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2. Un tesoro ritrovato : Dal rilievo alla rappresentazione
- Author
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AA. VV, Antonio Catizzone, Sabatino Di Filippo, AA. VV, Antonio Catizzone, and Sabatino Di Filippo
- Abstract
A seguito della favorevole accoglienza e del grande interesse suscitato nei mesi scorsi a Roma, approda nella città di Milano la mostra Un tesoro ritrovato. Dal rilievo alla rappresentazione che a nome dell'Agenzia del Territorio sono orgogliosa di presentare. L'Agenzia del Territorio, istituita nel gennaio 2001 a seguito della riforma del Ministero delle Finanze, attualmente gestisce le competenze dei preesistenti Uffici Tecnici Erariali e delle Conservatorie dei Registri Immobiliari. Oggi, in attuazione dei propri compiti istituzionali, assicura i servizi catastali, di cartografia e di pubblicità immobiliare, offre i servizi dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare e quelli di consulenza tecnico-estimativa, essenzialmente a favore delle Pubbliche Amministrazioni. Elemento di eccellenza è l'elevato livello tecnologico raggiunto, che si riflette nella gestione di un consistente patrimonio informativo e in una articolata offerta di servizi nonché nelle attività di contrasto ai fenomeni di evasione e di elusione fiscale. L'Agenzia del Territorio è una realtà vivace e dinamica, che utilizza gli strumenti tecnologici più avanzati, dalle piattaforme web all'uso della firma digitale, dalle sofisticate tecniche di strutturazione dei file alle applicazioni telematiche, capaci di creare un vero e proprio ufficio virtuale con il quale gli utenti, dal proprio personal computer, possono colloquiare per svolgere i numerosi adempimenti amministrativi. Se questa è la realtà operativa di oggi, non si può dimenticare un importante passato fatto di documenti, di mappe, di trascrizioni, espressione di professionalità e di saperi che si sono intrecciati ed evoluti nell'arco degli ultimi secoli. Nasce da questa constatazione, l'intuizione di una mostra che possa far conoscere al grande pubblico la storia, il patrimonio e le attività dell'Agenzia del Territorio, offrendo al visitatore la possibilità di un viaggio attraverso un percorso fatto da diversi tasselli che, come in un mosaico, compongono il grande affresco della storia del territorio del nostro Paese. [Gabriella Alemanno, Direttore dell'Agenzia del Territorio]
- Published
- 2011
3. Le trasformazioni dello spazio urbano: la quarta dimensione nella georeferenziazione dell’iconografia storica di Rome
- Author
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Laura De Carlo, Vittorio Di Stefano, Antonio Catizzone, Piero Albissini, Laura Carlevaris, and Alessandro Micucci
- Subjects
Tecnologie digitali ,Sistemes d'informació geogràfica ,Urbanisme [Àrees temàtiques de la UPC] ,Digital mapping ,City planning -- Italy -- Roma -- History ,Transformazioni urbane ,Cartografia digital ,Geographic information systems ,Urbanisme -- Itàlia -- Roma -- Història ,Rilievo urbano - Abstract
Se si considera la componente fisica del sistema città come espressione materiale dell’insieme dei fenomeni evolutivi dei luoghi, appare evidente come la sua rappresentazione possa essere considerata come sistema di conoscenza generale in grado di manifestare una convergenza di informazioni di natura altamente eterogenea. Le vaste trasformazioni che hanno interessato le città nella storia hanno determinato una evoluzione non solo nelle modifiche morfologiche degli assetti territoriali e nella stratificazione architettonica delle strutture urbane, ma anche nella percezione e fruizione degli spazi urbani. Se si considera l’organizzazione dello spazio urbano come ambito di relazione tra gli uomini, i contributi che provengono dalle fonti bibliografiche, iconografiche e cartografiche in particolare possono consentire la ricostruzione diacronica dei tessuti urbani. Questa ricostruzione è resa possibile dalla lettura delle diverse rappresentazioni che della città sono state date nel tempo, come rappresentazioni iconografiche o pittoriche, talvolta simboliche se non addirittura metaforiche, che consentono di acquisire conoscenze dei luoghi, anche quando presentano uno scarso grado di attendibilità. L’introduzione dell’informatica nel rilevamento e nella rappresentazione cartografica e la realizzazione dei sistemi informativi territoriali hanno aperto nuove possibilità non solo nella realizzazione di database collegati e georeferenziati, che possono contenere una notevole quantità di informazioni di diversa natura progressivamente incrementabili, ma soprattutto rendendo agevoli sia le molteplici interrogazioni sia le successive elaborazioni. Lo sviluppo della cartografia digitale dalla quale si possono derivare direttamente modelli tridimensionali, si pone quindi come punto di partenza per una corretta rappresentazione della complessità del fenomeno urbano e per un ripensamento dello spazio non più sulla base di esplorazioni planimetriche, ma tramite la creazione di modelli virtuali generati in maniera più o meno automatica a partire dalla cartografia stessa. In questo senso, il modello di derivazione cartografica costituisce l’aspetto metrico-quantitativo della rappresentazione della città, aspetto che risulta tanto più esatto, obiettivo e verificabile in quanto ottenuto con strumenti che rendono le misurazioni sufficientemente attendibili. Si tratta dunque di esplorare la cartografia tridimensionale cogliendone le peculiarità e la ricchezza nella restituzione dello spazio urbano, caratteristiche, queste, che suggeriscono immediatamente di tentare di ricostruire con la stessa vivacità rappresentativa anche tutti i trascorsi storici della città o, quanto meno, di alcuni dei suoi momenti topici, con particolare attenzione alle trasformazioni di natura orografica ed edilizia. In questo quadro emergono due distinti aspetti di natura metodologica, l’uno concernente la generazione del modello urbano e le implicazioni tecniche che questo comporta (implementazione di dati, automatismi, studi tipo-morfologici, scala del modello, …), l’altro relativo all’evoluzione della città attraverso il confronto tra modelli cartografici diversi (bi e tridimensionali). La realizzazione di un modello virtuale basato sulla cartografia digitale 3D, che fotografa lo stato attuale della struttura urbana, può rappresentare la griglia tridimensionale di riferimento per una visualizzazione delle trasformazioni spaziali attuata con una procedura che ripercorre a ritroso il cammino della storia. Si tratta di riferire a questa griglia orientata sulla base di capisaldi topografici certi i dati cartografici e iconografici provenienti dalla ricerca storico-documentaria, sulla base della individuazione di elementi invarianti della struttura urbana, come assetti orografici, vuoti urbani o edifici esistenti, etc., che non hanno mutato la loro localizzazione e le loro caratteristiche morfologiche. Così concepito, il modello tridimensionale di derivazione cartografica si caratterizza per la capacità di recepire e valorizzare documenti molto diversi e non necessariamente “scientifici” ai fini di una visualizzazione interattiva della storia del singolo brano di città o del singolo edificio per valutarne le trasformazioni sul piano morfologico e dimensionale, ma anche percettivo.
- Published
- 2009
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