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Il volume si articola in 11 capitoli. I primi due sono dedicati all'illustrazione dei modelli e delle funzioni nell'ambito dell'intermediazione finanziaria. I successivi tre capitoli si occupano della tassonomia degli intermediari finanziari illustrandone le caratteristiche operative con particolare attenzione al ruolo delle banche. Seguono poi due capitoli volti all'illustrazione dei profili normativi dell'intermediazione finanziaria con particolare attenzione ai profili di vigilanza. Il successivo capitolo tratta nel dettaglio le problematiche della raccolta bancaria all'ingrosso e del rifinanziamento presso la banca centrale. Gli ultimi tre capitoli si occupano dei mercati degli strumenti finanziari, delle loro caratteristiche tecniche nonchè delle modalità di loro valutazione

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Questo lavoro esamina due problematiche tra loro strettamente connesse: il sistema informativo del bilancio predisposto dalle banche italiane sulla base della normativa vigente, con particolare riferimento alla sua struttura e articolazione; l'analisi gestionale della banca attraverso i principali indicatori (ratios) ricavabili dal suo bilancio., This work examines two strictly related issues: the information system of the financial statement prepared by Italian banks accordingly to current regulation, with particular reference to its structure and articulation; the financial analysis of the bank with the key ratios calculated using financial statement data.

Attraverso la comparazione tra i dati internazionali raccolti dall’indagine OECD e quelli dell’indagine del consorzio Pattichiari realizzata in Italia, il saggio analizza l’influenza di alcune variabili socio-demografiche che, secondo la letteratura, risultano importanti nel costruire la cultura finanziaria nelle sue dimensioni conoscitiva attitudinale e comportamentale

nel capitolo viene presentata l'architettura di regolamentazione e vigilanza sugli intermediari finanziari vigente in Italia, con un focus specifico sugli intermediari bancari e sui riflessi operativo-gestionali che ne derivano

Economia degli intermediari finanziari affronta in modo puntuale ed esaustivo i temi riguardanti il ruolo degli intermediari finanziari e le loro modalità di gestione, la struttura dei mercati e le caratteristiche tecniche degli strumenti finanziari, nonché le principali problematiche della regolamentazione finanziaria. Dato il continuo aggiornamento degli aspetti legislativi e istituzionali, il presente manuale costituisce un valido punto di riferimento non solo per gli studenti universitari, ma anche per i professionisti della disciplina. I numerosi e approfonditi apparati didattici, integrabili con ulteriori supporti online, rendono il testo un utile strumento per comprendere la complessa realtà del sistema finanziario.

Nel capitolo vengono esaminate le ragioni che spiegano la necessità di una corretta regolamentazione degli intermediari e dei mercati finanziari, anche alla luce della prolungata crisi che ha interessato per oltre un decennio il mondo dell'intermediazione finanziaria

in questo capitolo viene svolta un’analisi sintetica delle attività esercitate dai principali in­ termediari finanziari operanti nel nostro paese; in particolare sono commentate le peculia­rità delle aziende di credito e degli altri intermediari creditizi (quali le società di leasing, di factoring, di forfaiting e di credito al consumo) nonché delle società di intermediazione mobiliare e delle imprese di assicurazioni. in tal modo si vuole offrire una visione comples­siva degli intermediari e delle loro modalità operative al fine di far cogliere al lettore i principi alla base della loro attività. per quanto possibile si intende delineare le specificità operative e le principali forme contrattuali, al fine proprio di sottolineare il contributo originale dato da queste figure di intermediari nell’ambito dell’intero sistema finanziario.

Nel capitolo vengono descritte le principali tipologie di strumenti finanziari diffuse nel mercato italiano: i titoli di debito, i titoli azionari, gli strumenti derivati nonché quelli attraverso i quali viene realizzata l’attività di gestione del risparmio. L’analisi dei titoli di debito si incentrerà dapprima sugli elementi morfologici di carattere generale e proseguirà quindi con la descrizione delle principali tipologie di prestiti distinguendo tra titoli di Stato e titoli obbligazionari individuati nelle loro diverse categorie. L’esame dei titoli azionari ha luogo attraverso la descrizione delle caratteristiche tecniche dei titoli ordinari per proseguire con l’esame dei caratteri peculiari delle emissioni di altre categorie di azioni. Con riguardo agli strumenti derivati ci si soffermerà sulle due principali tipologie negoziate nei mercati regolamentati (i contratti future e le option) e sul contratto swap che rappresenta il principale contratto negoziato nei mercati non regolamentati (over the counter). Il capitolo si conclude con l’analisi degli strumenti attraverso i quali viene posta in essere dagli intermediari a ciò autorizzati l’attività di risparmio gestito che ha luogo utilizzando diversi strumenti quali le quote di fondi comuni di investimento mobiliari, le azioni di sicav e le quote di fondi immobiliari, e i fondi pensione.

In questo lavoro vengono presentati i principali metodi di valutazione della performance di un investimento in strumenti finanziari. Il principio base che accomuna tutte le metodologie di seguito presentate si basa sulla valorizzazione e attualizzazione dei flussi provenienti dall’investimento; tuttavia, date le peculiarità che caratterizzano ciascuno strumento finanziario, nel seguito del capitolo verranno presentati separatamente i metodi di valutazione della performance relativi ad un investimento in titoli di debito, in titoli di capitale e in OICR, quali ad esempio i fondi di investimento. Per quanto concerne la valutazione del rendimento dei titoli di debito verranno proposte diverse metodologie mettendo in evidenza le differenze peculiari tra i rendimenti lordi e netti e tra i rendimenti attesi ex-ante e i rendimenti effettivi ex-post. con riferimento ai titoli di capitale verranno invece presentate diverse metodologie di valutazione che si basano sul calcolo del prezzo teorico degli strumenti sulla base di alcune assunzioni relativamente allo sviluppo futuro di grandezze aziendali quali gli utili, i dividendi e i rispettivi tassi di crescita. Viene altresì illustrata la metodologia di valutazione del rendimento nel caso in cui l’oggetto dell’investimento non sia un unico strumento finanziario, ma un portafoglio costituito da una varietà di strumenti che si differenziano tra loro in termini di rendimenti attesi e di livelli di rischio. In questo modo è possibile studiare il contributo della diversificazione ai fini della valutazione del livello di rischio-rendimento delle attività finanziarie. Da ultimo vengono illustrate le principali metodologie di valorizzazione ex-post della performance degli organismi di investimento collettivo del risparmio mediante l’utilizzo di alcuni indicatori particolarmente diffusi.