26 results on '"A.Bertaccini"'
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2. VALORE PREDITTIVO DEL PSA DENSITY E DEL PSA FREE/TOTALE NELLA BIOPSIA PROSTATICA
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SANGUEDOLCE, FRANCESCO, BERTACCINI, ALESSANDRO, MANFERRARI, FABIO, SCHIAVINA, RICCARDO, FRANCESCHELLI, ALESSANDRO, CICCHETTI, GIACOMO, PALMIERI, FABIANO, MARTORANA, GIUSEPPE, F.SANGUEDOLCE, A.BERTACCINI, F.MANFERRARI, SCHIAVINA R., A.FRANCESCHELLI, G.CICCHETTI, F.PALMIERI, G.MARTORANA, F.Sanguedolce, A.Bertaccini, F.Manferrari, R.Schiavina, A.Franceschelli, G.Cicchetti, F.Palmieri, and G.Martorana
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VALORE PREDITTIVO DEL PSA DENSITY E DEL PSA FREE/TOTALE NELLA BIOPSIA - Published
- 2005
3. I fitoplasmi delle officinali: controllarli migliora la resa
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BELLARDI, MARIA GRAZIA, CAVICCHI, LISA, MATTARELLI, PAOLA, BERTACCINI, ASSUNTA, CONTALDO, NICOLETTA, S. Biffi, M.G.Bellardi, L.Cavicchi, P.Mattarelli, S.Biffi, A.Bertaccini, and N.Contaldo
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anttività antibatterica ,oli essenziali ,fitoplasmi ,piante officinali - Abstract
Le piante officinali sono spesso infette da fitoplasmi, responsabili di malattie contraddistinte da giallumi, virescenza e fillodia la cui diffusione è in aumento. Per la prima volta, sono stati eseguiti studi analitico-comparativi che hanno evidenziato l’influenza di questi patogeni sui metaboliti primari e sencondari della pianta
- Published
- 2014
4. Infezione da fitoplasmi e virus in Erysimum linifolium
- Author
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BELLARDI, MARIA GRAZIA, CAVICCHI, LISA, CONTALDO, NICOLETTA, BERTACCINI, ASSUNTA, Bozzano G., M.G.Bellardi, L.Cavicchi, G.Bozzano, N.Contaldo, A.Bertaccini, Bellardi M.G., Cavicchi L., Bozzano G., Contaldo N., and Bertaccini A.
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FITOPLASMI ,ERYSIMUM LINIFOLIUM ,ALBENGA ,DIAGNOSI ,TURNIP MOSAIC VIRUS ,TURNIP MISAIC VIRUS ,SINTOMATOLOGIA - Abstract
Il genere Erysimum (sinonimo Cheiranthus) (Brassicaceae, prima Cruciferae) comprende circa cento specie di piante annuali, biennali e perenni, alquanto rustiche. Il loro aspetto è simile a quello della violacciocca (Matthiola incana). Si tratta di una brassicacea perenne che raggiunge un’altezza di 30-40 cm, dalle foglie lanceolate verde-argentee e spighe fiorali costituite da fiori delicati e profumati malva o porpora. In Liguria la coltivazione è in vaso (14 cm di diametro); la produzione annua è di circa 50.000 esemplari. Per quanto riguarda le infezioni virali, fin dal 1972 è nota l’infezione in molte specie di Erysimum da un tymovirus indicato come Erysimum latent virus (virus latente dell’erysimum: ELV). Non si registrano particolari sintomatologie indotte da questo patogeno che, infatti, è spesso latente o, in rari casi, risulta associato ad un leggero mosaico fogliare. Per quanto riguarda i fitoplasmi, non si hanno segnalazioni relative ad infezioni in E. linifolium. Quello che presentiamo, è un duplice caso di infezione (da fitoplasmi e da un potyvirus) che, per la prima volta, ha visto coinvolto E. linifolium. Le sintomatologie manifestate dalle piante infette sono state due e ben distinte: la prima ha interessato tutto l’apparto fogliare, la seconda unicamente i fiori. Con un attento monitoraggio fin dalle prime fasi di crescita, riteniamo che entrambe possano essere individuate dagli stessi coltivatori; trattandosi di malattie notoriamente non curabili, l’aspetto sintomatologico costituisce un elemento di diagnosi “visiva” utile per l’eliminazione tempestiva delle piante infette. Sintomatologie Le piante sintomatiche oggetto di studio provenivano da una sola azienda di Albenga. Inizialmente, sono stati notati pochi esemplari caratterizzati da una forte riduzione di crescita (nanismo) e produzione di foglie contorte, arricciate ed ammassate tanto da costituire delle piccole “rosette” conseguenti al raccorciamento degli internodi. In alcuni casi, il nanismo e l’arricciamento fogliare coinvolgevano solo una parte dell’apparato fogliare. Andando avanti con le fasi di crescita, le piante contraddistinte da questa prima sintomatologia sono aumentate numericamente senza produrre fiori, per cui si è ritenuto opportuno valutarne lo stato sanitario. Indagini per fitoplasmi e virus Le analisi di laboratorio eseguite applicando le tecniche PCR e RFLP hanno consentito di verificare nelle piante con nanismo e rosettamento la presenza di fitoplasmi appartenenti al gruppo del “giallume dell’astro” (‘Candidatus Phytoplasma Asteris’: AY), sottogruppo 16SrI-B. Nelle piante di controllo, con e senza screziature sui petali, non è stata rilevata infezione da fitoplasmi. Parallelamente, sono stati effettuati da tutti gli E. linifolium inoculazioni meccaniche su piante indicatrici, utilizzando specie erbacee suscettibili al tymovirus ELV (fra cui cucurbitacee, solanacee e lamiacee). Esiti positivi si sono registrati a seguito dell’utilizzo, per l’inoculo, dei fiori screziati prodotti dalle piante inviate come controllo, e precisamente: lesioni cloro-necrotiche su alcune chenopodiacee (Chenopodium murale e C. amaranticolor), bandature verde cupo lungo le nervature sulle foglie della rucola, aree giallo-oro o internervali su quelle del broccolo. Le analisi immunoenzimatiche PAS-ELISA sono risultate positive per il virus del mosaico della rapa (Turnip mosaic virus: TuMV), potyvirus ubiquitario nelle brassicacee. Considerazioni Nell’impianto di E. linifolium in vaso sono state quindi osservate due differenti e distinte sintomatologie associate a due tipologie di patogeni infettivi. Per quanto riguarda la fitoplasmosi, certamente si tratta della malattia più grave dal punto di vista produttivo in quanto le piante affette sono risultate gravemente compromesse nella crescita. AY è un fitoplasma molto comune e diffuso in tutto il mondo, ed anche in Liguria, dove infetta molte specie ornamentali e da fiore, come il ranuncolo e l’or...
- Published
- 2012
5. Severe diseases induced by viruses and phytoplasmas in Hydrangea in Italy
- Author
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M. G. Bellardi, N. Mori, S. Paltrinieri, A. Bertaccini, Lisa Cavicchi, N. Contaldo, ISVDOP, A.Bertaccini, S.Paltrinieri, N.Contaldo, N.Mori, L.Cavicchi, M.G. Bellardi, A. BERTACCINI, S. PALTRINIERI, N. CONTALDO, N. MORI, L. CAVICCHI, and M.G. BELLARDI
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PHYTOPLASMAS ,PHYTOPALSMAS ,biology ,HYDRANGEA ,CMV ,Hydrangea ,EMoV ,Horticulture ,ltaly ,biology.organism_classification ,Virology ,PCR ,viru ,VIRUS ,SYMPTOMATOLOGY - Abstract
IN THE LAST DECADE THE ECONOMIC IMPORTANCE OF HYDRANGEA DISEASES ASSOCIATED WITH VIRUS AND PHYTOPLASMAS IN ITALY INCREASED THEREFORE EPIDEMIOLOGICAL SURVEYS WERE CARRIED OUT IN LIGURIA AND LAZIO REGIONS IN 2010 AND 2011. TO DETECT VIRUS INFECTIONS MECHANICAL INOCULATIONS ON HERBACEOUS PLANTS, ELECTRON MICROSCOPE OBSERVATIONS OF “LEAF-DIP” PREPARATIONS, SEROLOGY (PAS-ELISA AND ISEM TECHNIQUES) WERE EMPLOYED; TO VERIFY PHYTOPLASMAS PRESENCE AND TO DETERMINE THEIR IDENTITY, SAMPLES WERE TESTED BY NESTED-PCR, FOLLOWED BY RFLP ANALYSES ON 16S RIBOSOMAL GENE. IN 2011, HYDRANGEA PLANTS SHOWINGS STUNTING, FLOWER VIRESCENCE AND PHYLLODY, YELLOWING, NECROSIS AND REDNESS OF THE LEAF EDGE, WERE COLLECTED IN TWO COMMERCIAL GREENHOUSES OF “PIANA DI ALBENGA” (LIGURIA REGION). ALL SAMPLES (BELONGING TO THREE HYBRIDS) WERE INFECTED BY HYDRANGEA RINGSPOT VIRUS (HRSV). ONE OF THESE HYDRANGEA PLANTS, SHOWING ALSO FLOWER VIRESCENCE AND RED EDGES OF LEAVES, WAS INFECTED BY PHYTOPLASMAS BELONGING TO GROUP 16SRI-B (‘CANDIDATUS PHYTOPLASMA ASTERIS’). FURTHER RFLP CHARACTERIZATION OF THIS PHYTOPLASMA STRAIN ON THE GROEL GENE WITH TRU1I AND ALUI ALLOW ASSIGNING IT TO GROELI SUBGROUP III, REPORTED SO FAR ON SEVERAL EUROPEAN COUNTRIES. DURING INSPECTIONS PERFORMED IN THE BIENNIUM 2010-2011, SEVERE VIRUS-LIKE SYMPTOMS WERE OBSERVED IN ALMOST ALL HYDRANGEA PLANTS GROWING IN BOLSENA CITY (LAZIO REGION) SUCH AS STUNTING, LEAF AND FLOWER MALFORMATIONS, MOSAIC, CHLOROTIC AND NECROTIC MOTTLE, COLOUR-BREAKING ON PETALS. VIROLOGICAL TESTS REVEALED THE PRESENCE OF CUCUMBER MOSAIC VIRUS (CMV) IN THREE PLANTS CHARACTERIZED BY STUNTING, LEAF MOSAIC IN MALFORMED LEAVES AND FLOWER COLOUR-BREAKING. THE PRESENCE OF ELM MOTTLE VIRUS (EMOV; SYN. HYDRANGEA MOSAIC VIRUS) IN TWO PLANTS WITH SYMPTOMATIC LEAVES WAS ALSO DETECTED. MECHANICAL TRANSMISSION OF VIRUSES FROM HYDRANGEA WAS OBTAINED IN GOMPHRENA GLOBOSA WITH ALL THE IDENTIFIED VIRUSES BUT EMOV; THIS LATTER INDUCED SYSTEMIC INFECTION IN CHENOPODIUM QUINOA, HOWEVER ONLY SEROLOGICAL ANALYSES ALLOW TO IDENTIFY THE DIVERSE VIRUSES. IN 2011 ONE PLANT SHOWING GROWTH REDUCTION, FLOWER VIRESCENCE AND PHYLLODY, AND WITH ASYMPTOMATIC LEAVES WAS FOUND; MOLECULAR ANALYSES ALLOW TO IDENTIFY THE PRESENCE OF PHYTOPLASMAS BELONGING TO RIBOSOMAL SUBGROUP 16SRXII-A “STOLBUR”. FURTHER STRAIN CHARACTERIZATION CARRIED OUT ON STAMP AND TUF GENES CONFIRMED THE PRESENCE OF “STOLBUR” PHYTOPLASMAS. RFLP ANALYSES WITH TRU1I ON STAMP GENE SHOW THAT THE STRAIN INFECTING HYDRANGEA BELONGS TO ONE OF THE TWO GROUPS DIFFERENTIABLE IN “STOLBUR” PHYTOPLASMAS IN SOUTHERN EUROPE. LEAFHOPPERS PRESENT ON THIS LATTER PHYTOPLASMA-INFECTED PLANT WERE CAUGHT AND IDENTIFIED AS LAODELPHAX STRIATELLUS, ANACERATOGALLIA SP., EMPOASCA DECIPIENS, EMPOASCA SP., ASYMMETRASCA DECEDENS, ZYGINIDIA PULLULA. DNA FROM IDENTIFIED SPECIMENS MAINTAINED IN 100% ETHANOL WAS EXTRACTED AND TESTED BY NESTED-PCR/RFLP ANALYSES ON 16S RIBOSOMAL GENE AND TUF GENES. ‘CA. P. ASTERIS’-RELATED PHYTOPLASMAS WERE IDENTIFIED IN L. STRIATELLUS WHILE “STOLBUR” (16SRXII-A) PHYTOPLASMAS WERE PRESENT IN ANACERATOGALLIA SPP. CMV AND EMOV HAVE BEEN DETECTED IN THIS SPECIES FOR THE FIRST TIME IN ITALY; IN ADDITION, UNTIL NOW, ONLY PHYTOPLASMAS BELONGING TO SUBGROUP 16SRI-B (ASTER YELLOWS) HAVE BEEN FOUND INFECTING HYDRANGEA IN ITALY AND WORLDWIDE. HOWEVER 16SRXII-A PHYTOPLASMAS WERE ONLY REPORTED IN HYDRANGEA IN BULGARIA MORE THAN 15 YEARS AGO IN MIXED INFECTION WITH ASTER YELLOWS, THIS IS THEREFORE THE FIRST CONFIRMATION OF STOLBUR PHYTOPLASMA PRESENCE ASSOCIATED WITH VIRESCENCE OF H. MACROPHYLLA. EPIDEMIOLOGICAL SURVEYS WERE CARRIED OUT IN LIGURIA AND LAZIO REGIONS IN 2010 AND 2011 TO DETECT VIRUS AND PHYTOPLASMA INFECTIONS IN HYDRANGEA MACHROPHYLLA BY APPLYING (FOR VIRUS PRESENCE) MECHANICAL INOCULATIONS ON HERBACEOUS PLANTS, ELECTRON MICROSCOPE OBSERVATIONS OF “LEAF-DIP” PREPARATIONS, SEROLOGY (PAS-ELISA AND ISEM TECHNIQUES) AND (FOR PHYTOPLASMA PRESENCE) NESTED-PCR, FOLLOWED BY RFLP ANALYSES ON 16S RIBOSOMAL GENE. HYDRANGEA PLANTS SHOWINGS STUNTING, FLOWER VIRESCENCE AND PHYLLODY, YELLOWING, NECROSIS AND REDNESS OF THE LEAF EDGE, COLLECTED IN TWO COMMERCIAL GREENHOUSES OF “PIANA DI ALBENGA” (LIGURIA REGION), WERE INFECTED BY HYDRANGEA RINGSPOT VIRUS (HRSV); ONE OF THESE HYDRANGEA PLANTS, SHOWING ALSO FLOWER VIRESCENCE AND RED EDGES OF LEAVES, WAS INFECTED BY PHYTOPLASMAS BELONGING TO GROUP 16SRI-B (‘CANDIDATUS PHYTOPLASMA ASTERIS’) GROELI SUBGROUP III. ALMOST ALL HYDRANGEA PLANTS GROWING IN BOLSENA CITY (LAZIO REGION) SHOWED SEVERE SYMPTOMS: CUCUMBER MOSAIC VIRUS (CMV) INFECTED THREE PLANTS CHARACTERIZED BY STUNTING, LEAF MOSAIC IN MALFORMED LEAVES AND FLOWER COLOUR-BREAKING; ELM MOTTLE VIRUS (EMOV; SYN. HYDRANGEA MOSAIC VIRUS) INFECTED TWO PLANTS WITH SYMPTOMATIC LEAVES. ONE PLANT SHOWING GROWTH REDUCTION, FLOWER VIRESCENCE AND PHYLLODY WAS FOUND INFECTED BY PHYTOPLASMAS BELONGING TO RIBOSOMAL SUBGROUP 16SRXII-A “STOLBUR”. LEAFHOPPERS PRESENT ON THIS LATTER PHYTOPLASMA-INFECTED PLANT WERE CAUGHT AND IDENTIFIED AS LAODELPHAX STRIATELLUS, ANACERATOGALLIA SP., EMPOASCA DECIPIENS, EMPOASCA SP., ASYMMETRASCA DECEDENS, ZYGINIDIA PULLULA. ‘CA. P. ASTERIS’-RELATED PHYTOPLASMAS WERE IDENTIFIED IN L. STRIATELLUS WHILE “STOLBUR” (16SRXII-A) PHYTOPLASMAS WERE PRESENT IN ANACERATOGALLIA SPP. CMV AND EMOV HAVE BEEN DETECTED IN THIS SPECIES FOR THE FIRST TIME IN ITALY; IN ADDITION, UNTIL NOW, ONLY PHYTOPLASMAS BELONGING TO SUBGROUP 16SRI-B (ASTER YELLOWS) HAVE BEEN FOUND INFECTING HYDRANGEA IN ITALY AND WORLDWIDE. HOWEVER 16SRXII-A PHYTOPLASMAS WERE ONLY REPORTED IN HYDRANGEA IN BULGARIA MORE THAN 15 YEARS AGO IN MIXED INFECTION WITH ASTER YELLOWS, THIS IS THEREFORE THE FIRST CONFIRMATION OF STOLBUR PHYTOPLASMA PRESENCE ASSOCIATED WITH VIRESCENCE OF H. MACROPHYLLA.
- Published
- 2012
6. Detection and molecular characterization of phytoplasmas infecting Rosmarinus officinalis L
- Author
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N. Contaldo, A. Bertaccini, G. Bozzano, CAVICCHI, LISA, BELLARDI, MARIA GRAZIA, N.Contaldo, A.Bertaccini, G.Bozzano, L.Cavicchi, and M.G.Bellardi
- Subjects
Phytoplasma ,Rosmarinu ,food and beverages - Abstract
Rosemary (Rosmarinus officinalis L.; Lamiaceae family) is a common and attractive evergreen shrubby species growing wild in the Mediterranean area, but cultivated for aromatic, ornamental and medicinal purposes. The interest towards this species is strongly arising, due to biological activities of essential oils extracted from leaves and flowers. In the Spring of 2011, symptoms of yellowing, necrotic spots, leaf rolling and stunting were observed on rosemary plants cultivated at three commercial aromatic growers of “Piana di Albenga” (Liguria region); in 2012 other plants showing witches’ broom symptoms were collected in the same area. In order to verify phytoplasma presence and to determine their identity, asymptomatic and symptomatic samples were tested by applying a direct PCR assay with universal primers P1A/P7A, followed by nested-PCR using primers F1/B6 or R16F2n/R2. Only from symptomatic samples expected length bands were obtained and RFLP analyses using restriction enzyme Tru1I allowed to classify phytoplasmas as belonging to ribosomal group 16SrXII-A (stolbur) in 2011 samples and 16SrI-B (aster yellows) in 2012 samples. Phytoplasma finding in rosemary represents the first report in this species. Considering that Liguria is the most important region for aromatic plants production, for a rapid and efficient eradication of this disease it is necessary to eliminate all symptomatic plants that could play an important role in the epidemiology of stolbur and aster yellows, as well as vectors (leafhoppers) and weeds, using suitable mechanical methods. Specific phytoplasma control of mother-plants before their vegetative propagation is also a necessity to prevent economic losses in rosemary crops.
- Published
- 2012
7. Chromatographic methods for metabolite profiling of virus- and phytoplasma-infected plants of Echinacea purpurea
- Author
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Maria Grazia Bellardi, Davide Bertelli, Francesco Epifano, Salvatore Genovese, Giulia Orlandini, Stefania Benvenuti, Lisa Cavicchi, Nicoletta Contaldo, Assunta Bertaccini, Massimo Curini, Federica Pellati, F.Pellati, F.Epifano, N.Contaldo, G.Orlandini, L.Cavicchi, S.Genovese, D.Bertelli, S.Benvenuti, M.Curini, A.Bertaccini, and M.G.Bellardi
- Subjects
Phytoplasma ,Polyunsaturated Alkamides ,FITOPLASMI ,virus ,Secondary metabolite ,caffeic acid derivatives ,High-performance liquid chromatography ,Cucumovirus ,essential oil ,Echinacea ,law.invention ,Plant Viruses ,chemistry.chemical_compound ,Caffeic Acids ,law ,medicine ,Caffeic acid ,Oils, Volatile ,phytoplasma ,Essential oil ,Echinacea purpurea ,Chromatography, High Pressure Liquid ,Plant Diseases ,GC ,Chromatography ,biology ,Plant Extracts ,Cichoric acid ,CMV ,food and beverages ,General Chemistry ,alkamides, Echinacea purpurea, caffeic acid derivatives, essential oil, GC, HPLC, phytoplasma, virus ,biology.organism_classification ,chemistry ,alkamides ,HPLC ,General Agricultural and Biological Sciences ,Quantitative analysis (chemistry) ,medicine.drug - Abstract
This study was focused on the effects of virus and phytoplasma infections on the production of Echinacea purpurea (L.) Moench secondary metabolites, such as caffeic acid derivatives, alkamides, and essential oil. The identification of caffeic acid derivatives and alkamides was carried out by means of high-performance liquid chromatography-diode array detection (HPLC-DAD), HPLC-electrospray ionization-mass spectrometry (ESI-MS), and MS(2). Quantitative analysis of these compounds was carried out using HPLC-DAD. The results indicated that the presence of the two pathogens significantly decreases (P0.05) the content of cichoric acid, the main caffeic acid derivative. Regarding the main alkamide, dodeca-2E,4E,8Z,10E/Z-tetraenoic acid isobutylamide, a significant decrease (P0.05) in the content of this secondary metabolite was observed in virus-infected plants in comparison with healthy plants, while in the phytoplasma-infected sample the variation of this secondary metabolite was not appreciable. The % relative area of the E/Z isomers of this alkamide was also found to change in infected samples. The gas chromatography (GC) and GC-MS analysis of E. purpurea essential oil enabled the identification of 30 compounds. The main significant differences (P0.05) in the semiquantitative composition were observed for three components: limonene, cis-verbenol, and verbenone. The results indicate that the presence of virus and phytoplasma has an appreciable influence on the content of E. purpurea secondary metabolites, which is an important issue in defining the commercial quality, market value, and therapeutic efficacy of this herbal drug.
- Published
- 2011
8. Hupofractionated IG-IMRT and acute toxicity in prostate cancer: the experience of the department of radiotherapy Sant'Orsola-Malpighi Hospital, Bologna
- Author
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M. Mazza, A. Malorgio, M. Ntreta, A. Bertaccini, R. Mazzarotto, BUNKHEILA, FEISAL, CAMMELLI, SILVIA, ANGELINI, ANNA LISA, BARBIERI, ENZA, MATTEO FERRO, MARIANO MARSICANO, VITTORINO MONTANARO, M.Mazza, A.Malorgio, F.Bunkheila, S.Cammelli, M.Ntreta, A.Angelini, A.Bertaccini, R.Mazzarotto, and E.Barbieri
- Published
- 2011
9. Echinacea purpurea infetta da fitoplasmi
- Author
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BELLARDI, MARIA GRAZIA, CONTALDO, NICOLETTA, CAVICCHI, LISA, BERTACCINI, ASSUNTA, M.G.Bellardi, N.Contaldo, L.Cavicchi, and A.Bertaccini
- Subjects
ITALIA ,VIRESCENZA ,FITOPLASMI ,FILLODIA ,ECHINACEA PURPUREA - Abstract
L’echinacea purpurea [Echinacea purpurea Moench., ] è una pianta ornamentale caratterizzata da ampi capolini fiorali raggiati, simili a quelli della margherita. Nel settore Erboristico è una delle piante officinali più interessanti, impiegata per le dimostrate proprietà immunostimolanti, antivirali, antibatteriche ed antinfiammatorie dovute alla presenza di diversi polifenoli, fra cui l’acido caffeico ed i suoi esteri. Gli agenti patogeni infettivi di cui ci proponiamo di sottolineare la pericolosità per scongiurarne l’ulteriore diffusione nel nostro Paese, sono i fitoplasmi. Il sintomo più grave associato alla presenza di fitoplasmi riguarda il fiore, che risulta profondamente deturpato, sia morfologicamente che cromaticamente; ne viene quindi compromesso il “normale” utilizzo in ambito ornamentale, ma non solo. Se si considera, come accennato poc’anzi, l’impiego terapeutico di E. purpurea si intuisce come un’infezione da fitoplasmi possa influire sulla resa degli impianti in termini di qualità e quantità del prodotto destinato anche all’utilizzo nel settore erboristico. “Virescenza” - I primi sintomi sono stati osservati nel Giardino delle Erbe di Casola Valsenio (Ravenna) su alcune piante che, già a metà di maggio, in anticipo quindi rispetto alla normale epoca di fioritura per questa specie alle nostre latitudini (indicativamente metà di giugno), hanno prodotto fiori piccoli e completamente verdi, sorretti da gambi stranamente ingrossati. Successivamente, altre piante, di taglia normale, erano caratterizzate da capolini fiorali costituiti da petali anch’essi di colore verde (virescenza). In alcuni casi, l’anomalia di colore interessava solo parzialmente il fiore, che si presentava metà verde e metà del tipico colore rosa intenso. Non sono stati notati sintomi a livello dell’apparato fogliare, come ad esempio giallumi, arrossamenti o malformazioni. La “virescenza” comprometteva oltre il 50% delle piante in coltivazione. “Fillodia” - La malattia è apparsa al momento della fioritura (giugno), quando la quasi totalità delle piante coltivate in un piccolo lotto del campo sperimentale della Facoltà di Agraria (Bologna) ha prodotto capolini fiorali costituiti da un ammasso di foglioline, di forma allungata, verdi. Spesso, su di una stessa pianta, si sono notati fiori normali come forma e dimensioni, ed altri caratterizzati da strani ciuffi di foglie, molto addensate l’una sull’altra, tanto da raggiungere un’altezza anche di 10-12 centimetri. Anche in questo caso, le foglie della pianta apparivano normali come forma, dimensione e colore. Per confermare la presenza di fitoplasmi, sono state applicate le tecniche PCR e RFLP, mediante le quali è stata verificata la presenza di due fitoplasmi diversi: 16SrI-B nei campioni che manifestavano virescenza del fiore, e 16SrIX-C nelle piante con fillodia.
- Published
- 2011
10. Infezioni da fitoplasmi in Monarda fistulosa
- Author
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BELLARDI, MARIA GRAZIA, CONTALDO, NICOLETTA, CAVICCHI, LISA, BERTACCINI, ASSUNTA, S. Biffi, M.G.Bellardi, N.Contaldo, L.Cavicchi, A.Bertaccini, and S.Biffi
- Subjects
PIANTE OFFICINALI ,MONARDA FISTULOSA ,FITOPLASMI - Abstract
La Monarda od Erba bergamotto (Monarda fistulosa L.) è una specie erbacea appartenente alla grande famiglia delle Lamiaceae, spesso indicata anche come “erba indiana”, sia perchè originaria dell'America settentrionale, sia perchè molto amata dagli indiani pellerossa. Nell'area ora coperta da New York gli indiani Oswego usavano infatti le foglie di M. fistulosa in infusione per curare problemi respiratori; ancora oggi le sue foglie aromatiche vengono usate per conferire sapore al tè “Earl Grey”. Sia M. fistulosa che l’altrettanto comune M. didyma, sono molto amate come piante perenni da giardino: la loro altezza varia dai 70 ai 180 cm circa e producono in piena estate abbondanti fiori (bianchi, violetti, rosa, rossi o violacei) adatti anche ad essere recisi. La fioritura è costituita da un fascio tondo di minuscoli fiori campanulati; sono in realtà le brattee circostanti che conferiscono alla Monarda una peculiare bellezza (i fiori di M. fistulosa sono generalmente di un bel colore lilla o violetto). Mischiando questa specie aromatiche con altre, come achillea, agastache, lavatera, lobelia, nepeta, maggiorana, salvia e veronica, si creano colorate e profumate bordure. Dal punto di vista agronomico e fitopatologico in particolare, è considerata alquanto rustica e di facile coltivazione. L’unica malattia che può comprometterne la crescita a lo sviluppo è il mal bianco (Oidium spp.). Grazie però ad un accurato lavoro di miglioramento genetico, sono state di recente selezionate e commercializzate varietà poco suscettibili o tolleranti, soprattutto di M. didyma. Da diversi anni M. fistulosa è coltivata nel Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” di Casola Valsenio (Ravenna) come pianta mellifera. Nel 2009, durante una delle ispezioni che annualmente sono eseguite dalla Facoltà di Agraria di Bologna (DiSTA-Patologia vegetale) per valutare visivamente la crescita e la sanità delle specie officinali ivi presenti, è stato notato che il 50% delle Monarde ottenute da seme, al primo anno d’impianto, presentava sintomi riferibili a fitoplasmi. Di questi pericolosi agenti patogeni capaci di “trasformare” i fiori di specie officinali coltivate nel Giardino delle Erbe, ci siamo già occupati in precedenti articoli apparsi su questa Rivista, vedi la malattia indicata con il termine di “virescenza” in Grindelia robusta, Digitale lanata e, più di recente in Echinacea purpurea . In tutti questi casi, a seguito dell’applicazione di tecniche di diagnostica molecolare, i fitoplasmi coinvolti sono risultati appartenere al gruppo 16SrI del giallume dell’astro (Aster Yellows: AY, sottogruppo 16SrI-B). Abbiamo quindi voluto verificare se anche la malattia osservata su Monarda fosse associata alla presenza di fitoplasmi e, nel caso di esito positivo, l’appartenenza o meno dei procarioti coinvolti al gruppo ribosomico già individuato su altre specie nel medesimo ambiente. L’individuazione di fitoplasmi in M. fistulosa non costituisce una novità in senso assoluto. Già in passato, infatti, e precisamente nel biennio 1997-’98, erano state descritte alcune gravi sintomatologie associate alla presenza di questi patogeni in coltivazioni del Canada. Questo descritto costituisce quindi il primo ritrovamento di fitoplasmi in Monarda in Italia ed in Europa, ed il primo ritrovamento in questa specie di fitoplasmi “stolbur”.
- Published
- 2011
11. Effects of Cucumber mosaic virus and Aster yellows phytoplasma (16SrI-B) on the quality of Echinacea purpurea essential oil
- Author
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BELLARDI, MARIA GRAZIA, CAVICCHI, LISA, CONTALDO, NICOLETTA, BERTACCINI, ASSUNTA, F. Epifano, S. Genovese, M. Curini, M. Davino, S. Davino, Bellardi, MG, Cavicchi, L, Contaldo, N, Bertaccini, A, Epifano, F, Genovese, S, Curini, M, Davino, M, Davino, S, PROF. MAURIZIO BRUNO, M.G. Bellardi, L.Cavicchi, N.Contaldo, A.Bertaccini, F.Epifano, S.Genovese, M.Curini, M.Davino, and S.Davino
- Subjects
ECHINACEA ,FITOPLASMI ,food and beverages ,Settore AGR/12 - Patologia Vegetale ,Aster yellows phytoplasma, essential oil ,OLIO ESSENZIALE - Abstract
Echinacea purpurea Moench (L.), known as purple coneflower, is one of the most important medicinal plants, used worldwide for its immunostimulant, bacteriostatic and anti-inflammatory properties, as natural drug and/or food supplement (as infusion). In a previous study carried out in 2002 in Italy to verify possible influence of viral infectious on the plant oil composition, the oil from plants (grown at the Herb Garden of Casola Valsenio, Emilia Romagna region) infected by Cucumber mosaic virus (CMV) was compared to the one from healthy plant by combined gas chromatography mass spectrometry (GC/MS) analyses. Significant quantitative variations in their compositions were verified; the infected materials afforded a lower content of sesquiterpene hydrocarbons (e.g., the percentage of germacrene D was reduced of 52%) (Hudaib et al., 2002). Considering that in 2009, E. purpurea plants cultivated in the same Herb Garden showing virescence flower symptoms, were found infected by a phytoplasma belonging to ribosomal subgroup 16SrI-B (Aster Yellows, ‘Candidatus Phytoplasma asteris’: AY) (Bellardi et al., 2009), the essential oils from CMV-infected, AY-infected, and healthy E. purpurea plants were investigated to confirm that other factors (in addition to origin, cultivation, environmental conditions), such as pathogen infections, may induce variations in the oil composition and quality. Before collection, each plant showing flower virescence, CMV symptoms (yellow mosaic on the leaves) and other asymptomatic ones (control), was labelled after visual inspection of the aerial parts and analyzed by PAS-ELISA, RT-PCR and SSCP (for CMV presence), PCR and RFLP (for AY presence). These diagnostic tests allowed the separation of three distinct batches of plant material (leaves and flowers): AY(16SrI-B)-infected, CMV(belonging to subgroup IA)-infected and healthy. Steam distillation was used to extract essential oil from dried aerial part using a commercial Clevenger apparatus. Identification of the compounds was made by GC/MS. A total of 30 compounds were identified and qualitative composition resulted comparable to that already reported; however the percentages of all compounds in the three oils were different. The main differences were detected for three components: limonene (2.2 % in healthy, 8.4% in CMV-infected, and 4.4% in AY-infected plants), cis-verbenol (1.8% in healthy, 3.4% in CMV-infected, and 5.6% in AY-infected plants), and its relative ketone verbenone (2.7% in healthy, 7.1% in CMV-infected, and 11.4% in AY-infected plants). Another minor increase was recorded for carvone (0.8 % to 2.5 %) content, but only in plants affected by phytoplasmas. These chemical differences in the oil composition can be useful to characterize the “product” whose pharmacological activity is frequently reported to correlate with its components. Considering the economic importance of E. purpurea as medicinal species, in addition to the routine growth-stage control during the plant life cycle, attention should be also paid to the plant health-status upon its collection, to ensure uniformity of the drug constituents and a better standardization of production procedures. Bibliography Bellardi M.G., Paltrinieri S., Contaldo N., Benni A., Bertaccini A.., Biffi S. Natural 1, 2009, 84, 24-31. Hudaib M., Cavrini V., Bellardi M.G., Rubies-Autonell C., J. Essent. Oil Res., 2002, 14, 427-430. Mazza G., Cotrell T. J. Agric. Food Chem. 1999, 47, 3081-3085 and reference cited herein.
- Published
- 2011
12. PROGNOSTIC VALUE OF LYMPHOVASCOLAR INVASION IN BLADDER CANCER IN PATIENTS TREATED WHITH RADICAL CYSTECTOMY
- Author
-
PALMIERI, FABIANO, BRUNOCILLA, EUGENIO, BERTACCINI, ALESSANDRO, GUIDI, MASCIA, PERNETTI, REMIGIO, MARTORANA, GIUSEPPE, A.M. MORSELLI LABATE, F.PALMIERI, BRUNOCILLA E., A.BERTACCINI, M.GUIDI, R.PERNETTI, AM.MORSELLI LABATE, and G.MARTORANA.
- Subjects
radical cistectomy ,lymphovascular invasion ,BLADDER CANCER - Abstract
BACKGROUND: Bladder cancer is the fourth most frequently diagnosed cancer among males and the eleventh among females. At present, radical cystectomy is considered the standard therapy in patients with muscle invasive disease or in some cases of high-grade superficial cancer. TNM classification includes as independent predictors of disease-specific survival the grade, the pathological stage and the presence of lymph node involvement, whilst the prognostic value of lymphovascular invasion (LVI) still remains controversial. The aim of the study was to assess the prognostic role of LVI at final pathology. PATIENTS AND METHODS: From June 1995 to January 2007, 340 consecutive patients underwent radical cystectomy. Surgical specimens were examined according to our pathological protocol. Patients with a non-transitional cell carcinoma or submitted to a salvage procedure or neoadjuvant/adjuvant chemo-radiotherapy were excluded. The follow-up consisted of abdominal ultrasound every 3 months, blood sampling every six months and both computerized tomography and urethroscopy yearly. RESULTS: The median patient age was 69 years. Of the 265 patients, 218 were males and 47 females. LVI was present in 77 pathological specimens (29.1%). LVI was not significantly associated with age (p=0.908) or sex (p=0.382), but was significantly associated with high pathological grade (p=0.028) and stage (p
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- 2010
13. Modification of secondary metabolites production in medicinal herbs infected by phytoplasmas
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BERTACCINI, ASSUNTA, CONTALDO, NICOLETTA, PALTRINIERI, SAMANTA, BELLARDI, MARIA GRAZIA, DEPARTAMENT D'AGRICULTURA , ALIMENTACIO I ACCIO RURAL, CATALUNYA, ALMA MATER STUDIORUM, BOLOGNA IRTA, SPAGNA DAR, SPAGNA, A.Bertaccini, N.Contaldo, S.Paltrinieri, and M.G.Bellardi
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PIANTE OFFICINALI ,FITOPLASMI ,OLIO ESSENZIALE - Abstract
Recent Italian reports indicate the presence of different phytoplasmas in medicinal herbs showing stunting, witches’ broom and yellowing: stolbur in Hyssopus officinalis (hyssop) and in Parietaria sp., aster yellows in Digitalis lanata (woolly foxglove) and Grindelia robusta (gumweed), and ash yellows in Hypericum perforatum (St. John's worth). Comparative biochemical analyses by GC-MS, reversed-phase HPLC and other methodologies of healthy and infected plants provide indication about metabolic modifications related to the presence of phytoplasmas. Hyssop oil samples showed content of isopinocamphone and pinocamphone correspondent to 44,7% and 29,1%, and to 6,2% and 3,92% respectively from healthy and infected plants, with a consequent reduction of antimicrobial action for the oil from infected hyssop. In the same oil it was also observed higher levels of bicyclogermacrene, germacrene D and caryophyllene oxide. Parietaria flavonoid quality and quantity reduction was observed: quercetin, canferol and isorhamnetin were detected only in healthy material, while from infected plants rutin (a quercetin glycoside) was detected but 83% less concentrated. Qualitative and quantitative analysis of cardiac glycosides from woolly foxglove demonstrated that the secondary metabolite mainly affected was lanatoside C with a 50% of reduction in infected plants. Among 42 components analysed in oil from infected gumweed, a higher percentage of selected monoterpenes was observed, concentration of limonene and borneol acetate was almost 50% higher, and that of borneol was about 30% higher. Infected St. John's worth plants showed a decreased amount of rutin (1,96 vs. 4,96 mg/g), hyperoside (2.38 vs 3.04 mg/g), isoquercitrin (1.47 vs. 3.50 mg/g), amentoflavone (0.12 vs. 0.39 mg/g), pseudohypericin (1.41 vs. 2.29 mg/g), whereas chlorogenic acid content was doubled (1.56 vs. 0.77 mg/g); essential oil revealed an increased abundance of sesquiterpenes (-caryophyllene, -elemene and germacrene D in particular) and a matching decrease in monoterpene hydrocarbons and aliphatics.
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- 2010
14. Individuazione del fitoplasma del giallume dell'astro in centaurea erythraea Rafn
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CONTALDO, NICOLETTA, PALTRINIERI, SAMANTA, BERTACCINI, ASSUNTA, BELLARDI, MARIA GRAZIA, GIANFRANCO ROMANAZZI, N.Contaldo, S.Paltrinieri, A.Bertaccini, and M.G.Bellardi
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ITALIA ,GIALLUME DELL'ASTRO ,FITOPLASMI ,CENTAUREA - Abstract
Centaurium erythraea Rafn. (sin. Erythraea centaurium Pers.; Gentianaceae), nota anche come centaurea minore, è una pianta officinale annuale o biennale, originaria dell’Europa e dell’Africa settentrionale, che cresce spontanea in tutta Italia. Ha proprietà amaricanti, aperitive, digestive, febbrifughe, depurative ed antinfiammatorie. Per il suo sapore amaro dovuto principalmente alla eritrocentaurina, la centaurea minore viene usata, come pianta intera, nelle industrie di liquori e bevande digestive. Non è una pianta facilmente coltivabile e, per questo motivo, si utilizza esclusivamente quella che cresce allo stato spontaneo, la raccolta avviene in luglio ad inizio fioritura. Per meglio approfondire alcuni aspetti agronomico-colturali della centaurea minore, sono stati allestiti dei campi sperimentali presso un Centro di Ricerca Agronomico del Trentino utilizzando seme. Nel mese di luglio del 2008 in uno di questi impianti è stata osservata una sintomatologia associabile alla presenza di fitoplasmi: i primi sintomi sono comparsi già nel mese di maggio e la problematica è stata riscontrata sempre maggiore frequenza nei mesi successivi, soprattutto durante la fioritura. In alcuni casi, durante la fase vegetativa si sono osservati ingiallimenti fogliari e riduzione di crescita; mentre al momento della fioritura erano visibili virescenza e fillodia, associati a parziale o completo rosettamento e malformazione dei capolini fiorali. Campioni sintomatici ed asintomatici sono stati sottoposti alle analisi di laboratorio per individuare ed identificare i fitoplasmi eventualmente presenti. E’ stata applicata la tecnica PCR utilizzando i primers P1/P7 seguita da ‘nested’ PCR con i primers F1/B6 e 16SF2/R2 (Duduk et al., 2004). Le analisi RFLP eseguite con l’impiego degli enzimi di restrizione TruI e HhaI hanno confermato la presenza nei soli campioni sintomatici di fitoplasmi appartenenti al sottogruppo ribosomico 16SrI-B (giallume dell’astro), ‘Candidatus Phytoplasma asteris’. Questo della centaurea minore costituisce il primo caso di infezione naturale da fitoplasmi in questa specie. Precedentemente in Lazio nel 2001 era stata segnalata la presenza di fitoplasmi appartenenti al gruppo 16SrVI ‘Candidatus Phytoplasma trifolii’ in Centaurea solstitialis, una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Asteraceae (Faggioli et al., 2003). Risalgono al 1995 e 1997, in Tailandia e Giappone rispettivamente, le prime segnalazioni di questi procarioti in specie della famiglia delle Gentianaceae, fra cui Genziana sp., riscontrata infetta da fitoplasmi appartenenti al gruppo 16SrIII-B (Okuda et al., 1997).
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- 2010
15. Recenti acquisizioni sulle malattie da virus e fitoplasmi delle colture ornamentali
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BELLARDI, MARIA GRAZIA, BERTACCINI, ASSUNTA, M.G.Bellardi, and A.Bertaccini
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ITALIA ,FITOPLASMI ,PIANTE ORNAMENTALI ,VIROSI - Abstract
Le infezioni da virus e fitoplasmi sono sempre fra le malattie più rilevanti che colpiscono le piante da fiore in Italia come nel resto del mondo in quanto compromettono irrimediabilmente la qualità del prodotto causando malformazioni, alterazioni della colorazione dei fiori e della morfologia della pianta colpita. VIROSI Negli anni più recenti si sono riscontrate recrudescenze di alcune virosi che erano già comparse in Italia alla fine degli anni novanta e sono comparse nuove virosi verosimilmente importate con le sempre nuove specie floricole richieste da un mercato alla continua ricerca di novità. Le infezioni da Tospovirus (TSWV ed INSV) costituiscono una seria minaccia per la produzione floricolo-ornamentale del nostro Paese, dato che compromettono la produzione di specie di grande interesse agronomico, tabella 1 sono riassunte le specie su cui questi virus sono stati di recente individuati. Come si vede la maggior parte delle nuove segnalazioni riguarda le Liguria ma anche Campania, sembra ormai consolidata la diffusione di TSWV in Dendranthema x grandiflorum Ramat. (Ragozzino, comunicazione personale). Il virus maggiormente segnalato in varie regioni italiane su piante ed arbusti ornamentali rimane CMV, individuato per la prima volta in Helleborus foetidus L. ed in Globularia nudicaulis L. Nella Riviera Ligure di Levante ed in Puglia, nel 2005-2006, sono stati esaminati impianti di Z. aethiopica infetti da DMV . Nel savonese, nel 2007, in peperoncino ornamentale (Capsicum annuum L.) è stata diagnosticata infezione da AMV. Nella medesima zona sono state monitorate alcune aziende Hydrangea macrophylla Thunb. nei cui impianti si sono verificate gravi malattie che hanno visto coinvolto ancora AMV, ed anche HdRSV, virus già segnalato in Sardegna e Puglia . Anche le malattie da fitoplasmi hanno subito un incremento negli ultimi quindici anni legato come per le virosi alla diffusione di specie nuove per i nostri ecosistemi, alla diffusione degli insetti vettori legati applicazione di tecniche di coltivazione integrata ove l’uso dei fitofarmaci si riduce giustamente il più possibile e non ultima alle migliorate possibilità di diagnosi legate all’applicazione routinaria di tecnologie molecolari che permettono l’identificazione di questi agenti fitopatogeni.
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- 2009
16. Virescenza e fillodia osservate in piante di Echinacea purpurea (L.) Moench
- Author
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BELLARDI, MARIA GRAZIA, PALTRINIERI, SAMANTA, CONTALDO, NICOLETTA, BENNI, ALESSANDRO, BERTACCINI, ASSUNTA, S. Biffi, M.G.Bellardi, S.Paltrinieri, N.Contaldo, A.Benni, A.Bertaccini, and S.Biffi
- Subjects
ITALIA ,VIRESCENZA ,FITOPLASMI ,FILLODIA ,ECHINACEA PURPUREA - Abstract
Una delle piante medicinali più note ed utilizzate nel settore erboristico è l’echinacea purpurea [Echinacea purpurea (L.) Moench., sin. Rudbeckia purpurea Nuttal.; famiglia delle Asteraceae]. Talvolta, purtroppo, l’aspetto estetico/decorativo di questi fiori viene fortemente compromesso dalla presenza di infezioni causate da fitoplasmi. Recentemente sono stati riscontrati sintomi riferibili alla presenza di questi patogeni in piante di echinacea purpurea coltivate in due distinte aree: nel Giardino delle Erbe di Casola-Valsenio è stato osservato un quadro sintomatologico riconducibile a virescenza dell’infiorescenza, mentre in un campo sperimentale allestito presso la Facoltà di Agraria di Bologna sono stati individuati capolini con fillodia. Procedendo con le analisi molecolari è stato ottenuto, dal punto di vista epidemiologico, un risultato interessante: infatti, nei campioni sintomatici con virescenza e con fillodia sono stati individuati due fitoplasmi diversi dal punto di vista tassonomico. Le analisi effettuate hanno permesso di identificare la presenza di due fitoplasmi diversi: 16SrI-B nei campioni che manifestavano virescenza, e 16SrIX-C nelle piante con fillodia. Si è potuto verificare, per prima volta, come anche in Italia l’echinacea purpurea sia ospite naturale di fitoplasmi del sottogruppo 16SrI-B (come in USA).
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- 2009
17. Different phytoplasmas infecting purple coneflower in Italy
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BERTACCINI, ASSUNTA, PALTRINIERI, SAMANTA, CONTALDO, NICOLETTA, DUDUK, BOJAN, NAHDI, SABRINE, BENNI, ALESSANDRO, BELLARDI, MARIA GRAZIA, Bertaccini A., S. Paltrinieri, N. Contaldo, B. Duduk, S. Nahdi, A. Benni, M.G. Bellardi, SIPAV, UNIVERSITÀ DI BARI, SIPAV, A.Bertaccini, S.Paltrinieri, N.Contaldo, B.Duduk, S.Nahdi, A.Benni, M.G.Bellardi, and M.G. Bellardi.
- Subjects
VIRESCENZA ,ECHINACEA ,PHYTOPLASMA ,FITOPLASMI ,PCR/RFLP ANALYSES ,EPIDEMIOLOGY ,food and beverages ,MOLECULAR IDENTIFICATION ,MEDICINAL HERBS ,ECHINACEA PURPUREA ,PLANT DISEASES ,DETECTION - Abstract
Echinacea purpurea (L.) Moench. (Asteraceae family), purple coneflower, is an ornamental species widely cultivated as medicinal plant having different biological activities, in particular nonspecific immunostimolatory and wound healing properties. Flower symptoms, including stunting, virescence, phyllody and abnormal flower bud proliferation, have been described in USA, Canada and Europe. Different phytoplasmas, mainly belonging to diverse subgroups (16SrI-A, 16SrI-B and 16SrI-C) in the ‘Candidatus Phytoplasma asteris’ group, were associated with these symptoms. During surveys carried out in May/June 2008 symptoms possibly related to phytoplasma presence were observed in two areas of Emilia-Romagna region. Almost 50% of purple coneflowers obtained by seeds and grown in the open field at the Herb Garden of Casola Valsenio (Ravenna province), showed virescence and stunting of the plants; while at the herb garden of the Bologna Agriculture Faculty severe symptoms including phyllody, proliferation of axillary shots and flower abnormalities were observed in one plant out of ten. Based on RFLP analyses of the 16Sr DNA PCR products phytoplasmas belonging to subgroups 16SrI-B and 16SrIX-C were identified in Casola Valsenio samples, but not in mixed infection. In samples from Bologna only 16SrIX-C phytoplasma were identified. This is the first report of these phytoplasmas in purple coneflower; the 16SrIX-C phytoplasmas were also identified in asymptomatic samples of Taraxacum and Amaranthus collected in vineyards in Modena province, while in malformed Amaranthus samples collected near to infected purple coneflower plants 16SrIX phytoplasmas detected differed from 16SrIX-C for a TaqI restriction profile. Further phytoplasma characterization to verify epidemiological aspects is in progress.
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- 2009
18. Virescenza e fillodia della grindelia
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BELLARDI, MARIA GRAZIA, PALTRINIERI, SAMANTA, BENNI, ALESSANDRO, BERTACCINI, ASSUNTA, S. Biffi, Bellardi M.G., S.Paltrinieri, A.Benni, A.Bertaccini, and S.Biffi
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VIRESCENZA ,GRINDELIA ,FITOPLASMI ,FILLODIA ,DIAGNOSI - Abstract
Già da alcuni anni, su varie specie officinali coltivate nel Giardino delle Erbe Augusto Rinaldi Ceroni” di Casola Valsenio (Ravenna), sono state osservate pericolose infezioni causate da fitoplasmi. Recentemente, in digitale lanata (Digitalis lanata Ehrh.) è stato osservato un quadro sintomatologico (virescenza, fillodia) particolarmente grave considerando l’importanza officinale e curativa di questa specie (Bellardi et al., 2007). Le indagini epidemiologiche eseguite nell’ultimo quinquennio in aree fortemente vocate alla produzione di piante destinate al settore erboristico e in particolar modo in Liguria (area di Albenga) ed in Emilia-Romagna (aree collinari di Savignano sul Rubicone, provincia di Forlì-Cesena), hanno infatti messo in evidenza come le fitoplasmosi si stiano sempre più diffondendo, coinvolgendo ogni anno “nuove” specie, in prevalenza erbacee. Tra i casi maggiormente importanti si ricordano i “giallumi” osservati in issopo (Hyssopus officinalis L.), in capraggine (Galega officinails L.) e in parietaria (Parietaria judaica Auct. An. L. e P. officinalis L.) (Bellardi et al., 2004; Bellardi e Bertaccini, 2005); su quest’ultima specie sono state effettuate anche ricerche allo scopo di indagare l’eventuale influenza esercitata dai fitoplasmi sulla composizione quali-quantitativa dei flavonoidi (Bellardi et al., 2008). Durante queste indagini sono state raccolte ed analizzate anche altre specie erbacee spontanee rinvenute nelle immediate vicinanze degli impianti di officinali oggetto di studio: mercuriale, stoppione, convolvolo, capraggine, cuscuta ecc., tutte con sintomi tipicamente riferibili alla presenza di fitoplasmi e che sono risultate positive alle analisi molecolari. Queste piante spontanee infette fungono da serbatoio d’infezione permettendo anche negli anni successivi la diffusione nell’ambiente di questi patogeni attraverso l’azione di insetti vettori (cicadellidi) e piante parassite (cuscuta). A dimostrazione di ciò, nel 2007, oltre al ritrovamento di virescenza in digitale lanata, nello stesso giardino sono state osservate altre piante con la sintomatologia tipicamente riferibile ai fitoplasmi; tra queste, la più economicamente importante è la grindelia (Grindelia robusta Nutt.), specie dalle note proprietà antiossidanti, balsamiche ed espettoranti. Sintomatologia Nel biennio 2007-2008 sono stati osservati sintomi di fillodia (trasformazione di organi fiorali in foglie o germogli) e di virescenza (presenza del pigmento clorofilliano in tessuti che dovrebbero essere normalmente pigmentati). In modo particolare nel mese di giugno, al momento della fioritura, le piante hanno mostrato sintomi riguardanti quasi esclusivamente il fiore: sviluppo anomalo di germogli da organi fiorali (figure 2, 3, 4, 5), presenza di ammassi di fiori piccoli, malformati ma normalmente pigmentati e circondati da altri virescenti (figura 6); in altri casi, un unico peduncolo terminava con una sorta di infiorescenza costituita da minuscoli fiori gialli (figura 7). Nel 2008, nel medesimo impianto, la formazione dei boccioli è stata osservata con circa un mese di anticipo (metà di maggio), anche se i primi sintomi riferibili alla presenza di fitoplasmi sono stati osservati solo alla metà di giugno. L’incidenza della malattia è risultata la stessa nel biennio indicato: più della metà delle piante di grindelia presentava questo tipico quadro sintomatologico. Saggi molecolari Sono state effettuate indagini molecolari su campioni prelevati nei mesi di maggio-giugno del biennio 2007-08; per l’estrazione del DNA totale è stato impiegato 1 g di tessuto floematico applicando la metodologia descritta da Prince et al., 1993. L’acido nucleico ottenuto è stato sottoposto ad amplificazione genica (‘polymerase chain reaction’: PCR) con i primers P1/P7, seguita da ‘nested’ PCR con i primers F1/B6 (Duduk et al., 2004). Sono stati usati come controlli positivi alcuni isolati di fitoplasmi appartenenti ai sottogruppi ri...
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- 2008
19. ELABORAZIONE DI UN SEGNALE ULTRASONICO A RADIOFREQUENZA: UNA NUOVA METODICA ECOGRAFICA PER LO STUDIO DELLA GHIANDOLA PROSTATICA
- Author
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BERTACCINI, ALESSANDRO, FRANCESCHELLI, ALESSANDRO, BRUNOCILLA, EUGENIO, SCHIAVINA, RICCARDO, MARCHIORI, DEBORA, CECCARELLI, FABIO, MASOTTI, LANFRANCO, CICCHETTI, GIACOMO, MANFERRARI, FABIO, MARTORANA, GIUSEPPE, R. Schiavina, S. Cranchi, E. Biagi, A.Bertaccini, A.Franceschelli, E.Brunocilla, R.Schiavina, R. Schiavina, D. Marchiori, F.Ceccarelli, S.Cranchi, E.Biagi, L.Masotti, G. Cicchetti, F.Manferrari, and G.Martorana
- Subjects
imaging prostata ,SEGNALE ULTRASONICO A RADIOFREQUENZA - Abstract
ELABORAZIONE DI UN SEGNALE ULTRASONICO A RADIOFREQUENZA: UNA NUOVA METODICA ECOGRAFICA PER LO STUDIO DELLA GHIANDOLA PROSTATICA
- Published
- 2007
20. Virescence of tenweeks stock associated to phytoplasma infection in Sicily (S.Davino, A.Calari, M.Davino, M.Tessitori, A.Bertaccini & M.G.Bellardi) . 12-15.11.2007. Bullettin of Insectology 60(2), 279- 280
- Author
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S. Davino, M. Davino, M. Tessitori, CALARI, ALBERTO, BERTACCINI, ASSUNTA, BELLARDI, MARIA GRAZIA, DEPARTMENT OF AGROENVIRONMENTAL SCIENCES AND TECHNOLOGIES, ALMA MATER STUDIORUM, UNIVERSITY OF BOLOGNA, ITALY, S.Davino, A.Calari, M.Davino, M.Tessitori, A.Bertaccini, and M.G.Bellardi
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TENWEEKS STOCK ,PCR ,PHYTOPLASMA ,VIRESCENCE ,EPIDEMIOLOGY - Abstract
In April 2007, a severe disease occurred in Sicily (Italy) in a glasshouse cultivation of tenweeks stock (Matthiola incana R. Br.; Brassicaceae) belonging to the cultivar White-Beach. Plants were stunted and rosetted, and the flowers were of small size and characterized by virescence symptoms. Phytoplasma presence and identity was detected by applying PCR/RFLP techniques and sequencing on 16S ribosomal gene. Phytoplasmas were identified as belonging to ribosomal subgroup 16SrII-A, never reported before in Italy and showed % of homology with ‘Candidatus Phytoplasma aurantifolia’. This is the first report of a phytoplasma diseases of tenweeks stock. Considering that this Brassicaceae ornamental species is widely grown in Italy, it could play an im-portant role in the epidemiology of these phytoplasmas, new for Italy, spreading.
- Published
- 2007
21. La virescenza della Digitale lanata
- Author
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BELLARDI, MARIA GRAZIA, BERTACCINI, ASSUNTA, BENNI, ALESSANDRO, CALARI, ALBERTO, S. Biffi, M.G.Bellardi, A.Bertaccini, A.Benni, A.Calari, and S.Biffi
- Subjects
VIRESCENZA ,FITOPLASMI ,DIGITALE LANATA ,EPIDEMIOLOGIA - Abstract
Considerando l’importanza nel settore erboristico delle specie appartenenti al genere Digitalis e specificatamente di quella lanata (vedi riquadro), nonché il ruolo sempre maggiore che nell’ultimo decennio stanno assumendo i fitoplasmi nell’ambito della patologia delle piante officinali,si ritiene utile riportare i risultati delle ricerche eseguite sulla Virescenza della digitale lanata La malattia della virescenza è stata osservata all’inizio di maggio in un piccolo impianto di digitale lanata, al secondo anno di coltivazione, del Giardino delle Erbe di Casola Valsenio. La sintomatologia è apparsa subito alquanto complessa e consistente, per quanto riguarda le foglie, in giallumi e, a volte, anche arrossamenti del lembo. Caratteristici apparivano i sintomi a livello dei fiori, soprattutto al momento della fioritura (fine maggio), con racemi in parte costituiti da fiori normali, in parte da fiori completamente verdi. La localizzazione dei singoli fiori virescenti lungo la spiga appariva del tutto casuale: nella zona distale od in quelle laterali. A volte, le spighe erano multiple, ossia arricchite da altre di piccole dimensioni, con virescenza e fillodia (scopazzi); nei casi più gravi, al posto dei racemi si formavano ammassi di minuscole foglioline verdi e/o giallastre (fillodia e rosettamento), con conseguente nanismo della pianta. Le analisi molecolari eseguite sui campioni di digitale lanata hanno portato all’identificazione di fitoplasmi appartenenti al sottogruppo 16SrI-B. Il gruppo 16SrI (giallume dell’astro: AY) è associato ad un numero molto elevato di malattie importanti dal punto di vista economico. E’ un gruppo diffuso in tutto il mondo, ma come accennato nella introduzione, nessun fitoplasma, né di questo, né di altri gruppi tassonomici, era mai stato individuato in D. lanata. All’incirca 10 anni fa, nello stesso Giardino delle Erbe, un’altra specie di digitale, D. lutea L. (affetta da giallume) era stata riscontrata infetta da fitoplasmi appartenenti sempre al sottogruppo 16Sr-IB. Dal punto di vista epidemiologico è quindi lecito supporre che il patogeno si conservi da un anno all’altro in questo Giardino in specie spontanee e/o coltivate, oppure negli stessi insetti vettori (cicadellidi), responsabili della sua trasmissione alle piante sane.
- Published
- 2007
22. PET/TC CON 11- C – COLINA NELLO STAGING LINFONODALE PREOPERATORIO IN PAZIENTI CON ADENOCARCINOMA PROSTATICO
- Author
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BRUNOCILLA, EUGENIO, SCHIAVINA, RICCARDO, FARSAD, MOHSEN, CORTI, BARBARA, CONCETTI, SERGIO, MANFERRARI, FABIO, GAROFALO, MARCO, BERTACCINI, ALESSANDRO, FRANCESCHELLI, ALESSANDRO, SANGUEDOLCE, FRANCESCO, PALMIERI, FABIANO, MARTINELLI, ANTONIO, E. Severini, M. Provenzale, W. F. Grigioni, FANTI, STEFANO, MARTORANA, GIUSEPPE, E.Brunocilla, R.Schiavina, M. Farsad, B.Corti, S.Concetti, F.Manferrari, M.Garofalo, A.Bertaccini, A.Franceschelli, F.Sanguedolce, E.Severini, F.Palmieri, A.Martinelli, M.Provenzale, W.F.Grigioni, S.Fanti, and G.Martorana
- Subjects
PET/TC CON 11- C – COLINA NELLO STAGING LINFONODALE PREOPERATORIO IN PAZIENTI CON ADENOCARCINOMA PROSTATICO ,genetic structures ,sense organs - Abstract
PET/TC CON 11- C – COLINA NELLO STAGING LINFONODALE PREOPERATORIO IN PAZIENTI CON ADENOCARCINOMA PROSTATICO
- Published
- 2006
23. Prostatectomia radicale laparoscopica vs open
- Author
-
MANFERRARI, FABIO, BERTACCINI, ALESSANDRO, GAROFALO, MARCO, SANGUEDOLCE, FRANCESCO, PALMIERI, FABIANO, COSTA, FRANCESCO, CONCETTI, SERGIO, BRUNOCILLA, EUGENIO, MARTORANA, GIUSEPPE, M. Provenzale, E. Severini, Manferrari F., Bertaccini A., Garofalo M., Sanguedolce F., Palmieri F., Costa F., Provenzale M., Severini E., Concetti S., Brunocilla E., Martorana G., F.Manferrari, A.Bertaccini, M.Garofalo, F.Sanguedolce, F.Palmieri, F.Costa, M.Provenzale, E.Severini, S.Concetti, E.Brunocilla, and G.Martorana
- Subjects
PROSTATECTOMIA RADICALE LAPAROSCOPICA VS OPEN - Abstract
PROSTATECTOMIA RADICALE LAPAROSCOPICA VS OPEN
- Published
- 2006
24. PET/TC CON 11-C-COLINA E SPETTROSCOPIA DO RISONANZA MAGNETICA NELLA DIAGNOSI E LOCALIZZAZIONE DEL TUMORE PROSTATICO: CONFRONTO CON LA ANALISI SERIATA DELLO SPICIMEN CHIRURGICO
- Author
-
SCHIAVINA, RICCARDO, BRUNOCILLA, EUGENIO, BERTACCINI, ALESSANDRO, MANFERRARI, FABIO, FRANCESCHELLI, ALESSANDRO, MARTINELLI, ANTONIO, PALMIERI, FABIANO, VITULLO, GIOVANNI, CASTELLUCCI, PAOLO, FARSAD, MOHSEN, CANINI, ROMEO, SALIZZONI, EUGENIO, BARBIROLI, BRUNO, LODI, RAFFAELE, TESTA, CLAUDIA, CORTI, BARBARA, MARTORANA, GIUSEPPE, E. Severini, W. Grigioni, R.Schiavina, E.Brunocilla, A.Bertaccini, F.Manferrari, A.Franceschelli, A.Martinelli, E.Severini, F.Palmieri, G.Vitullo, P.Castellucci, M.Farsad, R.Canini, E.Salizzoni, B.Barbiroli, R.Lodi, C.Testa, B.Corti, W.Grigioni, and G.Martorana
- Subjects
PET/TC CON 11-C-COLINA E SPETTROSCOPIA DO RISONANZA MAGNETICA NELLA DIAGNOSI E LOCALIZZAZIONE DEL TUMORE PROSTATICO: CONFRONTO CON LA ANALISI SERIATA DELLO SPICIMEN CHIRURGICO - Abstract
PET/TC CON 11-C-COLINA E SPETTROSCOPIA DO RISONANZA MAGNETICA NELLA DIAGNOSI E LOCALIZZAZIONE DEL TUMORE PROSTATICO: CONFRONTO CON LA ANALISI SERIATA DELLO SPICIMEN CHIRURGICO
- Published
- 2005
25. VALORE DIAGNOSTICO DEL DNA PLASMATICO LIBERO E DELLE CELLULE TUMORALI CIRCOLANTI: UN AIUTO PER LA PREDIZIONE DEL GRADO ISTOLOGICO DEL CARCINOMA PROSTATICO
- Author
-
SCHIAVINA, RICCARDO, BERTACCINI, ALESSANDRO, BRUNOCILLA, EUGENIO, FRANCESCHELLI, ALESSANDRO, ALTIMARI, ANNALISA, FIORENTINO, MICHELANGELO, GABUSI, ELENA, CORTI, BARBARA, MARTORANA, GIUSEPPE, E. Benedettini, D'ERRICO, ANTONIETTA, W. Grigioni, R.Schiavina, A.Bertaccini, E.Brunocilla, A. Franceschelli, A.Altimari, M.Fiorentino, E.Gabusi, E. Benedettini, B.Corti, A.D’Errico, W.Grigioni, and G.Martorana
- Subjects
DNA PLASMATICO LIBERO ,CARCINOMA PROSTATICO ,CELLULE TUMORALI CIRCOLANTI - Abstract
VALORE DIAGNOSTICO DEL DNA PLASMATICO LIBERO E DELLE CELLULE TUMORALI CIRCOLANTI: UN AIUTO PER LA PREDIZIONE DEL GRADO ISTOLOGICO DEL CARCINOMA PROSTATICO
- Published
- 2005
26. A severe disease induced by 'Candidatus Phytoplasma asteris' in Digitalis lanata
- Author
-
Bellardi, M. G., Benni, A., Paltrinieri, S., Assunta Bertaccini, DEPARTMENT OF AGROENVIRONMENTAL SCIENCES AND TECHNOLOGIES, ALMA MATER STUDIORUM, UNIVERSITY OF BOLOGNA, ITALY, M.G.Bellardi, A.Benni, A.Paltrinieri, and A.Bertaccini
- Subjects
WOOLLY FOXGLOVE ,ROSETTE DISEASE ,VIRESCENCE ,food and beverages ,DIGITALIS LANATA ,ASTER YELLOWS - Abstract
In spring of 2007, a severe disease was observed in Digitalis lanata plants cultivated in an Herb Garden. Stunting of the whole plants, size reduction and reddish colour of leaf lamina, axillary bud proliferation (witches’ broom), virescence and rosetting of flower spikes were observed. ‘Candidatus Phytoplasma asteris’-related phytoplasmas were identified by direct and nested PCR assays followed by RFLP analyses on 16S ribosomal gene. RFLP analyses on rpL22, elongation factor EF-Tu, aminoacid kinase plus ribosome recycling factors and Amp genes showed that phytoplasmas infecting D. lanata are undistinguishable from representative phytoplasmas enclosed in ribosomal subgroup 16SrI-B. This is the first report of phytoplasma presence in this species.
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