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Transplantation of an organ from a donor carries an unavoidable risk of tumor transmission. The need to extend the donor pool increases the use of organs from donors with malignancies and potential disease transmission is a constant tension influencing donor suitability decisions. Current classification systems for the assessment of donor malignancy transmission risk have evolved from reports of potential transmission events in recipients to national donation and transplant surveillance agencies. Although the risk of malignancy transmission is very low in the general transplant setting it must constantly be balanced with the transplant benefits. Guidelines are mainly based on large registries and sparse case reports of transmission, so they cannot cover all the possible situations. For this reason, in 2004 in Italy, the National Transplant Center gave rise to the Second Opinion Service, charged by the Ministry of Health, by structuring expertise in diagnostic oncology and risk transmission and making it available to the Italian Transplant Centers. In this paper the registry of the Italian Oncological Second Opinion was reviewed, from 2016 to 2018, to detail the most frequent and problematic neoplastic topics addressed, those are separately reported and discussed. Furthermore, a review of the most recent strategies and risk stratification is provided, according to the most recent literature evidence and to the European Guidelines.

We investigated the process of Networked Flow (NF) in 10 self-selected learning teams (graduate students enrolled in an academic course on Enterprise Communication) collaborating in blended settings. The NF model suggests that teams reach maximum group creativity when participants experience high levels of flow and social presence. Moreover, the model predicts that emergence of NF is associated with specific group structural dynamics. The research protocol consisted in a longitudinal mixed-method design, which integrated: (i) the analysis of experiential features of collaborative experience (flow, social presence); (ii) the analysis of communicative interaction; (iii) the structural features of collaboration dynamics (social network indexes). Preliminary findings suggest the feasibility and potential usefulness of integrating quali-quantitative methods for the investigation of NF in creative collaboration settings.

Lo sfruttamento e l’inquinamento dovuti alla mano dell’uomo, unito ai cambiamenti climatici, come il surriscaldamento globale, hanno portato il Mar Mediterraneo a mutare il suo ricchissimo ma delicato ecosistema. Si è dunque reso necessario studiare con cura la situazione in cui si trova questo mare, in modo da raccogliere dati di vario genere (come il livello di inquinamento delle acque, la temperatura e le condizioni della fauna) per cercare di porre rimedio ai danni che lo stanno già modificando. Allo stesso tempo si è cercato anche di insegnare ai cittadini quanto sia importante rispettare il mare e averne cura, per questo si è ricorsi alla Citizen Science (CS), una tecnica, molto utilizzata nei progetti per la salvaguardia dell’ambiente, che ha appunto lo scopo di mettere in prima linea la cittadinanza in ambito scientifico. “Sentinelle del mare”, il punto di partenza di questo progetto di tesi, è appunto un progetto di CS che consiste nel far raccogliere dati sulla fauna marina, tramite un questionario, a dei sub amatoriali dopo le loro immersioni. È stata dunque sviluppata un’app mobile nativa, tramite React Native (tecnologia che permette di sviluppare un’unica applicazione per tutti i sistemi operativi), che informatizzasse il processo di raccolta dati, tramite un DataBase (realizzato mediante PostgreSQL) e delle API RESTful (collegate al DB tramite TypeORM e realizzate mediante NestJS), e che, allo stesso tempo, rendesse l’esperienza più interessante per gli utenti tramite alcune funzionalità di “gamification”.

Lo sfruttamento e l’inquinamento dovuti alla mano dell’uomo, unito ai cambiamenti climatici, come il surriscaldamento globale, hanno portato il Mar Mediterraneo a mutare il suo ricchissimo ma delicato ecosistema. Si è dunque reso necessario studiare con cura la situazione in cui si trova questo mare, in modo da raccogliere dati di vario genere (come il livello di inquinamento delle acque, la temperatura e le condizioni della fauna) per cercare di porre rimedio ai danni che lo stanno già modificando. Allo stesso tempo si è cercato anche di insegnare ai cittadini quanto sia importante rispettare il mare e averne cura, per questo si è ricorsi alla Citizen Science (CS), una tecnica, molto utilizzata nei progetti per la salvaguardia dell’ambiente, che ha appunto lo scopo di mettere in prima linea la cittadinanza in ambito scientifico. “Sentinelle del mare”, il punto di partenza di questo progetto di tesi, è appunto un progetto di CS che consiste nel far raccogliere dati sulla fauna marina, tramite un questionario, a dei sub amatoriali dopo le loro immersioni. È stata dunque sviluppata un’app mobile nativa, tramite React Native (tecnologia che permette di sviluppare un’unica applicazione per tutti i sistemi operativi), che informatizzasse il processo di raccolta dati, tramite un DataBase (realizzato mediante PostgreSQL) e delle API RESTful (collegate al DB tramite TypeORM e realizzate mediante NestJS), e che, allo stesso tempo, rendesse l’esperienza più interessante per gli utenti tramite alcune funzionalità di “gamification”.