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In 2002–2003, the Italian Association for Neuroimmunology (AINI) ran a program for procedure and method standardization in neuroimmunology. The main purposes of the program were: a) to improve the overall quality of analytical performance and, simultaneously, to reduce costs by resource optimization; b) to establish the bases for clinical guidelines in neurology; c) to promote the formation of laboratory networks and of joint research projects; d) to facilitate the procedures for certification required by governmental/non-governmental agencies. This report summarizes the consensus recommendations of a panel of AINI neuroimmunologists/biochemists involved in the field of cerebrospinal fluid examination. The collection process for said recommendations was guided by ‘‘impact-factored’’ literature and the knowledge of the experts involved. Communication was by email and face-to-face at two dedicated AINI workshops.

La Prefazione si riferisce al volume che raccoglie i contributi (alcuni con modifiche e integrazioni) apparsi negli Atti (pubblicati nel 2011) del Convegno che si tenne nel 2009 a Bolognetta, paese Tommaso Bordonaro, autore-protagonista del libro autobiografico, scritto in italiano popolare, dal titolo "La spartenza" (nel 1990 il racconto autobiografico di Tommaso Bordonaro vinse il Premio Pieve-Banca Toscana). Ai contributi pubblicati negli Atti del 2011 sii aggiungono diversi articoli e recensioni apparsi negli anni in diverse riviste e quotidiani nazionali. Spartenza è parola dialettale. Derivata da spàrtiri ‘dividere, separare’, si sviluppa in una numerosa e complessa serie di sensi, tutti collegati e legati alla lacerazione del distacco, della separazione, della partenza e della dipartita. Essa vale infatti ‘partenza’, come anche ‘l’atto di congedarsi’; significa ‘il distaccarsi dalle persone care’, ma anche‘l’abbandono’, ‘l’essere diviso’, fino ad assumere il valore di ‘bivio’. Come nome di un museo dell’emigrazione e come titolo di un racconto autobiografico di un semicolto emigrato in America la parola sintetizza e ingloba, dunque, l’esperienza umana dell’erranza, dello sradicamento, della volontà-necessità di “ripartire”. Si tratta di un’esperienza che, mentre resta al centro del racconto di Bordonaro, si staglia sulla storia della Sicilia di oggi dove, più che altrove e più che mai, se ne avverte il peso e la tragicità.