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Il saggio analizza il rapporto tra democrazia costituzionale e tutela della sicurezza, con particolare riguardo ai recenti provvedimenti assunti dagli Stati nazionali per fronteggiare le emergenze legate a terrorismo, ondate migratorie, crisi economica.

Il saggio evidenzia come il modello federale presupponga un'idea di unità intesa come cooperazione tra parti plurali, in contrapposizione con il presupposto della neutralizzazione del rilievo politico del pluralismo su cui è fondato lo Stato moderno.

Il saggio studia l'evoluzione della giurisprudenza costituzionale prima e dopo la revisione dell'art. 117 Cost. (in particolare del comma 2, lett. e) e ne propone una classificazione. Si evidenzia come, in conformità con l'ordinamento europeo e l'interpretazione a questo data dalla Corte di Giustizia, la Corte costituzionale ritenga la competenza statale in tema di concorrenza esercitabile lungo tre direttrici fondamentali: le classiche misure antitrust, la concorrenza nel mercato, la concorrenza per il mercato. Il saggio argomenta la continuità tra i principi ispiratori della Costituzione e l'accoglimento dei principi comunitari in tema di concorrenza.

Il saggio, nell'ambito di una ricerca collettanea curata dall'autore stesso, analizza i rapporti tra mercato e istituzioni politiche alla luce del principio di sussidiarietà, mostrando come, sulla base di quest'ultimo, la regolazione autoritativa debba intervenire laddove i rapporti economici, anziché essere ambiti di sviluppo della personalità, degradano a luoghi di potere esercitato da una parte, in condizione relativa di forza, su un'altra, posta in condizione di soggezione. Laddove ciò accada, la pretesa di autonomia del mercato non può essere accolta, in quanto contraddirebbe i principi di libertà e di eguaglianza, posti alla base dell'ordinamento. Sotto questa chiave di lettura, si indaga il rilievo dell'ordinamento nella disciplina dei rapporti tra datore e lavoratore, professionista e consumatori, impresa in posizione dominante e concorrenti, ecc...

La questione che il volume affronta attiene alla definizione del rapporto tra diritti dei consumatori e regolazione del consumo. Il Codice del consumo inquadra il fenomeno sociale del consumo essenzialmente sotto la prospettiva del rapporto intercorrente tra il professionista ed il consumatore. E tuttavia, il rapporto di consumo non è l’unica dimensione del fenomeno del consumo rilevante per l’ordinamento giuridico. Le scelte di consumo coinvolgono infatti interessi costituzionalmente rilevanti, di natura generale (in primis l’ambiente) o immediatamente di specifiche persone (ad esempio, di altri potenziali consumatori) irriducibili a quelli del professionista e del consumatore protagonisti del rapporto privatistico di consumo. La regolazione autoritativa del consumo, declinata secondo diverse modalità, vale proprio a far valere questi interessi, costitutivi dell’interesse generale, e non coincidenti con quelli dei protagonisti del rapporto di consumo.

We suggest that the unique X-ray source 1E161348-5055 at the centre of the supernova remnant RCW 103 consists of a neutron star in close orbit with a low mass main sequence star. The time signature of 6.67 hr is interpreted as the neutron star's spin period. This requires the neutron star to be endowed with a high surface magnetic field of ∼1015G. Magnetic or/and material (propeller) torques are able to spin rapidly the young neutron star down to an asymptotic, equilibrium spin period in close synchronism with the orbital period, similarly to what happens in Polar or strongly magnetised Intermediate Polar Cataclysmic Variables. 1E161348-5055 could be the first case of a magnetar born in a young low mass binary system. © 2008 American Institute of Physics.

L'art. 120 Cost. prevede il principio della tutela dell'unità giuridica ed economica a fondamento di interventi sostitutivi dello Stato: esso è però un principio di valenza più ampia, che specialmente nella sua declinazione economica può trovare efficace realizzazione attraverso l'operato della Corte dei conti. In particolare le sezioni regionali di tale organo sono titolari di un potere di controllo a fini di indirizzo e di correzione dell'attività delle amministrazioni territoriali: il saggio si sofferma sull'analisi dell'esercizio di tale funzione, evidenziando le potenzialità in esso insite al fine di preservare l'unità economica degli apparti pubblici.

Il saggio analizza l'ambito della competenza, statutaria e legislativa, delle Regioni con riferimento ai rapporti con le confessioni religiose. Tale indagine è condotta a partire da una distinzione, tracciata preliminarmente, tra rapporti tra confessioni religiose e istituzioni politiche ordinati in base al principio concordatario, oppure a quello di sussidiarietà o al riconoscimento di una mera sfera di libertà. Si argomenta come, in via generale, si possa ritenere che il principio di laicità, di cui il principio concordatario è una possibile, ma importante, “interpretazione”, comporti separazione e reciproca indipendenza di ordini e fini, mentre la sussidiarietà richiama l’idea della collaborazione e della condivisione di fini. Si argomentano però le ragioni per cui, nel nostro ordinamento, le due logiche di rapporti tendano a mischiarsi.

Il saggio analizza, a partire dall'importante sent. 303/2003 della Corte costituzionale, il rilievo che il principio di sussidiarietà riveste sul piano delle fonti del diritto, prima ancora che su quello dell'allocazione delle funzioni amministrative. Si evidenza, anche sulla base della cultura giuridica dei costituenti, il nesso tra principio di sussidiarietà e produzione sociale dell'ordinamento, nonché il "posto" che continua, pur entro questa prospettiva, a detenere la legge.

Il contributo legge, alla luce dei principi e delle norme costituzionali, i diversi livelli di partecipazione dei soggetti privati alla progettazione, erogazione, valutazione e anche finanziamento delle prestazioni concernenti i diritti sociali. Si evidenziano in particolare: i doveri individuali di solidarietà; la presenza di soggetti privati erogatori di servizi sociali; di soggetti privati nel mercato o quasi-mercato dei servizi alla persona; il privato nella programmazione dei servizi e nelle istituzioni pubbliche; il privato e la logica della gratuità; il privato e le obbligazioni patrimoniali.

Some of the leading North American containerboard producers, representing more than 75% of industry capacity have announced medium price increases of $40/ton for corrugating and linerboard products. Temple-Inland and Norampac were two of the first companies to inform consumers about the price increases. Two more producers, including G-P and Longview Fiber have also proposed price increases of $50/ton on containerboard on the West Coast, while Port Townsend Paper announced an increase of $40/ton. The higher increases would try to raise the West Coast list price differential from its level of $15/ton-25/ton as a result increase in chip costs. Smurfit-Stone Container and other suppliers are also planning to increase white-top linerboard prices by $40/ton from Januarry 1, 2007.

Il volume analizza, sotto il profilo costituzionalistico, il rilievo che un istituto di minimo vitale (basic income) riveste nel nostro ordinamento. L'indagine muove dall'analisi dell'ordinamento positivo, volta a evidenziare l'assenza di tale istituto, per poi argomentarne la necessità sotto il profilo costituzionale (e comunitario). Si discute poi la conformità a Costituzione delle diverse ipotesi di attuazione di un istituto di minimo vitale (reddito garantito, reddito minimo di inserimento, ecc...).