269 results on '"LANZI, ALESSIO"'
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252. Profili e risvolti penalistici dello “scudo fiscale”
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Lanzi, A, LANZI, ALESSIO, Lanzi, A, and LANZI, ALESSIO
- Published
- 2002
253. La riforma sceglie una risposta 'civile' contro l’uso distorto dei reati societari
- Author
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Lanzi, A, LANZI, ALESSIO, Lanzi, A, and LANZI, ALESSIO
- Published
- 2002
254. Le conseguenze sanzionatorie del c.d. “scudo fiscale”
- Author
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Lanzi, A, LANZI, ALESSIO, Lanzi, A, and LANZI, ALESSIO
- Abstract
La normativa in tema di "scudo fiscale" comporta numerose prospettive di rilievo penalistico, sia sostanziale che processuale: prevede infatti delle cause di non punibilità di taluni illeciti e contempla anche delle situazioni ostative alla copertura offerta dallo "scudo. Vi sono inoltre, anche delle previsioni sanzionatorie direttamente connesse al ricorso alle pratiche di rimpatrio e regolarizzazione: dal delitto di "dichiarazione mendace" all'intermediario, all'illecito di "abusiva utilizzazione delle procedure dello scudo".
- Published
- 2002
255. La riforma del falso in bilancio: la nuova frontiera del diritto penale societario
- Author
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Lanzi, A, LANZI, ALESSIO, Lanzi, A, and LANZI, ALESSIO
- Abstract
il decreto legislativo di riforma del reato di falso in bilancio consentirà ai nuovi reati di false comunicazioni sociali (contravvenzione di pericolo e delitto di danno) di fare ingresso nel nostro scenario giuridico. L'indagine per falso in bilancio era divenuta prodromica ad altre per reati contro la p.a., richiamando brevemente la giurisprudenza più recente. Si svolgono alcune considerazioni tese a confutare le numerose critiche mosse alla riforma, la quale apre una nuova frontiera del diritto penale societario.
- Published
- 2002
256. La 'nuova' bancarotta societaria
- Author
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Lanzi, A, LANZI, ALESSIO, Lanzi, A, and LANZI, ALESSIO
- Published
- 2002
257. I nuovi reati societari alla luce dei procedimenti penali in corso
- Author
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Lanzi, A, LANZI, ALESSIO, Lanzi, A, and LANZI, ALESSIO
- Published
- 2002
258. L' illecito tributario
- Author
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Aldrovandi, P, Lanzi, A, ALDROVANDI, PAOLO, LANZI, ALESSIO, Aldrovandi, P, Lanzi, A, ALDROVANDI, PAOLO, and LANZI, ALESSIO
- Published
- 2001
259. Profili della tutela penale del commercio elettronico
- Author
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Franceschelli, V, Lanzi, A, LANZI, ALESSIO, Franceschelli, V, Lanzi, A, and LANZI, ALESSIO
- Published
- 2001
260. L' illecito tributario : il sistema emergente dal D. lgs. 18.12.1997 n. 472
- Author
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Aldrovandi, P, Lanzi, A, ALDROVANDI, PAOLO, LANZI, ALESSIO, Aldrovandi, P, Lanzi, A, ALDROVANDI, PAOLO, and LANZI, ALESSIO
- Published
- 1999
261. Prospettive penalistiche della subfornitura
- Author
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Franceschelli, V, Lanzi, A, LANZI, ALESSIO, Franceschelli, V, Lanzi, A, and LANZI, ALESSIO
- Published
- 1999
262. Profili penalistici della tutela della privacy informatica
- Author
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Franceschelli, V, Lanzi, A, Veneziani, P, LANZI, ALESSIO, Veneziani, P., Franceschelli, V, Lanzi, A, Veneziani, P, LANZI, ALESSIO, and Veneziani, P.
- Published
- 1998
263. Commento all'art. 12, 2° comma della legge n. 516 del 1982
- Author
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CARACCIOLI IVO, GIARDA, ANGELO LUIGI, LANZI ALESSIO, Corvi, Paola, Corvi, Paola (ORCID:0000-0002-4234-3779), CARACCIOLI IVO, GIARDA, ANGELO LUIGI, LANZI ALESSIO, Corvi, Paola, and Corvi, Paola (ORCID:0000-0002-4234-3779)
- Abstract
Il contributo si propone l'esegesi del secondo comma dell'art. 12 della legge n. 516 del 1982 al fine di valutare l'incidenza del giudicato penale sui poteri e sull'attività accertatrice della Amministrazione finanziaria e di individuare i limiti e le modalità con cui opera il vincolo del giudicato penale nella procedura di accertamento tributario
- Published
- 1989
264. Il 'nuovo' reato di false comunicazioni sociali: aspetti di criticità e profili di comparazione
- Author
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D'ALTILIA, LETIZIA, D'Altilia, L, and LANZI, ALESSIO
- Subjects
reati societari ,IUS/17 - DIRITTO PENALE ,penale economia ,false accounting ,artt. 2621-2622 c.c ,false comunicazioni ,accounting fraud ,falso in bilancio ,materiality - Abstract
Il sistema di incriminazione delle false comunicazioni sociali, come configurato dalla legge n. 69 del 2015, è caratterizzato da un elevato grado di indeterminatezza, in quanto molteplici elementi sono affidati alla valutazione discrezionale del giudice, come la questione delle valutazioni ha immediatamente dimostrato. Nel tentativo di analizzare al meglio i contenuti della riforma, è condotta una ricognizione storica riguardo all’evoluzione dell’attuale figura di reato, a cui segue un confronto con altri ordinamenti, di civil law e di common law. L’esito è sconcertante. In particolare, si può constatare come, rispetto alla riforma del 2002, la normativa introdotta dalla riforma del 2015 rappresenti più che un progresso, piuttosto un regresso; sembrerebbe che le modifiche recentemente apportate alle fattispecie di reato in esame, abbiano reso la normativa nazionale “più vicina” a quella degli altri Paesi capitalistici, ma dal punto di vista sistematico, anche sotto questo versante, restano le perplessità e le aporie derivanti dalla vaghezza del requisito del “materiality” (come mostrato proprio dall’esperienza anglosassone), dalla scomparsa dell’elemento del danno dalla fattispecie generale (artt. 2621 e 2622 c.c.) e dalla ricomparsa nelle fattispecie “minori” di cui agli artt. 2621-bis e 2621-ter c.c. e, più in generale, dalla eventuale relegazione ad una dimensione puramente pubblicistica degli interessi offesi dal reato, anziché alla sfera patrimoniale individuale dei soggetti destinatari della falsità. In un quadro del genere, l'unica prospettiva possibile è quella della lettura rigorosa che assegna al dato normativo il significato più rigido possibile, come suggerito dal ruolo preminente della legalità formale all’interno del nostro sistema penale. The reformed system of criminalisation of false accounting, as configured by law n. 69 of 2015, is characterised by a high degree of indeterminacy, as multiple elements are entrusted to the judge’s discretionary assessment, as the problem of evaluations has immediately revealed. With the aim of trying to better analyze the contents of the reform, the thesis begins with a historical survey regarding the evolution of the crime figure in Italian legal framework, followed by a comparison with other systems, of civil law and common law. The result is disconcerting. In particular, it can be seen that, as compared to the 2002 reform, the law introduced by the 2015 reform represents more than a progress, rather a regression; moreover, it would seem that the changes recently made to the type of crime in question have made the national legislation “nearest” to that of other capitalist countries, but from the systematic point of view, even under this aspect, remains the doubts deriving from the vagueness of the concept of “materiality” (as shown by the Anglo-Saxon experience), the disappearance of the element of the damage from the general case of crime (articles 2621 e 2622 c.c.) and the reappearance in the “minor” cases referred to in articles 2621-bis and 2621-ter c.c. and, more generally, from the possible relegation to a purely publicistic dimension of the interests offended by the crime, rather than to the individual patrimonial sphere of the recipients of falsehood. In such a context, the only possible prospect is that of a rigorous reading assigning to the normative data the strictest meaning possible, as suggested by the preeminent role of formal legality within Italian criminal system.
- Published
- 2019
265. La confisca dei proventi dei reati economici e i terzi
- Author
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MAGNOLO, FABIO, Magnolo, F, and LANZI, ALESSIO
- Subjects
proventi ,IUS/17 - DIRITTO PENALE ,confisca ,proceeds ,economic ,stakeholder ,confiscation ,terzi ,profitto - Abstract
Il presente lavoro di ricerca ha l’obiettivo di ricostruire sistematicamente, in base al diritto attualmente vigente, la posizione giuridica di ciascuno di tali soggetti “terzi” rispetto alla confisca dei proventi dei reati economici. Una lesione alla sfera giuridica individuale può avvenire nei confronti di diversi soggetti, che non hanno partecipato alla commissione del reato, ma che al provento di esso o comunque al patrimonio o all’attività economica del reo risultano in qualche modo legati. Nel momento in cui il sequestro vincola e la confisca sottrae alcune utilità al destinatario diretto della misura, gli effetti negativi si estendono a coloro che hanno una pretesa sullo specifico bene oggetto di ablazione (proprietari o comproprietari, titolari o co-titolari di diritti reali e personali); a coloro che, risultando creditori del reo, hanno a cuore l’integrità del suo patrimonio, soprattutto nelle situazioni di crisi, in cui esso è incapiente; infine, nei casi in cui sono presi di mira beni strategici per un’impresa, ai c.d. stakeholder, vale a dire ai soggetti che per vari motivi orbitano attorno all’attività economica ed hanno interesse alla prosecuzione della stessa. My research concern the protection of the third parties in relation of the confiscation of proceeds of crime. In particular, it’s possible to distinguish three categories of “thirds”: - the variegated category of subjects who have a specific pretense on the specific asset object of the confiscation (titular of right of property, to lease, etc.), against the interest of the State to remove the dangerous criminal product; - the subjects who have an interest to preserve the integrity of the assets of the criminal (creditors), against the claim of the Public Authorities to ablate the illicit proceeds; - - the diversified category of subjects who have a gain in the prosecution of the economic activity (the stakeholder: employees, supplies, creditors, small investors, etc.).
- Published
- 2018
266. Il delitto di autoriciclaggio: problemi interpretativi e conseguenza sul sistema
- Author
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CARBONE, GABRIELE SALVATORE, Carbone, G, and LANZI, ALESSIO
- Subjects
IUS/17 - DIRITTO PENALE ,significato ,autoriciclaggio ,disciplina ,rule ,reato ,sanzioni ,meaning ,self-laundering ,crime - Abstract
Per cogliere appieno il significato della L. 15 dicembre 2014, n. 186 che, com’è noto, ha introdotto la fattispecie di autoriciclaggio (art. 648ter.1 c.p.), occorre, preliminarmente, ricostruire attentamente la disciplina codicistica in materia di ricettazione (art. 648 c.p.), riciclaggio (art. 648bis c.p.) e impiego di denaro, beni o altre utilità di provenienza illecita (art. 648ter c.p.). Ciò al duplice fine di verificare: ex ante, quanto spazio il combinato disposto delle suddette norme abbia lasciato al legislatore per introdurre una norma che criminalizzasse le condotte autoriciclatorie; ex post, per delineare in che modo l’introduzione della fattispecie di autoriciclaggio abbia impattato sul sistema penalistico nel suo complesso. In altri termini, solo in esito ad un’attenta analisi delle fattispecie di cui agli artt. 648, 648bis e 648ter c.p. sarà possibile cogliere in che modo il legislatore abbia superato il cd “privilegio dell’autoriciclaggio” e se la scelta di introdurre una fattispecie ad hoc fosse l’unica strada percorribile. In quest’ottica, non si potrà non tener conto delle indicazioni fornite dalla dottrina oltre che dalla giurisprudenza di legittimità, nel chiarire gli aspetti più problematici delle norme in questione e nel tracciare i confini applicativi delle stesse. A dispetto delle ripetute affermazioni, anche di carattere politico, secondo cui l’autoriciclaggio sarebbe una costante della repressione penale nei paesi più democratici ed avanzati, pare doveroso precisare che l’affermazione può nascondere un confondimento. Infatti, si può senz’altro affermare che la repressione dell’autoriciclaggio, all’interno di molti ordinamenti, costituisca un tema di discussione, piuttosto che un dato normativo consolidato. L’impressione che si ricava è che la punibilità a titolo di autoriciclaggio consegua non ad una semplice estensione soggettiva della fattispecie già esistente, ma ad un articolato lavoro di cesello del legislatore e degli altri formanti del diritto, volto a distinguere i casi in cui la doppia punibilità sia ammissibile rispetto a quelli in cui sarebbe iniqua o eccessiva. A questo proposito, va preliminarmente rilevato come l’incriminazione dell’autoriciclaggio sia un dato tradizionalmente acquisito nei paesi di Common law, come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Al di fuori di questi due sistemi, infatti, appare spesso controversa la configurabilità di una responsabilità per il reato accessorio in capo all’autore del reato presupposto. Con il terzo comma dell’art. 3 della Legge 15 dicembre 2014, n. 186, giunge a compimento il percorso, lungo e non poco travagliato, di introduzione nell’ordinamento del delitto di autoriciclaggio, collocato nell’art. 648ter.1 c.p. To fully grasp the meaning of L. 15 December 2014, n. 186 which, as it is well known, introduced the self-laundering crime (Article 648c.1c), it is necessary to firstly reconstruct the code of conduct on recruiting (Article 648 cp), recycling (Article 648bis cp) and the use of money, property or other utilities of illicit origin (Article 648c). This is at the double end of verifying: ex ante, how much space the combined provisions of the aforementioned rules left to the legislator to introduce a rule that criminalises self-criticisms; ex post, to outline how the introduction of the licensing case had impact on the criminal justice system as a whole. In other words, only in the light of a careful analysis of the facts of art. 648, 648bis, and 648ter c.p. it will be possible to see how the legislature has passed the "privilege of caring" and whether the choice to introduce an ad hoc case was the only viable route. From this point of view, the notions of the doctrine as well as of the case law of law, the clarification of the most problematic aspects of the rules in question and the application boundaries of those rules can not be ignored. In spite of the repeated statements, even of a political nature, that self-care would be a constant of criminal repression in the more democratic and advanced countries, it seems appropriate to point out that the statement can hide confusion. In fact, it can certainly be said that the repression of authorship, within many ordinances, constitutes a topic of discussion, rather than a consolidated normative rule. The impression that it is derived from the fact that punishment by way of authority is not merely a subjective extension of the present case, but to the articulated work of the chancellor of the legislature and other law-makers, to distinguish between cases where double punishment is admissible than those in which it would be inefficient or excessive. In this regard, it should be noted that the incrimination of self-discipline is a tradition commonly acquired in Common Law countries, such as the United States and Great Britain. Outside these two systems, it is often controversial the configurability of an accountability for the accessory offense to the perpetrator of the presumed offense. By the third paragraph of art. 3 of the Law of 15 December 2014, n. 186, the path is reached, long and not uncomfortably, of introduction into the order of the authoritarian crime, as set out in art. 648ter.1 c.p.
- Published
- 2018
267. La confisca come misura di sicurezza e come sanzione: problematiche applicative, in particolare con riferimento ai rapporti tra confisca diretta e per equivalente
- Author
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SALAMONE, GIUSEPPE, Salamone, G, and LANZI, ALESSIO
- Subjects
IUS/17 - DIRITTO PENALE ,per ,diretta ,for ,equivalente ,confisca ,direct ,confiscation - Abstract
La confisca è da sempre un istituto al centro di accesi dibattiti giurisprudenziali e dottrinali. Accanto al modello di confisca prevista come misura di sicurezza, il legislatore nel corso degli anni, ha previsto varie ipotesi speciali per contrastare, a fronte dell’inadeguatezza del modello classico, i diversi fenomeni criminali. Tali ripetuti interventi normativi – che hanno portato all’introduzione di misure che, anche alla luce dell’interpretazione fornita dalle Corti europee, assumono la natura di vere e proprie sanzioni penali (in particolare la confisca per equivalente) – hanno però creato un quadro confuso e disarticolato, il quale ha portato la stessa giurisprudenza, in sede di interpretazione, a sovrapporre in molti ambiti misure ablatorie diverse, perdendo molto spesso di vista, in nome di una pur comprensibile efficienza repressiva, il riferimento ai principali parametri costituzionali. Il presente lavoro si pone l’obbiettivo di analizzare le principali forme di confisca previste nel nostro ordinamento in relazione alla diversa natura giuridica di misura di sicurezza o di sanzione, al fine di mettere in luce i problemi applicativi che derivano dalla qualificazione giuridica delle misure ablative patrimoniali, anche con riferimento alle indicazioni provenienti dalle Corti europee, a dire il vero non sempre seguite dalla giurisprudenza nazionale. Ci si concentrerà in particolare sull’analisi dei rapporti tra confisca diretta e confisca per equivalente, dando atto dei problemi che derivano dalla tendenza della giurisprudenza nazionale, soprattutto nell’ambito dei reati tributari, a sovrapporre due istituti fra loro assai diversi per natura e presupposti applicativi. In particolare si illustrerà come la giurisprudenza più recente, al fine di consentire una ampia applicazione della confisca nei casi in cui l’oggetto sia rappresentato da somme di denaro, invochi la misura della confisca diretta, senza che sia necessario “scomodare” la sanzione della confisca per equivalente. A fronte di tale critica situazione in tema confisca, l’unica soluzione prospettabile sembra essere rappresentata da una completa opera di risistemazione della materia da parte del legislatore, in modo che vengano finalmente salvaguardate, in sede di applicazione della misura, non soltanto le garanzie che competono al destinatario del provvedimento ablatorio, ma anche il fondamentale principio di certezza del diritto. Confiscation is an institution that is always at the center of heated jurisprudential and doctrinal debates. Next to the confiscation model provided as a safety measure, over the years the legislator has provided various special assumptions to counter the different criminal phenomena, in view of the inadequacy of the classical model. Those repeated regulatory interventions - which have led to the introduction of measures that take on the nature of authentic penalties (including confiscation for equivalent), thanks to the interpretation given by the European Courts – have however created a confusing and disjointed picture, which has brought the case-law itself to overlap different ablatorie measures in many areas in the interpretation stage, often losing sight of the reference to the main constitutional principles, in the name of a repressive, while understandable, efficiency. The present work has the objective of analyzing the main forms of confiscation under the italian legal system in relation to the different legal nature of detention or punishment, in order to highlight the practical problems arising from the legal classification of ablative measures equity, also based on the guidelines given by the European Courts, (truth be told) not always followed by national law. We will focus in particular on the analysis of the relationship between direct seizure and confiscation for equivalent, taking note of the problems which arise from the tendency of the national case law, especially in the context of tax rules, to overlay two institutions different in nature and in assumptions applications. In particular, we will discuss how the most recent case-law, in order to allow a wider application of confiscation in cases where the object is represented by sums of money, relies on the measurement of direct confiscation, without “bothering” the sanction of confiscation for the equivalent. In view with this critical situation on confiscation, the only solution seems to be a complete work of resettlement on the matter by the legislator, so that not only the guarantees that compete to the recipient of scalers measure but also the fundamental principle of legal certainty are finally safeguarded when applying the measure.
- Published
- 2017
268. L'ente collettivo come soggetto nell'ambito del diritto punitivo: modelli di responsabilità e nuovi strumenti sanzionatori. Analisi comparata con i sistemi di common law
- Author
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MAZZACUVA, FEDERICO, Mazzacuva, F, and LANZI, ALESSIO
- Subjects
diritto punitivo ,mediazione penale ,ente collettivo ,deferred prosecution agreement ,riabilitazione - Abstract
Oggetto di trattazione è l’analisi, in chiave comparata con i sistemi di common law, dei regimi di responsabilità “punitiva” degli enti collettivi, con particolare riguardo, anzitutto, ai principi e alle garanzie applicabili; in secondo luogo, al contenuto dell’addebito rivolto alla società; e, infine, ai profili processuali e sanzionatori. L’individuazione di nozioni autonome di “colpa” e di “rieducazione”, riferibili alla persona giuridica, è condotta attraverso la disamina dei procedimenti di giustizia negoziata e di mediazione penale di matrice anglo-americana.
- Published
- 2014
269. La natura giuridica della confisca
- Author
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RECANESCHI, VALERIA, Recaneschi, V, and LANZI, ALESSIO
- Subjects
IUS/17 - DIRITTO PENALE ,confisca - Abstract
La tesi ha ad oggetto la disciplina della confisca nell'ordinamento italiano con particolare riferimento alla questione della natura giuridica sia dell'ipotesi prevista dall'art. 240 c.p. sia di talune ipotesi speciali. Il lavoro si sofferma anche sull'omologo istituto statunitense in chiave comparatistica.
- Published
- 2013
Catalog
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