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Il contributo esamina il rapporto tra vescovo e clero diocesano in Italia durante l'età contemporanea. Di tale rapporto si producono esempi di concreta attuazione e riflessioni sul modello ecclesiologico tridentino che vi fece a lungo da sfondo.

The volume is a revisited and updated collection of the nine essays that the author dedicated in the last forty years to one of the most important Italian bishops of 20th century: Giacomo Lercaro. Archbishop of Bologna between 1952 and 1968, candidate to the papacy in 1963, protagonist of Vatican II council (1962-1965), Lercaro was representative of the reformist current that contented to the conservative one the guide of catholic Church in the phase of passage from pope Pius XII to pope Paolo VI. The volume analyses this experience from different point of view: diocesan government, international relations, ideological battle against communist public administration of Bologna, ideas concerning peace, war, labour, ecclesiology and so on.

The volume provides an interpretation of contemporary history, from late 18th century to current ukrainian crisis. According to a perspective of global interaction, political, economic and institutional issues are examined focusing the aim of a general overview, overpassing a traditional eurocentric vision.

La recensione analizza un volume che raccoglie gli atti di più convegni dedicati alla figura di un importante ecclesiastico bolognese del Novecento.

The text provides a discussion on a volume focused on the second postwar period in Bologna, where church and local public administration developed a hard battle to take and maintain social control, while the global system was divided according to the ideological fight of the Cold war.

Il contributo recensisce l'epistolario di Pio Paschini, segnalandone il valore e rilevando alcuni aspetti negativi dell'edizione.

The essay provides the second and final part of the large review dedicated to italian secular clergy whose first part was printed on the same scientific journal in 2019. The evolution of studies in this branch is observed by merging the most complete bibliographical information and the main tendences of a historiographic phenomenon which gained own total independency from other fields of the religious history in the last decades.

La voce ricostruisce la biografia del personaggio Attilio Tamaro: irredentista di origini triestine, giornalista, diplomatico, pubblicista su tematiche storiche.

This contribution provides the exhaustive bibliography of the Italian historian Giovanni Miccoli, dead the last March 28, 2017. Born in Trieste in 1933, the young G.M. studied at Pisa, in the prestigious Scuola Normale Superiore, under the guide of philologists and medievalists as Bertolini, Campana, Frugoni. He continued his historical growth with D. Cantimori e G. Vinay, until the gain of the chair in Medieval History (1967), later changed in Church History. During the following 50 years G.M. became one of the most relevant European scholars in Religious History, with particular attention for themes as Gregorian reform, Franciscan studies, Catholic antisemitism, Contemporary papacy. The Bibliography, over 400 titles, concerns writings both historiographical and of public debate on political and cultural issues of the period, even if the greatest space is reserved to historical contributions and methodological considerations.

The essay focuses recent trends in the international historiography concerning Catholicism by the point of view of some questions as epistemology, approach evolution, connections sometimes useful sometimes dangerous with other branches of the social sciences. From these analysis flows a very variegated picture, in which different national traditions and historical perspectives live together. So, it’s hard to describe these one like a linear and homogeneous situation.

Si analizza il multiforme utilizzo di "riforma" nell'ambito dei linguaggi e dei riferimenti storici della politica, della religione e in genere dell'evoluzione del pensiero occidentale.

Biography of an italian Bishop of the first part of 20th century.

Il contributo mette a fuoco gli elementi essenziali che hanno caratterizzato, nell'arco plurisecolare che va dal primo XVI secolo alla fine del XIX secolo, il rapporto intercorso tra strutture territoriali ecclesiastiche e civili nell'Europa del periodo. Ne emergono fattori legati sia alle dinamiche istituzionali maggiori che alle più delimitate strategie patrimoniali e di potere del notabilato locale.

Il contributo sintetizza il ruolo e le caratteristiche dell'episcopato cattolico nazionale durante la fase storica che va dall'unificazione italiana alla contemporaneità. L'episcopato vi viene considerato sia come corpo collettivo che agì congiuntamente nell'orientare l'opinione pubblica in particolari momenti della storia nazionale, sia come insieme di singole personalità che operarono all'interno della realtà locale affidata alla loro rispettiva cura religiosa secondo modelli e sensibilità che variarono talvolta da regione a regione e da orientamento ad orientamento.

Il contributo analizza il percorso storiografico del barnabita Achille Erba con particolare riguardo per le monografie più importanti. L'analisi intreccia il contenuto delle opere con il parallelo evolvere dei rapporti intellettuali intercorsi tra lo studioso e le varie scuole storiografiche o gruppi di lavoro che fecero da sfondo al progredire delle ricerche di Erba. Ne risulta uno spaccato delle diverse tendenze che caratterizzarono tra gli anni Sessanta ed Ottanta l'evolvere europeo degli studi in ambito storico-religioso.

Il saggio ripercorre e analizza la produzione dello storico Giovanni Miccoli dedicata a figure e problemi del papato romano degli ultimi decenni. Tale ricostruzione critica consente di mettere a fuoco elementi di generale metodologia storiografica e questioni specifiche riguardanti nodi teorici, dinamiche politico-ecclesiastiche e particolari personalità, che hanno appunto segnato la storia papale (e dunque, di conseguenza, dell'intero sistema istituzionale cattolico diffuso a livello mondiale) nell'arco che va dall'immediato post-concilio alla più vicina attualità.

Il testo intende porre alcune questioni di metodo nello studio di un fenomeno particolare come il "terrirismo". In particolare viene richiamata l'attenzione sul principio e i vincoli dell'uso legittimo della violenza nello Stato moderno/contemporaneo occidentale.

Ripensando al valore simbolico oltre che eminentemente culturale del convegno del 12 ottobre 2012 dedicato a Claudio Desinan dai suoi “discepoli”, viene naturale affermare che la storia della Facoltà di Magistero/Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Trieste è stato luogo particolarmente attento ai princìpi qui sommariamente evocati. Non sono mancati, come ovunque d’altronde, anni di minor tensione ideale, ma credo di poter dire che sul lungo periodo essi hanno rappresentato fasi di passaggio, non momenti caratterizzanti l’insieme della vita e del lavoro di questa comunità.

Il volume ricostruisce l'evoluzione delle società e degli Stati presenti nella penisola italiana dalla fine Settecento ad oggi e il ruolo/strategie adottate dal papato romano e dalle varie forme di organizzazione istituzionale del cattolicesimo nazionale per conservarvi il ruolo perduto per effetto dei processi di secolarizzazione che anticiparono e accompagnarono la formazione dello Stato unitario e la scomparsa del millenario Stato pontificio. L'intreccio che ne risulta evidenzia il progressivo modificarsi degli strumenti adottati e del mutevole e talvolta reciprocamente antagonistico protagonismo assunto vuoi dalle secolari articolazioni presenti sul territorio (diocesi, parrocchie, altre aggregazioni tradizionali minori) vuoi dalle forme di organizzazione religiosa, sociale e infine politica del laicato, inizialmente maschile e poi anche femminile. Nel susseguirsi delle diverse successive fasi che hanno caratterizzato l'intera parabola (dalle dinamiche conseguenti alla presenza francese di fine Settecento sino al superamento dell'unità politica dei cattolici italiani sullo sfondo di pontificati di nazionalità polacca, tedesca e infine argentina) rimane l'idea centrale di una dialettica tuttora in atto: tra ruolo eminentemente religioso o viceversa funzione largamente sociale e ideologica dell'istituzione storica sorta dal pensiero e dall'esperienza cristiana e specificamente declinatasi/misuratasi negli ultimi secoli con le forme degli Stati e delle società occidentali.

The essay analyses the development of the relation between italian past history and republican constitution of 1948.

Riflessione su storia, università, impegno civile.

Nell'Italia del secondo dopoguerra, ormai avviata dopo il 1948 a una lunga stagione di centrismo politico, il caso di Bologna rappresenta un unicum: amministrazione municipale a guida PCI e opposizione imperniata sul uno stretto intreccio di linee pastorali, opzioni politiche, visioni sociali, che ebbe come indiscusso protagonista il card. Lercaro. La prima fase di quel lungo confronto si concentrò negli anni 1952-1956: quelli che costituiscono appunto il cuore della presente analisi. La stessa si basa su materiali in larga misura inediti ricavati in prevalenza da svariati fondi dell'Archivio centrale dello Stato.

Sintetica analisi del volume dedicato al ruolo che ebbero tra Vaticano II e anni Settanta le riviste italiane legate ai processi di riforma e dissenso.

Sintetica analisi del volume dedicato al ruolo della presenza cattolica in Italia nella fase di elaborazione del testo costituzionale repubblicano.

Il saggio ripercorre l'esperienza storiografica di Giovanni Miccoli, non limitandosi a una messa a fuoco dei suoi passaggi fondamentali dal punto di vista delle opere di maggior rilievo ma traendone spunto per contestualizzare tale cammino intellettuale sullo sfondo del dibattito storiografico che si sviluppò in Italia, e non solo, nel periodo che va dal secondo dopoguerra ad oggi.

Sintetica analisi del volume dedicato al rapporto tra chiesa e società nell'Italia del boom economico e dei successivi decenni.

Il saggio ricostruisce il complesso intreccio di avvenimenti di natura sia strettamente ecclesiale che di profilo politico nazionale e internazionale che fecero da premessa alla fine dell'episcopato bolognese del card. Lercaro. La vicenda rappresenta un passaggio emblematico delle tensioni che caratterizzarono nella prima fase di applicazione del concilio Vaticano II le diverse linee, più o meno innovatrici, che si stavano confrontando all'interno del cattolicesimo e nela dialettica tra Roma e le sedi episcopali. L'intera analisi è condotta sulla base di fonti per lo più inedite, provenienti da archivi sia pubblici che privati.

Sintetica analisi dell'opera dedicata a uno dei maggiori protagonisti dell'antimodernismo cattolico nella curia romana di inizio Novecento.

Si analizza il volume dedicato al nesso chiesa-potere politico nel Veneto tra tarda età moderna e prima età contemporanea.

Sintetica analisi dell'edizione degli atti dei sinodi diocesani italiani editi negli anni 1920-1022