1. Gli ADR finanziari interni alla luce della Direttiva 2013/11 /UE: un effective remedy? L’ipotesi di una sezione specializzata per la risoluzione delle controversie del mercato finanziario
- Author
-
Hepaj, E, DANOVI, FILIPPO, HEPAJ, ERMELINDA, Hepaj, E, DANOVI, FILIPPO, and HEPAJ, ERMELINDA
- Abstract
Sembra quasi ridondante ma, come ormai noto, l’inefficienza del sistema giudiziario nazionale, spesso legata alla “infinita” durata dei procedimenti, rimane un punto nevralgico dell’intero sistema economico e sociale del nostro paese. Così, si è cercato di rincorrere obiettivi come l’adeguatezza delle decisioni, il contemperamento dei costi per il cittadino, nonché la tempestività della tutela, mediante svariati interventi: tra cui la degiurisdizionalizzazione ed il conseguente rafforzamento dei sistemi di alternative dispute resolution. Eppure, le esigenze di deflazionamento del contenzioso, nonché l’importanza crescente assunta dalle ADR, hanno fatto emergere i primi dubbi in merito agli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie di natura aggiudicativa-decisoria: ossia gli “arbitri” operanti in sede di contenzioso finanziario. Tali modelli stragiudiziali – denominati ABF, ACF e AAS-, infatti, si presentano come un tertium genus rispetto alla mediazione o alla negoziazione assistita, le cui caratteristiche li rendono un unicum nel quadro delle fattispecie ADR, sia avuto riguardo del procedimento, sia degli effetti delle decisioni rese dai rispettivi collegi arbitrali. A tal proposito, a prescindere dalla natura giuridica attribuibile alle decisioni rese da questi “arbitri”, nel presente studio, si è reso necessario in primis negare una qualsiasi possibilità di ricondurre tali modelli negli schemi della giurisdizione arbitrale, stante l’assenza di vincolatività della pronuncia, nonché l’inidoneità della stessa a costituire cosa giudicata, ovvero titolo esecutivo, alla stregua del lodo. Ciò ha condotto, successivamente, a ridimensionare le considerazioni intorno al ruolo dell’arbitrato rituale nel nostro sistema ordinamentale, poiché le esigenze derivanti dalla necessità di tutelare l’ordine pubblico di protezione, non permettono di attivare un arbitrato obbligatorio per le controversie finanziare, specie se consumeristiche come, di contro, It might seem redundant, but as is widely acknowledged, the inefficiency of our national judicial system, often associated with the seemingly interminable duration of proceedings, remains a critical issue in the broader economic and social landscape of our country. Consequently, efforts have been made to pursue objectives such as decision adequacy, cost balancing for citizens, and the timely provision of protection through various interventions. These include degiurisdictionalization and subsequent reinforcement of alternative dispute resolution (ADR) systems. Nevertheless, the imperative to reduce litigation, coupled with the increasing significance of ADRs, has prompted initial skepticism about adjudicative-decisional alternative dispute resolution tools, specifically the "arbitrators" operating in financial litigation. These extra-judicial models, denoted as ABF, ACF, and AAS, present themselves as a tertium genus in relation to mediation or assisted negotiation, showcasing unique characteristics concerning both procedure and the effects of decisions rendered by the respective arbitration panels. In this context, regardless of the legal nature ascribed to the decisions rendered by these "arbitrators," this study finds it necessary, firstly, to deny any possibility of assimilating these models into the frameworks of arbitration jurisdiction. This denial stems from the non-binding nature of the rulings and their incapacity to constitute res judicata or an enforceable entitlement, similar to an award. Subsequently, this has led to a reconsideration of the role of ritual arbitration in our legal system, given the imperative to protect public order, precluding the activation of compulsory arbitration for financial disputes—especially consumer disputes, as seen in the United States, where there is a clear preference for arbitration irrespective of arbitrability issues. There are no shortage of uncertainties and doubts surrounding these models, to the extent that, parti
- Published
- 2024