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In this work the initial performance studies of the first small monolithic pixel sensors dedicated to charged particle detection, called CE-65, fabricated in the 65nm TowerJazz Panasonic Semiconductor Company are presented. The tested prototypes comprise matrices of 64 x 32 square analogue-output pixels with a pitch of 15 mu m. Different pixel types explore several sensing node geometries and amplification schemes, which allows for various biasing voltage of the detection layer and hence depletion conditions and electric field shaping. Laboratory tests conducted with a Fe-55 source demonstrated that the CE-65 sensors reach equivalent noise charge in the 15 to 25 e(-) range and excellent charge collection efficiencies. Charge sharing is substantial for standard diodes, but can be largely suppressed by modifying their design. Depletion of the thin sensitive layer saturates at a reverse diode bias of about 5 V.

L’articolo esamina la questione del rapporto parti-tutto negli Essais, in particolare come essa si delinea all’interno della riflessione montaigneana sulla natura e sull’individuo. L’indagine sui testi fa emergere tanto la tensione quanto il nesso tra le due nozioni in esame: se da un lato Montaigne afferma che la condizione umana si inscrive nell’orizzonte del frammento, della dispersione, della tessera che non si incastra nel punto giusto, dall’altro, sia in relazione alla natura sia all’individuo, ritiene che sia possibile pensare l’esistenza di un tutto nel quale i frammenti possono collegarsi.

Depleted Monolithic Active Pixel Sensors (DMAPS) are an option for the outermost layer of the upgraded ATLAS ITk Pixel Detector at the CERN LHC. Two large size DMAPS named TJ MALTA and TJ Monopix were produced in a 180nm CMOS imaging process in a small col- lection electrode design. The TJ MALTA chip combines a low power front end with a novel matrix readout design to achieve a low power consumption of < 80mW/cm2. Threshold values of ≈ 250 e− with a dispersion of ≈ 30 e− and an ENC of < 10 e− can be achieved before irradia- tion which is consistent with the results from TJ Monopix. Test beam measurements indicate an average efficiency of 96 % before irradiation, with the inefficiency mainly due to a non fully func- tional masking scheme, forcing operation at relatively high thresholds. After neutron irradiation to 1e15 neq /cm2 the efficiency in pixel centres is retained, but it is reduced in pixel corners. A proposal to improve charge collection in the corners is backed up by TCAD simulations and promises an improved performance with small modifications.

«Conoscere il principio di Archimede insegna a nuotare? Sapere tutto dei fotoni migliora la vista?». Sono le domande con cui Tullio De Mauro presenta questo manuale, invitandoci a smentire la loro apparente saggezza e a condividere un sapere che ci permetta l’uso responsabile di parole, testi e frasi. È ciò che questo manuale insegna a praticare. Il Manuale di educazione al pensiero critico è la prima proposta didatticamente strutturata per una via italiana al critical thinking e fornisce sia una mappa di questo settore di studi, sia un metodo ordinato per coordinarlo con le discipline tradizionali. Il Manuale di educazione al pensiero critico si articola in nove capitoli, altrettanti dialoghi e diciotto unità di apprendimento piane e didascaliche, che ascendono progressivamente dalla comprensione degli enunciati all’analisi del ragionamento fino alle dinamiche del dialogo orale o scritto. Il Manuale di educazione al pensiero critico insegna a valutare i propri pensieri e i modi in cui li si difende, insegna a rendere trasparenti e logicamente coerenti i discorsi, insegna a cogliere errori e sofismi, proponendo un percorso di sviluppo correlato di queste “competenze trasversali”. Il Manuale di educazione al pensiero critico descrive inoltre l’organizzazione del discorso scritto ed è dunque una guida preziosa sia al leggere che allo scrivere testi argomentativi. Il Manuale di educazione al pensiero critico è un libro ricco di esercizi e giochi di intelligenza, per il lettore che voglia esercitarsi al problem solving partendo da conoscenze solide e generali. Il Manuale di educazione al pensiero critico è perciò un ideale compagno di strada per gli studenti dei primi anni di tutti i corsi afferenti alle Classi di Scienze Umane e Sociali: Lettere, Filosofia, Economia, Scienze della Formazione, Scienze della Comunicazione, Sociologia, Scienze Politiche, Giurisprudenza. Esso aiuta a recuperare velocemente eventuali gap formativi e a progredire in fretta. Il Manuale di educazione al pensiero critico può essere usato nella scuola media superiore per arricchire i corsi di filosofia e delle altre discipline umanistiche, prefigurandone un’evoluzione conforme alle esigenze dei nostri tempi. Se ne consiglia la lettura e l’adozione ai docenti che vogliano essere mentori, con saggezza e senso dell’artigianato, delle conoscenze e delle competenze che i nativi cartacei possono trasmettere ai nativi digitali. Come scrive ancora De Mauro, esso offre «un’occasione preziosa di partecipazione effettiva al rinnovamento concreto di contenuti e modi della didattica delle nostre università e scuole». Se ne sconsiglia la lettura a tutti coloro che ritengono che creare una buona scuola sia solo un problema di costruzione di gerarchie di comando e di obbedienza, di messa in efficienza degli apparati, di gestione tecnica priva di idee e di fantasia.

This paper outlines the results of investigations into the effects of radiation damage in the mini-MALTA prototype. Measurements were carried out at Diamond Light Source using a micro-focus X-ray beam, which scanned across the surface of the device in 2 $\mathrm{\mu m}$ steps. This allowed the in-pixel photon response to be measured directly with high statistics. Three pixel design variations were considered: one with the standard continuous $\mathrm{n^-}$ layer layout and front-end, and extra deep p-well and $\mathrm{n^-}$ gap designs with a modified front-end. Five chips were measured: one unirradiated, one neutron irradiated, and three proton irradiated.