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Nell’a. a. 2020-21 è stata svolta una ricerca-intervento sul peer tutoring in ambito universitario, ipotizzato come strumento efficace per ridurre alcuni effetti negativi che la DAD, imposta dalla pandemia da covid-19, aveva provocato durante l’a. a. 2019-20 tra gli studenti iscritti al primo anno del corso di laurea triennale in Scienze dell’Educazione dell’Università di Palermo. 17 studentesse e 2 studenti del secondo anno di questo corso di studi, che avevano completato gli esami dell’anno precedente, dopo aver partecipato tra febbraio e marzo ad una specifica attività formativa, da marzo a giugno 2021 hanno aiutato, ancora in modalità a distanza, 33 studentesse e 2 studenti – loro colleghi di annualità – a procedere nella carriera recuperando il maggior numero possibile di esami del primo anno. L’adesione all’iniziativa è stata volontaria sia per gli studenti tutor sia per gli studenti tutorati. Agli studenti tutor l’attività svolta è stata riconosciuta come “tirocinio curricolare straordinario” sostitutivo del tirocinio che, per la pandemia, non si è potuto svolgere presso le strutture educative convenzionate con l’università. Entro luglio 2021, il gruppo composto dai 35 studenti ritardatari ha sostenuto 38 esami arretrati su un totale di 57, rilevato dopo la chiusura della sessione straordinaria di febbraio; quindi sono stati recuperati i due terzi degli esami arretrati. Inoltre, a luglio 2021, in questo gruppo di 35 destinatari dell’intervento formativo, 15 studenti hanno sostenuto tutti i sette esami previsti per il secondo anno del piano di studi, 8 ne hanno sostenuti sei e gli altri un numero variabile da due a cinque, con la previsione di sostenere i rimanenti esami nella sessione autunnale o in quella straordinaria del secondo anno di corso. Al termine dell’attività svolta nei 19 studenti tutor è migliorata la comprensione delle discipline insegnate ai colleghi. Il modello sperimentato positivamente si può riproporre anche nella didattica in presenza. In academic year 2020-21 an intervention research was carried out on peer tutoring at university which was hypothesized to be an effective tool to reduce some of the negative effects of distance learning caused by the pandemic during the academic year 2019-20. The students involved were those who enrolled in the first year of the three-year degree course in Educational Sciences at the University of Palermo. 17 female students and 2 second-year students of this course of study who had already completed the exams of the previous year, after having participated in a specific training activity in February and March, from March to June 2021 they helped in remote mode to 33 female students and 2 students – their annual colleagues – to advance their careers by catching up as many first-year exams as possible. Participation in the initiative was voluntary both for the tutor students and for the tutored students. The activity carried out was recognized for the tutor students as an “extraordinary curricular internship” in lieu of the internship which, due to the pandemic, could not be carried out at the educational facilities. By July 2021, the group of 35 late students took 38 back exams out of a total of 57, recorded after the close of the extraordinary session in February; therefore two thirds of the back exams were recovered. Furthermore, in July 2021, in this group of 35 recipients of the training intervention, students took all seven exams scheduled for the second year of the study plan, 8 took six and the others a number ranging from two to five, with the expectation of taking the remaining exams in the autumn session or in the extraordinary session of the second year of the course. At the end of the activity carried out by the 19 tutor students, the understanding of the disciplines taught to colleagues improved. The positively tested model can also be re-proposed in face-to-face teaching.

La scrittura espressiva adottata a scuola come strumento di autorientamento dell’adolescente di 17-18 anni non sostituisce l’intervento educativo dell’insegnante, piuttosto può considerarsi una tecnica efficace per raccogliere tutte le informazioni necessarie con cui formare, con il consenso dell’alunno e insieme a lui, un quadro esaustivo in cui includere lo stato attuale delle sue competenze, le sue attitudini, i suoi interessi, le sue motivazioni, la sua storia formativa, il suo profilo di personalità, i suoi limiti, nonché i suoi obiettivi e le modalità concrete con cui egli pensa di raggiungerli. Essa è pertanto un metodo educativo con cui gli studenti che si approssimano a svolgere gli esami di maturità possono orientarsi formulando il loro personale progetto di vita, compresa la vita professionale, poiché li mette in condizione di chiarirsi meglio le idee sulle prospettive di studio universitario, sul lavoro che intendono fare e sul modo in cui prepararsi a svolgerlo. Expressive writing used in the school as self-guidance tool for teens aged 17-18 years does not replace the teacher's educational intervention, but can be regarded as an effective technique to gather all the information needed to form, with the consent of the pupil and with him, an exhaustive picture that includes the current state of its skills, attitudes, interests, motivations, history of training, personality profile, limits, objectives and concrete ways in which it thinks to achieve these objectives. It is therefore an educational method by which students who approximate to do their final exams may guide themselves by formulating their personal life project, including professional life, as it enables them to better clarify ideas about university prospects, on the job they intend to do and how to prepare to do it. La escritura expresiva utilizada en la escuela como instrumento de auto-orientación del adolescente de 17-18 años no sustituye la intervención educativa del docente. Este tipo de escritura es más bien una técnica eficaz para recoger todos los datos necesarias con los que, contando con el consentimiento del alumno y junto a él, elaborar un cuadro exhaustivo en el que situar el estado actual de sus competencias, los objetivos que aquél se plantea y los medios concretos con los que piensa alcanzarlos. La escritura expresiva es, no obstante, en primer lugar, una actividad con la que los adolescentes pueden orientarse a sí mismos haciéndose sobre todo más conscientes de sus miedos y de sus esperanzas, que condicionan emotivamente, en sentido negativo o positivo, su proceso de aprendizaje y su capacidad de tomar decisiones. En segundo lugar, los ayuda en la formulación de su proyecto personal de vida, incluida la dimensión profesional, porque los pone en situación de reflexionar mejor sobre los diversos estudios universitarios, sobre el trabajo al que pretenden dedicarse y sobre el modo de prepararse para él.

In questo contributo si descrivono, in primo luogo, le metodologie educative utilizzate in alcune ricerche italiane negli ultimi venti anni per aiutare gli studenti del liceo a costruire il loro progetto di vita formativo-professionale; in secondo luogo, si presentano le fasi e i risultati della prima parte di una ricerca-intervento sull’orientamento dal liceo all’università svolta nella città di Palermo nell’anno scolastico 2018-2019; in terzo luogo, si espongono le tre attività formative (sessioni di scrittura espressiva, colloqui di orientamento e laboratori interdisciplinari Scuola-Università) previste durante la seconda annualità per consentire ai liceali di saggiare i loro interessi di studio universitario, per ridurre il gap tra le conoscenze acquisite dagli alunni alla fine del liceo e quelle richieste all’inizio degli studi universitari e per potenziare il loro senso di autoefficacia, l’immagine del proprio sé e la capacità decisionale. Firstly, the author of this paper describes the educational methodologies used in some Italian researches in the last twenty years to help high school students to build their educational-professional life project; secondly, the phases and results of the first part of a research-intervention on guidance from high school to university carried out in the city of Palermo in the school year 2018-2019 are presented; thirdly, three training activities (expressive writing sessions, guidance interviews and School-University interdisciplinary workshops) planned during the second year are presented to allow high school students to test their university study interests, to reduce the gap between knowledges acquired by pupils at the end of high school and those required at the beginning of the University studies and to enhance their self-efficacy, self-image and decision making skill.

espanolLas directrices internacionales formuladas para la construccion de un Espacio Europeo y Latinoamericano de Educacion Superior, destacan un modelo educativo destinado a involucrar activamente a los estudiantes universitarios en los servicios de tutoria y hacerlos autonomos en los procesos de aprendizaje. En este articulo −aplicando una metodologia descriptiva-lineal y top-down− se proporciona una vision bilateral de la tutoria universitaria: se aborda este tema contextualizandolo antes en America Latina y luego en Argentina, terminando con un enfoque particular en la Universidad Austral de Buenos Aires; a continuacion se enmarca analogamente antes en el ambito europeo, luego en el italiano y, finalmente, en la Universita degli Studi di Palermo. El objetivo de este estudio es describir como se realiza la tutoria en la Universidad Austral (Argentina) y en la Universita degli Studi di Palermo (Italia), a fin de compararlas y plantear una mejora en esta ultima, a partir de la propuesta de un proyecto de investigacion experimental. En las conclusiones se presenta una posible modalidad en la que, con oportunos ajustes, podria experimentarse el Plan de Accion Tutorial (PAT), utilizado por la Universidad Austral en una carrera de grado impartida por la Universidad de Estudios de Palermo. EnglishThe international directives formulated for the construction of a European and Latin American Higher Education Area highlight an educational model destined to actively engage university students in tutoring services and make them autonomous in learning processes. In this article, a bilateral view of university tutoring is provided by applying a top-down-descriptive-linear methodology: this issue is approached firstly by contextualizing it in Latin America and secondly in Argentina, ending with a particular focus on the Austral University of Buenos Aires; it is then framed analogously in the European context, subsequently in the Italian one and finally in the Universita degli Studi di Palermo. The objective of this study is to describe how tutoring is carried out by the Universidad Austral (Argentina) and the Universita degli Studi di Palermo (Italia), in order to compare them and propose an improvement, based on the proposal of an experimental research project. In the conclusions, a possible modality of application of Tutorial Action Plan (PAT) used by the Austral University is presented, intending of experiment it with appropriate adjustments in a particular degree program offered by the Universita degli Studi di Palermo.

In questo articolo, sono presentati il quadro teorico, le ipotesi, il disegno sperimentale e le fasi di una ricerca appena iniziata in sei scuole superiori di Palermo. Questa ricerca ha lo scopo di ridurre negli studenti il divario tra le conoscenze acquisite alla fine degli studi liceali e quelle richieste all'inizio dei corsi universitari e rafforzare la capacità di formulare il proprio progetto di vita professionale. Si sperimenterà l’azione congiunta di tre tipi di interventi: la scrittura espressiva per prefigurare il proprio futuro formativo-professionale, il colloquio di orientamento per esercitare la propria capacità decisionali e la conduzione di seminari pomeridiani tenuti da un professore universitario e da un insegnante di liceo che insegnano la stessa disciplina. Si intende verificare se la partecipazione a questa iniziativa facilita, negli studenti del liceo, lo sviluppo di tre competenze trasversali che incidono significativamente sul processo di maturazione della scelta formativo-professionale: l'immagine adeguata del «sé» attuale, l’autoefficacia percepita e la e capacità decisionale. In this paper, the theoretical framework, hypotheses, experimental design and phases of a research just begun in six high schools of Palermo are presented. This research is aimed at 1) reducing in the students the gap between the acquired knowledges at the end of high school courses and those required at the beginning of university courses, and 2) strengthing the ability to formulate their own professional life project. The joint action of three types of interventions will experiment: expressive writing to prefigure one’s own educational-professional future, the guidance interview to exercise one’s decision-making skill and the conduction of afternoon teaching workshops held by a university professor and a high school teacher from the same discipline. It intends to verify if the participation in this initiative facilitate, in high school students, the development of three transversal skills that significantly affect the process of maturation of the educational-professional choice: the adequate image of the current «oneself», the perceived self-efficacy and the decision-making skill.

Professional guidance is an inescapable duty of the teachers who are already engaged at school teaching curricular disciplines. The students, at the end of the high school, need a teacher-tutor who knows them well and how to use valid tools to assist them in the construction of their professional life project. Without being specialists in professional guidance, teachers can learn to use the “SeCo” methodology (“Expressive Writing and Guidance Interview”) to accompany their students in the delicate process that leads them to choose a specific training-professional option. In this article, after mentioning the theories of “personal growth through writing about oneself” built by Pennebaker and “non-directivity” developed by Rogers in which the “SeCo” methodology is inspired, we describe the heuristic itinerary (2015 - 2018) that has led to the development of this methodology: the pilot research published in 2015 demonstrates that prospective writing has a positive effect on the sense of self-efficacy and decisional capacity of the students, and the professional future represents the topic most described by them during the writing sessions; exploratory research published in 2017 demonstrates, at the same time, the effectiveness of the prospective writing and guidance interview on the aforementioned soft skills and the methodological limits of experimental plan used. Finally, we present the five main phases of the guidance process developed to carry out an upcoming experimentation with a wider sample of students in which the “SeCo” methodology will be used. La orientación profesional es un deber ineludible de los docentes que ya están comprometidos en la escuela enseñando disciplinas curriculares. Los alumnos, al final de los estudios de bachillerato, necesitan un docente-tutor que les conozca bien y sepan utilizar herramientas válidas para ayudarles en la construcción de su proyecto de vida profesional. Sin ser especialistas en la orientación profesional, los profesores pueden aprender a usar la metodología “SeCo” (“Escritura expresiva y Entrevista de orientación”) para acompañar a sus alumnos en el delicado proceso que les lleva a elegir una específica opción formativa-profesional. En este artículo, después de mencionar las teorías del “crecimiento personal a través de la escritura sobre uno mismo” de Pennebaker y de la “no directividad” de Rogers en las que la metodología “SeCo” se inspira, describimos el itinerario heurístico (2015-2018) que ha llevado al desarrollo de esta metodología. Con la investigación piloto publicada en 2015, se demuestra que la escritura prospectiva tiene un efecto positivo en el sentido de autoeficacia y en la capacidad decisional de los estudiantes y que el futuro profesional representa el tema más descrito por ellos durante las sesiones de escritura; con la investigación exploratoria publicada en 2017, se demuestra la eficacia de la escritura prospectiva y de la entrevista de orientación sobre las competencias transversales antes mencionadas y, al mismo tiempo, se captan los límites metodológicos del plan experimental utilizado. Por último, presentamos las cinco fases principales del proceso de orientación desarrolladas para realizar una próxima experimentación con una muestra más amplia de estudiantes en la que se utilizará la metodología “SeCo”.

È stato effettuato uno studio di caso ispirato ai principi pedagogici della prospettiva Student Voice. Venticinque studenti universitari hanno partecipato, tra il mese di novembre 2015 e il mese di febbraio 2016, a due attività formative: tre sessioni di scrittura espressiva e quattro colloqui individuali di peer-tutoring. Si è voluto verificare se lo svolgimento di queste attività facilitasse lo sviluppo di tre soft skills che favoriscono la partecipazione degli studenti alle pratiche didattiche dei docenti e il loro successo accademico: la capacità di gestire l’ansia da esame, il senso di autoefficacia e l’immagine del «sé» attuale. La valutazione iniziale delle competenze prese in esame è stata effettuata nel mese di ottobre 2015, quella finale nel mese di marzo 2016. Dal confronto tra i punteggi finali e quelli iniziali emergono differenze significative nella dimensione emotionality (p = 0.01) della capacità di gestire l’ansia, nell’autoefficacia (p = 0.01) e nelle dimensioni «energia» (p = 0.02) e «affettività positiva» (p = 0.02) dell’immagine del «sé» attuale. A case study inspired by the pedagogical principles of the “Student Voice” perspective was carried out. Twenty-five university students participated in two activities between november 2015 and february 2016: three expressive writing sessions and four individual interviews of peer-tutoring. It was verified whether the performing of these activities would facilitate the development of three soft skills that promote student participation in the teaching practices of teachers and academic success: the ability to manage exam anxiety, the sense of self-efficacy and the image of «oneself» in the present. The initial assessment of the considered skills was carried out in october 2015, the final one in march 2016. Comparing initial and final scores, significant differences occurred in the «emotionality» dimension (p = 0.01) of the ability to manage anxiety, in the «self-efficacy» (p = 0.01), in the «energy» (p = 0.02) and «positive affectivity» (p = 0.02) dimensions of the image of «oneself» in the present.

La ricerca «Telemaco» è stata svolta per promuovere una partecipazione attiva e responsabile degli studenti universitari alla didattica universitaria. A tal fine, si è ritenuto opportuno preparare tale partecipazione mediante l’applicazione di due metodi d’intervento con cui migliorare il loro senso di autoefficacia, la loro capacità di gestire l’ansia da prestazione e l’immagine del loro «sé» attuale: la scrittura espressiva e il tutoraggio tra pari. I risultati dimostrano l’efficacia di questi due metodi sulle tre competenze prese in esame. Valorizzare la voce scritta e orale degli studenti forma in loro una visione più democratica dell’insegnamento universitario, attiva processi virtuosi di autoregolazione dell’apprendimento, disinnesca le inibizioni e promuove il protagonismo durante lo svolgimento delle attività didattiche. The «Telemachus» research was carried out to promote an active and responsible participation of the university students in the university teaching. For this purpose, it was decided to prepare them for such participation through the application of two methods of intervention to improve their sense of self-efficacy, their capacity to control and manage the anxiety of the work, and the image of «oneself» in the present: expressive writing and peer-tutoring. The results demonstrate the effectiveness of these two methods on the three skills taken in the exam. Enhancing students’ written and oral voice induces a more democratic overview of university teaching, actives virtuous process of learning self-regulation, defuses inhibitions and promotes the protagonism during the course of the teaching activities.

"Voce degli studenti" è un movimento pedagogico nato negli anni novanta in alcuni paesi di lingua inglese (Stati Uniti, Canada, Inghilterra e Australia). Supporta la partecipazione attiva e responsabile degli studenti ai processi di formazione attivati nella scuola e nell'università. Per includere le voci degli studenti in questi processi, gli adulti (insegnanti e amministratori) devono riconoscere i loro diritti di essere ascoltati e rispettati come persone con interessi, bisogni di apprendimento e idee che possono risolvere i problemi della didattica scolastica/universitaria, della ricerca educativa e delle politiche culturali in cui si devono prendere decisioni che li riguardano. In questo studio, sono presentate le diverse forme di partecipazione degli studenti a questi processi, in base alla loro età, livello di istruzione, maturità personale e competenza. Si inizia con la descrizione di sei ricerche educative ispirate alla "Voce degli studenti" che si sono svolte in diversi Paesi dei cinque continenti (Spagna, Ghana, Nuovo Galles del Sud, Emirati Arabi Uniti, Messico e Illinois) e due ricerche italiane con cui si chiarisce come il ruolo degli studenti può cambiare a scuola e all'università (grazie ad un approccio educativo autenticamente inclusivo e democratico). Allo stesso tempo, sono indicati alcuni rischi che derivano dalla consultazione degli studenti e dalla promozione della loro partecipazione ai processi di formazione e di ricerca. “Student Voice” is a pedagogic movement created in the nineties in some English speaking countries (United States, Canada, England and Australia) which supports students active participation and responsibility in the training processes at both school and university. In order to include the students voices in these processes, adults (teachers and administrators) must recognize their rights to be heard and respected as people with interests, with learning needs and ideas. Their voices can solve school teaching and university education problems, as well as educational research and cultural policies in which decisions that may affect them have to be made. Different forms of student participation in these processes are presented in this study: according to their age, educational level, personal maturity and skills. The research starts by showing six educational studies carried out in six countries from the five continents (Spain, Ghana, New South Wales, United Arab Emirates, Mexico and Illinois), and two Italian studies inspired by “Student Voice”. These studies show how the students role at school and university can change thanks to an authentically inclusive and democratic educational approach. At the same time, this work includes some risks derived from consulting studentsn and promoting student participation in the training and research processes. “Voz del alumnado” es un movimiento pedagogico nacido en los anos noventa en algunos paises de habla inglesa (Estados Unidos,Canada, Inglaterra y Australia). Apoya la participacion activa y responsable de los estudiantes en los procesos formativos activados en la escuela y en la universidad. Para incluir las voces de los estudiantes en estos procesos, los adultos (profesores y administradores) han de reconocer sus derechos a ser escuchados y respetados como personas portadoras de intereses, de necesidades de aprendizaje y de ideas que resuelven los problemas de la didactica escolar / universitaria, de la investigacion educativa y de las politicas culturales en las que hay que tomar decisiones que les afectan. En este estudio, se presentan las distintas formas de participacion de los estudiantes en esos procesos, segun su edad, nivel educativo, madurez personal y competencia. Se inicia describiendo seis investigaciones educativas inspiradas en la “Voz del alumnado” que se realizaron en varios paises pertenecientes a los cinco continentes (Espana, Ghana, Nueva Gales del Sur, Emiratos Arabes Unidos, Mexico y Illinois), y dos investigaciones italianas con las que se entiende como puede cambiar el papel del alumnado en la escuela y en la universidad (gracias a un enfoque educativo autenticamente inclusivo y democratico). Al mismo tiempo, se indican algunos riesgos que se originan de la consulta del alumnado y de la promocion de su participacion en los procesos formativos y de investigacion.

Si presenta una ricerca avviata nell’autunno del 2009. Il problema dell’educazione affettiva degli adolescenti emerge quando avviene il primo innamoramento. Tale fenomeno mostra come sia andata fino a quel momento l’educazione dei sentimenti e lascia presupporre che cosa bisogna ancora fare per portarla a compimento. Si è voluto indagare, sia pure con uno strumento che non scava in profondità ma si accontenta della sincerità delle risposte, il modo in cui gli adolescenti tunisini nati in Sicilia vivono il fenomeno del primo innamoramento e i cambiamenti che tale fenomeno determina negli adolescenti che lo vivono e nel loro più immediato intorno sociale. Si espongono i risultati relativi agli adolescenti tunisini dopo aver fatto un accenno al modo con cui si sono raccolte le informazioni su di loro. La ricerca in questione è un’indagine pilota mirante a mettere a punto la metodologia, gli strumenti di ricerca e le ipotesi in vista di una ricerca con un campione più ampio. L’intento finale della ricerca è verificare che cosa bisogna integrare negli orientamenti finora seguiti riguardo all’educazione degli adolescenti all’amore per una persona dell’altro sesso, tenendo conto della natura umana e dei cambiamenti culturali. In this contribution, the process of a research started in 2009 is presented. The problem of affective education of teenagers emerges when the first falling in love occurs. This phenomenon shows how the education of feelings so far has developed and presupposes what is necessary doing to complete it. We wanted to investigate the way in which the first falling in love of the Tunisian teenagers born in Sicily, and the changes that this phenomenon causes in adolescents who live it and in their immediate social environment. This is been made with an instrument (the interview) which doesn’t go deep enough, but merely recognises the sincerity of answers. The achieved results throgout data analysis are presented after mentioning the way in which the informations about them have been gathered. This research is a pilot study aimed at developing methodology, research tools and hypotheses for carrying out a research with a wider sample. The ultimate aim of the research is to verify what needs to be integrated into the guidelines so far pursued with regard to the education of adolescents falling in love for a person of the other sex, taking into account human nature and cultural changes.

L’approccio di una pedagogia metodicamente strutturata permette di indagare in profondità i fenomeni educativi, poiché ne coglie la realtà oggettiva che rivela aspetti importanti del modo di essere nel mondo proprio dell’educando e dell’educatore, e che prospetta il loro autentico poter essere. L’educazione intesa come esperienza vissuta nella relazione interpersonale è infatti una realtà complessa, che per essere compresa adeguatamente richiede approcci disciplinari, logiche e linguaggi diversi. L’orizzonte di senso in cui la questione “pedagogica” dell’educazione autentica si presenta è l’esperienza quotidiana dell’educatore e dell’educando. La coscienza non edotta dal sapere pedagogico ― potremmo anche chiamarla «il punto di vista del popolo» ― percepisce già nell’esperienza quotidiana, in cui si denota un certo senso comune, le forme autentiche di educazione insieme alle sue forme inautentiche (quelle che non portano ad alcuna crescita reale degli attori dell’educazione), che essa sa ben distinguere; non sa però argomentare le ragioni della loro differenza. Da qui si può iniziare a pensare ai fondamenti dell’educazione: cioè, a partire dalle sue forme autentiche realmente vissute. Isolare le forme autentiche di educazione non significa rilevare relazioni educative senza difetti personali, poiché queste, nell’esperienza, non si danno; denota piuttosto il tentativo di dare importanza a quelle relazioni educative tendenti all’ideale di educazione, i cui attori, però, sono consapevoli dei loro limiti relazionali e morali. La coscienza comune non sa dire che cosa sia costitutivo dell’educazione, e pertanto non sa giustificare ciò che le è proprio (“autentico”) perché fondamentale, da ciò che non la costituisce essenzialmente perché non le è proprio ed è accidentale (“inautentico”). The approach of a methodically structured pedagogy allows to investigate in depth the educational phenomena, since it captures the objective reality of this fenomena that reveals important aspects of the way of being of young people and educator, and suggests what they authenticaly can become. Education as an experience lived in the interpersonal relationship is in fact a complex reality, which requires different disciplinary approaches, logics and languages to be properly understood. The horizon of sense in which the "pedagogical" question of authentic education arises is the daily experience of young people and educator. Consciousness not trained by pedagogical knowledge ⸻ we may also call it "the point of view of the people" ⸻ already perceives in the daily experience, in which a certain common sense is denoted, the authentic forms of education together with its inauthentic forms (those that are not lead to any real growth of the actors of education), which it well knows to distinguish; but it is incapable of arguing the reasons that explain their difference. From this assumption we can begin to think about the foundations of education: that is, starting from its authentic forms actually lived. Isolating authentic forms of education does not mean to detect educational relationships without personal defects, as these do not exist; it denotes rather the attempt to give importance to those educational relationships that tend to the ideal of education, whose actors, however, are aware of their relational and moral limits. The common consciousness does not know what are the elements constituting education, and therefore can not justify what fundamental (authentic) elements belong to it and what accidental (inauthentic) elements are not part of its essence.

Il contributo contiene il resoconto dello stato di avanzamento di una ricerca e azione nel quadro di un accordo tra l'Università di Palermo e del Cairo per la realizzazione di un Master di secondo livello Italia Egitto e di ricerca sui temi del turismo relazionale integrato.

Il principio della «sostenibilità scientifico-culturale» formulato dai promotori del «Turismo Relazionale Integrato» (TRI) legittima la pedagogia come interlocutrice dei temi interdisciplinari rilevati in questo programma di sviluppo. La nostra epoca post-moderna, infatti, nel presentare i temi e gli obiettivi relativi allo sviluppo delle società che si affacciano sul Mediterraneo, deve invocare l’apporto di molte discipline scientifiche, cosicché la riflessione generale inerente al TRI si configuri come giustapposizione di diversi livelli integrati del discorso scientifico, che esprimono il valore dell’oggetto preso in esame, spiegato esaustivamente dalle sue componenti semantiche “integrate” (ambientale, economico-finanziaria, sociale, giuridica, politica), più immediatamente tangibili e controllabili, e insieme dalle componenti relazionali “profonde” (psicologica, pedagogica ed etica) che lo fondano. Così inteso, lo stile di razionalità proprio del TRI istituisce un discorso scientifico specifico che studia con una logica specifica ogni aspetto specifico dell’oggetto preso in esame. Lo sguardo pedagogico, attento all’intera persona — così si giustifica il legame che tiene insieme pedagogia e antropologia filosofica (integrale) —, dà ragioni fondanti alla sostenibilità sociale ed umana per ridare il giusto valore, nello sviluppo territoriale, alle relazioni umane fra singoli e tra comunità in una nuova ottica di consapevolezza, di rispetto reciproco e di salvaguardia delle diversità culturali (cooperazione contro competizione) e per riportare l’uomo (la persona umana) al centro delle politiche e delle iniziative dei processi di produzione e consumo (approccio etico). The principle of "scientific-cultural sustainability" formulated by the promoters of the "Integrated Relational Tourism" (TRI) legitimizes pedagogy as interlocutor of interdisciplinary topics found in this development program. Infact, our postmodern era, by presenting the themes and objectives of the development of societies facing the Mediterranean, must count on contribution of many sciences, so that the TRI-related reflection is set up as a juxtaposition of several integrated levels of scientific discourse that express the value of the object being studied, comprehensively explained by its "integrated" semantic components (environmental, economic, financial, social, juridical, political), more immediately tangible and controllable, and by "deep" relational components (psychological, pedagogical and ethical) that base it. If the TRI style of rationality is understood in this way, it establishes a specific scientific discourse that studies with a specific logic every specific aspect of the subject being examined. The pedagogical point of view, attentive to the whole person ⸻ thus justifying the link that holds pedagogy and philosophical anthropology (integral) ⸻ gives reasons for social and human sustainability to give proper value, in the territorial development, to human relationships between individuals and communities in a new optics of awareness, mutual respect and safeguarding of cultural diversity (co-operation against competition); and to bring back man (the human person) to the center of policies and initiatives of production and consumption processes (ethical approach).

In questa presentazione, è sintetizzata la versione rivista e ampliata degli interventi svolti dai relatori nel convegno intitolato "Cinematografia ed Educazione Interculturale: una finestra aperta verso il dialogo" realizzatosi il 23 marzo 2011. Questo Convegno è stato organizzato dai docenti afferenti al corso di laurea in Scienze dell'Educazione della Facoltà di Psicologia e Scienze della Formazione dell'Università "Kore" di Enna. In this presentation, the revised and expanded version of the interventions carried out by the rapporteurs in the conference on 23 March 2011 titled “Cinematography and Intercultural Education: a window open to the dialogue” is synthesized. This conference has been organized by the faculty of the degree program in Education Sciences of the Faculty of Psychology and Training Sciences of "Kore" University of Enna.