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This conference report summarizes the key points and discussions from a session held on October 6, 2021, in place of CIGI and Oliver Wyman's eighth annual Financial Regulatory Outlook Conference, given continuing travel restrictions due to the COVID-19 pandemic. The session focused on the specific challenges for regulation and supervision in the financial ecosystem where new technologies such as blockchain are favouring the introduction of crypto-assets, which, de facto, represent a possible challenge to central banks' monopoly on monetary supply. This report first discusses the technical background on blockchain technologies, then examines crypto-asset markets and closes with the interconnections with monetary policy.

This paper is meant to be a general, non-exhaustive collection of snapshots and thoughts, also partially elaborated from exchanges with institutional counterparts, about the main issues for the next EU Commission in the domain of financial services. The intention is not to present an elaborated academic analysis about such topics, but, rather, to raise the awareness about the main pending issues in the economic and financial affairs domain, at the moment of a new EU Commission is taking office. This will range from the area of the complete Banking Union, being a significant trigger for reforms and for the direction of future Europe, as well as to the possible Insurance Union (e.g. the shift of EIOPA role from coordinator to central regulator); and, more in general, to the future architecture of the financial and monetary Europe. Topics include micro-economics, starting from the peculiar case of the state of the financial sector in Europe, with low profitability / low interest rates, cost reduction issues, NPLs and all the main regulatory reforms still on the table. Money laundering issues, particularly in conjunction with digital evolution and the consequent pressure on traditional banking sector; risk control, including rules for leveraged finance. But, also, macro-economic topics, starting from the effects of a possible U.S. economic downturn, including China-US trade war and connected impacts; public debt and aggregate private debt as a macroprudential issue; Brexit & the single Capital Market. Amongst others, topics such as digital innovation, climate change, market efficiency (LIBOR / EURIBOR trends? Impacts on bonds and stock market?) and sustainability of the European position internationally in the financial markets. Today in all these domains it does not seem that Europe speaks with one voice in all those, rather, national and sub-regional interests seem to prevail, jeopardizing the long-term perspective of an efficient European architecture, capable of

La sedicesima edizione della Lezione “Mario Arcelli”, organizzata dal Cespem “Mario Arcelli”, centro studi dell’Università Cattolica, sede di Piacenza, ha avuto quest’anno una storia diversa rispetto al passato, dato che, a causa delle restrizioni emerse a causa dell’epidemia di Covid-19, non è stato possibile tenere l’usuale lezione aperta al pubblico presso la sede di Piacenza dell’Università Cattolica. Si è quindi optato per un seminario ristretto, aperto anche agli studenti, ma solo on-line e nella forma della videoconferenza. Anche per questa edizione è stato previsto il saluto introduttivo delle varie autorità e istituzioni locali e accademiche oltre ai discussant come di consueto. La Lezione di quest’anno, Il ruolo del dollaro e la ricerca di una nuova Bretton Woods, è stata tenuta dal prof. Giovanni Tria, già ministro dell’Economia e delle Finanze della Repubblica Italiana, e in precedenza preside di economia presso l’Università di Roma Tor Vergata. Il prof. Tria ha una vasta conoscenza del tema per via delle sue precedenti esperienze, ma anche per gli studi e approfondimenti pubblicati nel tempo. I

Nella teoria del commercio internazionale è sempre stato dato per scontato che fosse conveniente per ciascun paese aprirsi al commercio internazionale, anche nel caso in cui il paese fosse meno efficiente nella produzione di tutti i beni. David Ricardo, il primo economista a sostenere questo risultato, lo aveva ottenuto supponendo che il capitale non si muovesse liberamente tra le nazioni. La rimozione di questa ipotesi può cambiare significativamente la situazione: non è possibile escludere che, in certi casi, il capitale del un paese in assoluto meno efficiente tenda a spostarsi integralmente verso il paese più efficiente, lasciando "desertificare" l'attività produttiva del primo paese. Il saggio discute in maniera critica l'inadeguatezza della teoria dominante nel prevedere questo tipo di fenomeni e nel cogliere la funzione sociale del capitale e la necessità di ripensare diverse scelte istituzionali riguardanti la mobilità iternazionale dei capitali.

Sono presentati e discussi cinque fattori che condizionano le prospettive di crescita futura dell'economia italiana: la mancata crescita dimensionale delle imprese, la bassa crescita della produttività del lavoro, la inadeguata capacità innovativa, la denatalità, le rgole fiscali europee.

Le regole di bilancio dell'Unione Monetaria Europea sono critcamente discusse, mettendo in evidenza le lorocriticità metodologiche e applicative.

Questo ottavo volumetto continua la collana di atti che rac- coglie i contributi come proposti annualmente nel corso della “Lezione Mario Arcelli”, organizzata dal CeSPEM Mario Ar- celli, centro studi dell’Università Cattolica. Il prof. Romano Prodi, già presidente del Consiglio dei Mi- nistri e presidente della Commissione Europea (1999-2005), è stato il relatore della VIII Lezione Mario Arcelli, tenutasi il 2 marzo 2012 presso la sede di Piacenza dell’Università Cattolica, sul tema: “La crescita europea ed il futuro dell’Euro: rischi e strategie”. La lezione di quest’anno è capitata in un momento di forti tensioni sui mercati e, in alcuni momenti, di dubbio sulla tenu- ta dell’Euro e della stessa Unione Europea. L’intervento del prof. Prodi si è focalizzato sulla situazione di crisi della moneta unica europea, l’Éuro, da una prospettiva storica e strutturale. Il prof. Prodi ci ha incoraggiato una venta- ta di ottimismo sul futuro europeo, sottolineando che i momen- ti di crisi sono, per l’Europa, anche i momenti di maggiore im- pulso verso il cambiamento e i progressi maggiori sulla via del- l’integrazione, in passato, sono avvenuti proprio in corrispon- denza di momenti più critici. La lezione del prof. Prodi è stata seguita da un dibattito, mo- derato dal Prof. Franco Timpano, Direttore del CESPEM, a cui hanno partecipato il Prof. Innocenzo Cipolletta, presidente del- la università di Trento, il prof. Luigi Campiglio, pro-rettore del- l’Università Cattolica, il prof. Maurizio Baussola, Preside della Facoltà di Economia della Sede di Piacenza dell’Università Cattolica, e il prof. Giacomo Vaciago, fondatore della sede di eco- nomia di Piacenza dell’Università Cattolica.

We discuss some basic unbalances of the EU and their relationship: diverging inflation rates, firms’ size structure, the role of SME, productivity and current account balance. We make specific proposals for the Italian economy.