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In this paper we describe Linkoln, an open framework for the automatic detection and linking of legal references contained in legal texts. The problem was tackled by providing a modular and extensible approach in order to efficiently cover the wide variability and specific peculiarities of legal citation practices. The project was initiated in collaboration with the Italian Senate with the aim to make available to Italian legislative authorities and official publishing bodies, a robust and extensible automatic tool to improve access to published legislation. The result of this effort is Linkoln which was recently successfully integrated in the application serving documents on the institutional website of the Italian Senate to activate hyperlinks to cited legislation.

This paper presents the BO-ECLI Parser Engine, an open source Java framework for the automatic extraction of case-law and legislation references from case-law texts issued in the European context. Differences of languages and jurisdictions are tackled with an extensible design that guides and facilitates the development of pluggable national extensions, resulting in a considerably reduced effort with respect to the development of a full national legal link extractor from scratch. Thanks to a well-defined pipeline of services that synthesize the whole extraction process and to an internal annotation system that is used to convey the information along the pipeline, the software ensures both overall efficiency and flexibility in absolving language and jurisdiction dependent tasks. Services can be provided either by the common part of the software or by a national extension. For the implementation of services performing rule-based textual analysis (like entity identification), JFlex is used in the common part and recommended in the national extensions. Finally, through identifier generation services, the BOECLI Parser Engine can produce standard identifiers, like ECLI or CELEX, for each recognized legal reference. Starting from a Template project, two different national extensions have been successfully developed and tested in order to support the extraction of legal links from case-law texts written in the Italian and Spanish languages.

Objectives: Grape powdery mildew, caused by Erysiphe necator, is of major economic importance on cultivated grapevines worldwide. Quinoxyfen is a preventive fungicide that specifically controls powdery mildew pathogens by interfering with germination or pre-infection development. The aim of this study was to evaluate quinoxyfen sensitivity of Erysiphe necator collected from Italian vineyards characterized by different type of usage of this fungicide. Methods : The study was carried out on populations of E. necator sampled in 23 vineyards localised in different viticultural regions of Italy during the 2009 and 2010 growing seasons. Sensitivity tests were performed by application of different concentrations of quinoxyfen on “Trebbiano” grape seedlings followed by experimental inoculation of conidia suspension. A preliminary comparison among data obtained from plant assays, leaf disc sporulation tests in a settling tower and conidial germination tests was also carried out. In some of vineyards where samples were collected field trials were also conducted. Results : The distribution of EC50 values was found to range from 0.0008 to 6.28 mg/L. These wide variability may be related to the peculiar mode of action of quinoxyfen as also observed in previous baseline studies. Overestimation of leaf disc test was also preliminary pointed out and the results of field trials showed a good control of the disease. Conclusions : The EC50 values detected in 2009-2010 in Italy did not show any changes in sensitivity of E. necator to quinoxyfen both in bioassays and in field trials. Evaluation of sensitivity has been in progress through qualitative plant assays together the quantitative conidial germination tests on monoconidial isolates.

The interest toward the doping of semiconductor nanostructures has been increasing steadily, but a clear understanding must still be reached, due to challenging characterization issues. In this work, we focused on Si nanocrystals (NCs) embedded in SiO2, which represent the most scalable and one of the most interesting and studied systems, but where an accurate quantification of the evolution of dopant profiles is still lacking. High depth resolution time-of-flight SIMS with charge compensation has been used to extract secondary ion depth profiles relative to P and Si elements. The relative sensitivity factors of P in SiO2 and of P in a layer containing Si NCs approximately 4.2nm in diameter, as well as non-linearity of P intensity at high P concentrations, were determined by comparison with P dose data extracted by Rutherford backscattering spectrometry analysis. Transmission electron microscopy analyses were performed to characterize the NC size distribution and stability upon thermal annealing. As a final result, we obtained a measurement protocol able to extract with high accuracy fully calibrated P concentration profiles in the SiO2 matrix with embedded Si NCs. Copyright (c) 2014 John Wiley & Sons, Ltd.

Lo scopo della presente relazione finale è quello di collegare tra loro i diversi elementi visti e discussi nel corso del progetto MOSAIC 3p, in modo da avere un quadro sufficientemente chiaro del sistema e delle sue funzioni. Il sistema è stato visto come il risultato di un assemblamento di diversi moduli, che nel tempo potranno essere potenziati e ampliati, al fine di rispondere con sempre maggiore efficacia alle richieste operative dell'utenza finale. Lo sviluppo del sistema in forma modulare, pur consentendo una grande adattabilità e versatilità operativa, richiede tuttavia una maggiore attenzione in sede progettuale e una puntuale verifica del funzionamento dei diversi elementi di collegamento, sia in forma autonoma sia integrata. Sono stati individuati sia i modelli per la previsione delle fasi di sviluppo e produzione del pomodoro, sia quelli richiesti per la stima dei consumi idrici, nutrizionali ed energetici. Per questi modelli sono state raccolte e organizzate le informazioni richieste per la loro applicazione e validazione, così come sono state indicate le procedure di integrazione e presentazione dei risultati. I dati raccolti nelle prove sperimentali effettuate c/o le serre del UNIPI-DBPA e i dati storici hanno consentito di validare i modelli scelti, verificandone l'efficacia e l'accuratezza previsionale per le cultivar d'interesse e ottenendo informazioni e indicazioni utili per il loro successivo uso in sede produttiva.

Nel documento sono raccolte le indicazioni sulle procedure e sugli elementi da integrare nel sistema MOSAIC 3p, sulla base delle esigenze informative individuate e dell'ipotesi metodologica avanzata. Al fine di garantire la necessaria chiarezza espositiva e facilità d'accesso alle informazioni, nella descrizione dei modelli è stato seguito un approccio di tipo schematico, riducendo al minimo la parte espositiva. A conclusione di questa prima fase del progetto, nel presente rapporto sono raccolte inoltre anche le informazioni e le indicazioni emerse dall'analisi dei dati raccolti nel corso delle prime prove sperimentali condotte presso le serre dell'Università di Pisa. Lo scopo principale del documento è definire gli elementi modellistici del sistema MOSAIC e come questi possano essere integrati in maniera efficace per fornire informazioni d'interesse operativo. Nel cercare di fornire un quadro chiaro ed esauriente sui temi di principale rilevanza e contemporaneamente, rispondere alle domande poste dall'azienda committente su argomenti di particolare rilevanza per la progettazione e lo sviluppo del sistema MOSAIC, il materiale è stato organizzato nei seguenti capitoli: I - Il settore produttivo del pomodoro e gli elementi d'interesse verso i sistemi di supporto; II - Lo stato della ricerca e i DSS esistenti; III - Elementi, funzioni e modelli ; IV - Modelli e modifiche suggerite; V - Presentazione dei risultati; VI - I primi risultati della sperimentazione.

Il biochar o carbone vegetale è un materiale costituito da una grana fine e porosa 10-15 volte superiore alla porosità di un suolo ed è costituito prevalentemente da carbonio organico. La buona capacità di ritenzione delle sostanze nutritive e dell'acqua potrebbero fare del biochar un ammendante ideale per la coltivazione delle piante in vaso e, grazie al suo alto potere di adsorbimento di sali, potrebbe garantire l'impiego nel florovivaismo anche di acque di mediocre qualità (saline). I risultati di una prova svolta su lauroceraso (Prunus laurocerasus L.) e fillirea (Phillyrea latifolia L.), utilizzando substrati con diverse percentuali di biochar ed acque irrigue a diversa salinità (800 ?S/cm e 1800 ?S/cm) hanno dimostrato che l'aggiunta del biochar al substrato di coltivazione non ha influito sull'accrescimento delle piante e ha fortemente limitato i danni da salinità nella specie sensibile, il lauroceraso.

I sottoprodotti derivati dalla trasformazione delle olive sono costituiti da acqua di vegetazione (refluo liquido) e da sansa vergine (refluo solido). Le sanse vergini, che fino al recente passato sono state prevalentemente destinate ai sansifici per l'estrazione mediante solventi chimici dell'olio, possono essere impiegate, come ammendante, in agricoltura. A causa dell'elevato contenuto in acqua delle sanse, l'estrazione dell'olio residuo diventa difficile e costosa, richiedendo un preliminare processo di essiccamento o l'uso di macchine centrifughe, tanto che i sansifici sempre più frequentemente rifiutano queste sanse. Negli ultimi anni il problema è andato aggravandosi anche a causa della riduzione dei consumi, e quindi del valore commerciale, dell'olio di sansa. Di conseguenza, mentre in passato la sansa costituiva una fonte di reddito per il frantoiano, cosa che non ha stimolato la ricerca di impieghi alternativi, attualmente sta diventando, al pari delle acque di vegetazione, un sottoprodotto da smaltire, e quindi un onere. Recentemente, sono state intensificate le ricerche per trovare soluzioni alternative, con particolare riferimento all'utilizzazione agronomica diretta delle sanse o alla produzione di composti attraverso un processo di trasformazione biologica aerobica. L'utilizzazione delle sanse come ammendante su terreni agrari sembra offrire ottime prospettive ma, ovviamente, è necessario valutare, in relazione alle caratteristiche del tipo di refluo, tutte le implicazioni sul piano colturale e sul terreno per ottimizzarne l'uso ed evitare rischi ambientali. Le sanse hanno un pH acido, un elevato contenuto in polifenoli e in sostanze grasse. L'obiettivo della ricerca è stato quello di indagare sull'uso della sansa unita al Biochar (carbone vegetale) come possibile ammendante in campo agricolo. Il Biochar o carbone vegetale si ottiene dalla pirolisi di biomasse vegetali, come i residui ed i sottoprodotti agricoli, contiene dall'80 al 90% in carbonio, ha una lunga permanenza nel suolo ed un pH basico. La sperimentazione è stata condotta in vaso, su loietto (Lollium perenne L.). L'apporto è stato in tutte le tesi di 30 t ha-1 per vaso . Dai primi risultati della sperimentazione risulta che la produzione di loietto è aumentata in tutte e due le tesi con sansa e biochar confrontando i risultati con il controllo e con le tesi solo con sansa.I primi risultati hanno dimostrato inoltre l'inclusione di sansa e biochar al terreno ha determinato un incremento del peso dell'apparato radicale, senza influire sostanzialmente sul numero e sulla lunghezza delle radici.

Nella presente relazione si riportano le attività svolte nell'ambito dell'incarico dato dal Dipartimento di Biologia delle Piante Agrarie (DBPA) al CNR-IBIMET relativo allo "Sviluppo di un DSS per la gestione della fertirrigazione di colture idroponiche in serra", nell'ambito del progetto EU-FP7, "EUPHOROS. Nella prima fase è stata definita inizialmente la struttura del Decision System Support, privilegiando una soluzione a moduli, in grado di permettere lo sviluppo e aggiunta di componenti del sistema, anche in una successiva fase. Per questo motivo ogni modello rappresenta un modulo che interagirà con gli altri a livello di Database. Successivamente è stato preso in esame il materiale fornito dal DBPA al fine di definire e descrivere in modo dettagliato gli algoritmi dei modelli selezionati per l'implementazione nel DSS: - Modulo SOL-NUTRI: procedura di calcolo automatico per la determinazione della concentrazione ionica delle cosiddette soluzioni-stock usate negli impianti di fertirrigazione. - Modulo SIMULHYDRO: Modello di simulazione delle relazioni idriche e minerali di colture idroponiche in serra. - Modulo ET: predisposizione per il Modello di simulazione dell'evapotraspirazione.

Presentazione del Sistema Integrato Hydro per la gestione automatica dell'irrigazione di piante ornamentali allevate in contenitore e dei risultati ottenuti da alcune prove sperimentali di validazione del sistema.