Questo saggio analizza la relazione tra tempo storico, pensiero utopico e identità femminile nel secondo Settecento attraverso il caso studio di 'A Description of Millenium Hall', opera pubblicata da Sarah Robinson Scott (1721-1795) nel 1762. Già riconosciuto tra i più significativi esempi di utopie femminili settecentesche, il romanzo di Scott chiama in causa la collocazione – fisica, culturale, simbolica – della donna all’interno di una società afflitta da una profonda asimmetria di genere, e immagina una comunità alternativa, in cui la narrazione del passato e la costruzione di un presente e un futuro alternativi trasgrediscono le concettualizzazioni dominanti. Al centro dell’invenzione narrativa c’è una comunità femminile ideale, in cui alcune donne illuminate guidano un esperimento sociale basato sull’educazione e l’acculturazione delle giovani, sulla filantropia e sulla coesistenza armoniosa di persone e ambiente naturale. Le vite delle donne raccontate nel corso del romanzo funzionano come apologhi che contestano i limiti di una società patriarcale. La villa che dà il titolo al romanzo e i suoi giardini sono spazi fisici in cui la comunità femminile può architettare le proprie forme, e operare modi autonomi di appropriazione del passato. 'The History of sir George Ellison', romanzo pubblicato nel 1766 che costituisce il seguito di 'A Description of Millenium Hall', propone una propagazione del sistema utopico attraverso un riformismo applicato spontaneamente da coloro che sono entrati in contatto con l’esempio delle donne ritratto nella prima parte del dittico. Questa originale rappresentazione di un processo di disseminazione dell’utopia può ulteriormente illuminare la tematizzazione della relazione tra spazio e tempo nella costruzione della comunità e della sociabilità femminili alternative, un elemento scarsamente discusso dalla pur ricca storiografia esistente. / ENGLISH: This essay analyses the relationship between historical time, utopian thought and female identity in the late 18th century through the case study of 'A Description of Millenium Hall', a work published by Sarah Robinson Scott (1721-1795) in 1762. Already recognised as one of the most significant examples of eighteenth-century female utopias, Scott's novel calls into question the location - physical, cultural, symbolic - of women within a society afflicted by a deep gender asymmetry, and imagines an alternative community, in which the narration of the past and the construction of an alternative present and future transgress the dominant conceptualisations. At the centre of the narrative invention lies an ideal female community, in which a few enlightened women lead a social experiment based on the education and acculturation of young people, philanthropy and the harmonious coexistence of people and the natural environment. The women's lives recounted throughout the novel function as apologues challenging the limitations of a patriarchal society. The villa that gives the novel its title and its gardens are physical spaces in which the female community can architect its own forms, and operate autonomous ways of appropriating the past. 'The History of Sir George Ellison', a novel published in 1766 that constitutes the sequel to 'A Description of Millenium Hall', depicts a propagation of the utopian system through a reformism applied spontaneously by those who came into contact with the example portrayed in the first part of the diptych. This original portrayal of a process of utopian dissemination can further illuminate the thematization of the relationship between space and time in the construction of alternative female community and sociability, an element scarcely discussed by existing historiography.