoltura, delle varietà di vite e delle caratteristiche delle imprese che partecipano alla produzione dell’uva e del vino. Nell’ambito delle singole regioni si individuano poi delle macroaree che rappresentano l’unità elementare di lettura del territorio vitivinicolo italianoche viene utilizzata nell’Atlante. Le macroaree individuate si caratterizzano per un elevato livello di omogeneità rispetto agli elementi più significativi del terroir, primi fra tutti la geologia, e in particolare il materiale parentale da cui hanno preso origine i caratteri chimici e fisici del suolo e la morfologia del rilievo. Nelle macroaree risultano dunque riunite, in sistemi di terre viticole, unità di territorio caratterizzate da un elevato numero di elementi comuni, in grado di determinare il timbro espressivo della produzione vinicola. Nelle singole macroaree sono quindi descritti in dettaglio le condizioni pedoclimatiche, gli orientamenti colturali e le produzioni enologiche espresse nell’ambito delle denominazioni di origine esistenti all'interno della macroarea stessa. L’analisi dei territori del vino italiani è preceduta da capitoli introduttivi che: i) inquadrano l’evoluzione storica della produzione del vino in Italia, il quadro normativo e le caratteristiche socioeconomiche generali del sistema produttivo; ii) presentano le scelte metodologiche che sono state poste alla base della descrizione dei territori del vino italiani e forniscono una guida alla lettura dei singoli capitoli regionali e delle analisi per macroarea.