119 results on '"Braibanti, P"'
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102. Molecular thermodynamics of the denaturation of lysozyme
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Braibanti, A. and Fisicaro, E.
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- 1994
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103. Review: Employment of Middle Class Muslim Women in Dacca, by A. F. A. Husain and A Passage through Pakistan, by Orville F. Linck
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Braibanti, Ralph
- Published
- 1960
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104. Un’applicazione del Mental Health Continuum di Keyes al contesto italiano: benessere e malessere in giovani e adulti
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PETRILLO, GIOVANNA, CASO, DANIELA, CAPONE, Vincenza, AA.VV., Braibanti P., Zunino A., Petrillo, Giovanna, Caso, Daniela, and Capone, Vincenza
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Benessere ,Depressione ,Flourishing people - Abstract
Introduzione: La salute e la malattia mentale sono costrutti collegati, ma differenti: pertanto il percorso di diagnosi della salute mentale dovrebbe essere parallelo all’accertamento dei disturbi mentali (Keyes, 2005). Secondo il Mental Health Continuum (MHC) di Keyes le persone si collocano lungo un continuum che va da presenza (Flourishing) ad assenza di benessere (Languishing). Obiettivi: Numerosi studi hanno identificato il posizionamento sul MHC di adulti e adolescenti (Americani, Africani, Nord Europei). L’obiettivo del presente contributo è quello di verificare l’applicabilità del modello di Keyes nel contesto italiano e di indagare le relazioni tra MHC e Malessere Psicologico. Metodologia: É stato messo a punto un questionario self-report che comprende, oltre all’Italian Mental Health Continuum-Short Form (Petrillo, Capone, Caso, 2013), altre scale volte a rilevare le variabili psicosociali oggetto di studio. Hanno partecipato alla ricerca 1438 persone con un’età tra i 18 e gli 89 anni (m = 47.12 anni, DS: 19.9), equamente suddivisi per genere. Risultati e Conclusioni: Dai risultati emerge che il 31% dei partecipanti ha una salute mentale positiva (Flourishing), in quanto dichiara di sperimentare ogni giorno, o quasi, almeno 7 sintomi di benessere (ad es. essere felice, interessato alla vita, soddisfatto). L’11% dei partecipanti, invece, non ha una salute mentale positiva (Languishing) in quanto riferisce di non provare mai (o al massimo una/due volte al mese) almeno 7 sintomi di benessere. Infine gli individui che non soddisfano i criteri sopra citati sono classificati come persone con una moderata salute mentale (58%). In linea con quanto suggerito dalla letteratura i flourishing (e coloro che hanno una moderata salute mentale) presentano bassi livelli di malessere psicologico, non sono depressi e non denunciano disturbi psicofisici.
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- 2013
105. Validazione della Paranormal Health Beliefs Scale per adulti
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PETRILLO, GIOVANNA, DONIZZETTI, ANNA ROSA, AA.VV., Braibanti P., Zunino A., Petrillo, Giovanna, and Donizzetti, ANNA ROSA
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Credenze illusorie sulla salute ,Promozione della salute ,validazione scale - Abstract
Benché si riconosca che le credenze illusorie sono ancora fortemente diffuse (Aarnio e Lindeman, 2005) nonostante l’affermazione del pensiero scientifico, non è stato finora sufficientemente indagato il ruolo svolto da queste credenze nell’ambito della salute. Tali conoscenze risultano particolarmente importanti, se si considera che l’individuo, secondo l’approccio bio-psico-sociale, è un soggetto attivo in grado di orientare le proprie azioni e di migliorare i propri livelli di benessere facendo ricorso a un sistema di risorse sia materiali, sia cognitive ed emozionali, sia relazionali (Seiffge-Krenke, 1998). L’obiettivo di questo contributo è presentare la validazione della versione per adulti della Paranormal Health Beliefs Scale (PHBS; Petrillo e Donizzetti, 2012). La PHBS, originariamente elaborata per gli adolescenti nel contesto italiano, rileva le credenze illusorie sulla salute specificamente riferite a: Credenze Religiose, Credenze Superstiziose, Credenze in Eventi Sovrannaturali, Credenze Para-psicologiche e Credenze Pseudo-scientifiche di tipo biomedico. La scala è stata somministrata a 275 soggetti, quasi equamente distribuiti per sesso (46.9% maschi e 53.1% femmine) e con un’età media di 47.7 anni (DS = 19.90). I risultati di analisi fattoriali confermative, nonché di affidabilità, hanno attestato le soddisfacenti proprietà psicometriche dello strumento, confermando le stesse dimensioni della versione per adolescenti. Analisi correlazionali tra le credenze illusorie sulla salute e altri costrutti ne hanno dimostrato la validità convergente e discriminante. I risultati complessivamente mostrano la validità ed l’affidabilità dello strumento. Esso si presta ad essere utilmente impiegato per la rilevazione dell’articolata gamma di credenze illusorie riferite alla salute, anche nell’ambito di programmi educativi di promozione della salute lungo tutto l’arco di vita.
- Published
- 2013
106. Editoriale
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Paride Braibanti, Giovanna Petrillo, Braibanti, P., and Petrillo, Giovanna
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Psicologia della Salute ,Servizi sociosanitari ,Health (social science) ,Ricerca-intervento ,Contesti lavorativi ,Scuola ,Comunità ,Applied Psychology - Published
- 2011
107. Health Locus of Control Scale per adolescenti: un secondo studio di validazione
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PETRILLO, GIOVANNA, DONIZZETTI, ANNA ROSA, AA.VV., Braibanti P., Petrillo, Giovanna, and Donizzetti, ANNA ROSA
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adolescenti ,Health Locus of Control ,validazione di scale - Abstract
Il costrutto di locus of control, e cioè la tendenza a percepire gli eventi come dipendenti dal proprio comportamento o da forze esterne non controllabili, è stato applicato a numerosi ambiti tra cui quello della salute. In particolare, rimandare l’origine della propria salute al comportamento individuale (cause interne) significa dare un rilievo maggiore alla propria volontà, al proprio impegno e alla propria responsabilità (Steptoe et al., 1994), al contrario di quanto avviene quando si attribuisce tale origine a fattori imperscrutabili e imprevedibili (forze soprannaturali) oppure all’attivazione di esperti (cause esterne) (Petrillo, 2008). In un precedente studio (Petrillo, Donizzetti, 2008), volto alla costruzione e validazione di una Scala di Health Locus of Control (HLCS) per adolescenti, è emersa una struttura bidimensionale che distingue il locus interno da quello esterno. Anche se i risultati ottenuti da questo studio sono stati valutati soddisfacenti per coerenza interna e validità di costrutto, si è ritenuto opportuno - a causa della esiguità del campione di riferimento (N=328) - verificare in un secondo studio, qui presentato, la stabilità dei risultati ottenuti considerando un numero più ampio di partecipanti. Pertanto la HLCS è stata somministrata a 1469 adolescenti quasi equamente distribuiti per sesso (44.0% maschi e 56.0% femmine) e con un’età media di 16.6 anni (DS = 1.43). Sono state condotte Analisi Fattoriali Esplorative e Confermative, di affidabilità e correlazionali. I risultati confermano la struttura bidimensionale del locus of control della salute. Le due dimensioni di locus interno (Alpha = .74) e locus esterno (Alpha = .74) risultano significativamente ma lievemente correlate tra loro in senso positivo. Inoltre, il locus esterno è significativamente e positivamente correlato soprattutto con le credenze illusorie sulla salute; invece, il locus interno è significativamente e positivamente correlato con l’autoefficacia e negativamente correlato con le credenze illusorie sulla salute. I risultati complessivamente soddisfacenti mostrano l’utilità dello strumento – che nella versione finale consta di 18 item - per la rilevazione delle credenze degli adolescenti circa il controllo della propria salute fisica.
- Published
- 2010
108. L'uso di alcol e sostanze stupefacenti tra gli studenti universitari. Uno studio qualitativo
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MAZZONI, DAVIDE, VIVO, ELEONORA, CICOGNANI, ELVIRA, Monteverdi P., Braibanti P., Mazzoni D., Vivo E., Monteverdi P., and Cicognani E.
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DROGHE ,ALCOL ,STUDENTI UNIVERSITARI - Abstract
Introduzione Recenti studi nazionali ed internazionali descrivono l'uso di alcolici e di droghe come un comportamento relativamente diffuso tra gli studenti universitari, soprattutto nella fase di transizione che coincide con l'inizio del proprio percorso accademico (es. White et al., 2006). Obiettivi A partire dall'assunto secondo il quale un fenomeno può essere compreso pienamente solo a partire dal punto di vista degli stessi protagonisti, l'obiettivo del presente studio è quello di indagare diversi aspetti dell'esperienza diretta o indiretta del consumo di droghe, ed in particolare la motivazione all'uso, i pattern di assunzione, le rappresentazioni del rischio e del divertimento, oltre che la descrizione del contesto (fisico e sociale) in cui avviene l'assunzione. Metodologia Sono tate condotte 34 interviste semistrutturate con studenti universitari iscritti a diverse Facoltà dell'Università di Bologna. Gli intervistati si differenziano per età (19-25 anni), genere sessuale (18 maschi e 16 femmine) , condizione residenziale (residenti, pendolari, fuori sede) e profilo di assunzione (dai non consumatori ai poli-consumatori). la trascrizione delle interviste è stata analizzata attraverso la metodologia della Grounded Theory (Glaser & Strauss, 1967). Risultati e conclusioni I risultati indicano la presenza di differenti motivazioni all'uso di sostanze, connesse al pattern di assunzione, alle esperienze passate e alle caratteristiche degli intervistati (condizione residenziale, percorso accademico, genere). I partecipanti dimostrano una conoscenza generica dei rischi connessi all'assunzione delle diverse sostanze e tendono a sottostimare i danni causati dall'alcol. La discussione verterà sulla connessione tra rappresentazioni del rischio e del divertimento, motivazioni all'uso, pattern di consumo, variabili socio-demografiche e implicazioni per l'intervento. Bibliografia White HR, McMorris BJ, Catalano RF, Fleming CB, Haggerty KP, Abbott RD. (2006). Increases in alcohol and marijuana use during the transition out of high school into emerging adulthood: The effects of leaving home, going to college, and high school protective factors. Journal of Studies on Alcohol, 810-822. Glaser, B.G., & Strauss, A.L. (1967). The discovery of Grounded Theory. Chicago: Aldine.
- Published
- 2010
109. Gruppo strutturato o gruppo aperto? Confronto tra due modalità di gestione del gruppo in riabilitazione cardiologica
- Author
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Baiardo, G, Savioli, G, Conti, M, Corsiglia, L, MIGLIORETTI, MASSIMO, Braibanti, P, Baiardo, G, Savioli, G, Conti, M, Corsiglia, L, and Miglioretti, M
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Patients education, cardiovascular rehabilitation, Psychological adjustment - Published
- 2010
110. SPIRITUALITÀ E COPING RELIGIOSO: DIMENSIONI POSITIVE NELLA MALATTIA ONCOLOGICA
- Author
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GREMIGNI, PAOLA, S. Marrella, M. Burlando, G. e. Serravezza, BRAIBANTI P., P. Gremigni, S. Marrella, M. Burlando, and G.e Serravezza
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ANALISI DELLA REGRESSIONE ,ADATTAMENTO ALLA MALATTIA ,SPIRITUALITÀ ,PSICONCOLOGIA - Abstract
Introduzione: recenti studi in oncologia indicano che i pazienti contano sulle proprie credenze spirituali e religiose per attribuire un significato all’esperienza della malattia e alla sopravvivenza, traendone benessere emotivo (Vachon, 2008). Obiettivi: presentare lo studio preliminare di validazione italiana di alcuni brevi strumenti di misura del senso di religiosità e spiritualità e l’associazione tra queste dimensioni e l’adattamento alla malattia in pazienti oncologici. Metodo: 68 pazienti ocologici (30M; 38F, età media 55,7 anni) hanno compilato: System of Beliefs Inventory (Holland et al., 1998), Functional Assessment of Chronic Illness Therapy-Spiritual Wellbeing (Peterman et al., 2002), Reliance on God’s Help (Büssing et al., 2007) oltre a Cancer Adjustment Scale, Mini-Mental Adjustment to Cancer Scale. Risultati: i 3 questionari sulla spiritualità/religiosità considerati mostrano buone caratteristiche psicometriche (alpha: 0,93; 0,95; 0,76). Fra questi, FACIT-Sp (in particolare le sottoscale di attribuzione di significato alla malattia e di senso di pace derivante dalla fede religiosa) è predittivo delle varie dimensioni dell’adattamento al cancro (R2compreso tra 0,16 e 0,38, p
- Published
- 2010
111. Stress, benessere psicologico e crescita post-traumatica in pazienti con carcinoma mammario
- Author
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VESCOVELLI, FRANCESCA, ALBIERI, ELISA, OTTOLINI, FEDRA, RUINI, CHIARA, BRAIBANTI P., Vescovelli F., Albieri E., Ottolini F., and Ruini C.
- Published
- 2010
112. Relazione medico-paziente: percezioni di autoefficacia comunicativa dei pazienti
- Author
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CAPONE, Vincenza, PETRILLO, GIOVANNA, AA.VV., Braibanti P., Capone, Vincenza, and Petrillo, Giovanna
- Subjects
Relazione medico-paziente ,comunicazione medico-paziente ,percezioni di autoefficacia - Abstract
Introduzione I pazienti che partecipano attivamente al colloquio medico riescono a gestire meglio la malattia, a seguire con più facilità le terapie e sono più soddisfatti dell’esito del colloquio (Street, Millay, 2001). Rendono inoltre il medico più informativo, accomodante e supportivo (Street et al., 2007). Le percezioni di autoefficacia sono un importante fondamento per l’azione con effetti benefici sul funzionamento individuale e sul benessere (Bandura, 1997). Indagare le percezioni di autoefficacia comunicativa del paziente è un primo passo per comprendere come esso si relaziona al medico. Obiettivi Il lavoro ha l’obiettivo di indagare le percezioni di autoefficacia comunicativa dei pazienti durante un colloquio con il medico specialista, tenendo conto della patologia e del tempo da cui sono in cura. Si vuole inoltre indagare se il sentirsi efficaci nel comunicare con il proprio medico è connesso con la valutazione, da parte del paziente, delle abilità comunicative dell’operatore sanitario. Partecipanti strumenti e metodi Sono stati contattati 890 pazienti, che si sono recati per visite specialistiche ambulatoriali in strutture ospedaliere pubbliche e private del Sud Italia. Ai partecipanti è stato somministrato un questionario self-report, che includeva diversi strumenti tra cui la PCCS scale (Capone, Petrillo, 2009), per la rilevazione delle percezioni dell’autoefficacia comunicativa, e l’HCCQ (Gremigni et al..,2008) adattato ai medici, per la valutazione delle abilità comunicative. Sono state effettuate analisi descrittive e correlazionali Risultati I risultati evidenziano livelli medi di autoefficacia comunicativa nei pazienti. Essi, a colloquio con il proprio medico, si sentono più capaci di dare e ricevere informazioni sulla malattia e sulla terapia e meno capaci di esplicitare dubbi e preoccupazioni. I pazienti con livelli più elevati di autoefficacia valutano gli operatori sanitari più in grado di comunicare e meno ostili nei loro confronti. Questi primi risultati confermano il ruolo centrale dell’autoefficacia comunicativa e suggeriscono la necessità di incrementare le communication skills dei pazienti per migliorare la soddisfazione rispetto al colloquio clinico, con importanti ricadute sul sistema di cura.
- Published
- 2010
113. Il possibile ruolo del benessere e dello stress sulla conta piastrinica in persone sane
- Author
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VESCOVELLI, FRANCESCA, OFFIDANI, EMANUELA, VISANI, DALILA, RUINI, CHIARA, BRAIBANTI P., Vescovelli F., Offidani E., Visani D., and Ruini C.
- Published
- 2010
114. Credenze illusorie sulla salute in adolescenza: contributo alla costruzione e validazione di uno strumento di rilevazione
- Author
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PETRILLO, GIOVANNA, DONIZZETTI, ANNA ROSA, AA.VV., Braibanti P., Petrillo, Giovanna, and Donizzetti, ANNA ROSA
- Subjects
Credenze illusorie sulla salute ,adolescenti ,validazione di scale - Abstract
La messa in atto da parte degli adolescenti di comportamenti nocivi per la salute nasce da un complesso sistema di credenze, tra cui quelle illusorie o paranormali. Obiettivo di questo contributo è presentare la validazione di uno strumento originale, la PHBS – Paranormal Health Beliefs Scale, volto a rilevare le credenze illusorie sulla salute negli adolescenti. La PHBS è stata costruita a partire da una disamina della letteratura internazionale sulle credenze illusorie, in cui si evidenzia la complessità e multidimensionalità di tale costrutto in studi con popolazioni adulte (Tobacyk, 1988), nonché della letteratura di taglio etnografico e psicosociale che evidenzia la presenza di tali credenze nello specifico contesto italiano, in riferimento dalla cultura popolare (De Martino, 2004 – ed. or. 1959) e all’ideologia nazifascista (Ravenna, 2004). La scala è stata somministrata a 1469 partecipanti, quasi equamente distribuiti per sesso (44.0% maschi e 56.0% femmine) e con un’età media di 16.6 anni (DS = 1.43). Sono state condotte Analisi di affidabilità, Fattoriali Esplorative e Confermative, correlazionali. Una prima Analisi Fattoriale Esplorativa, condotta sull’intera popolazione della ricerca, ha evidenziato una struttura multifattoriale e soddisfacenti proprietà psicometriche: Credenze Religiose (Alpha = .90), Credenze Superstiziose (Alpha = .83), Credenze in Eventi Sovrannaturali (Alpha = .80), Credenze Para-psicologiche (Alpha = .72); Credenze Pseudo-scientifiche di tipo biomedico (Alpha = .64). Questo risultato è emerso anche in una seconda Analisi Fattoriale Esplorativa, condotta sul 50% del campione (N = 763), e in un’Analisi Fattoriale Confermativa, condotta sul restante 50% (N = 661). Per quanto concerne la verifica della validità di costrutto, la PHBS è risultata non correlata con i comportamenti superstiziosi e l’autoefficacia; è risultata, inoltre, positivamente correlata con il locus esterno. I risultati complessivamente mostrano la validità ed affidabilità dello strumento, che nella versione finale consta di 31 item. Esso si presta ad essere utilmente impiegato per la rilevazione dell’articolata gamma di credenze illusorie riferite alla salute degli adolescenti, anche nell’ambito di programmi educativi di promozione della salute ad essi rivolti.
- Published
- 2010
115. Sviluppo di un intervento psico-educativo theory-based in riabilitazione cardiologica
- Author
-
Dell'Acqua, R, Sommaruga, M, Della Porta, P, Tramarin, R, Jones, NK, MIGLIORETTI, MASSIMO, Braibanti, P, Dell'Acqua, R, Sommaruga, M, Della Porta, P, Tramarin, R, Jones, N, and Miglioretti, M
- Subjects
Patients education, cardiovascular rehabilitation, psychological support - Published
- 2010
116. L'efficacia di una campagna di comunicazione per incrementare l'intenzione all'utilizzo del preservativo
- Author
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MIGLIORETTI, MASSIMO, GRAGNANO, ANDREA, Braibanti, P, Miglioretti, M, and Gragnano, A
- Subjects
Condom use, campaign, HAPA model - Published
- 2010
117. Scrittura e trauma: Quali processi psicologici di costruzione del significato dell’esperienza traumatica?
- Author
-
Maria Luisa Martino, Braibanti P. e Zunino A, and Martino, MARIA LUISA
- Abstract
A partire dall’ultimo ventennio le ricerche sulla scrittura espressiva si sono soffermate sulla valutazione delle health outcomes; poche hanno esplorato, entro un’ottica qualitativa, i processi psicologici di costruzione del significato dell’esperienza traumatica che sottostanno a questi effetti (Creswell et al., 2007). Il lavoro esplora i processi psicologici di costruzione del significato intorno all’evento traumatico in 23 scritti, strutturati secondo il GWDP (Gidron et al., 2002; Martino et al., 2012), di genitori di bambini con LLA in fase off-therapy. Gli scritti sono stati suddivisi in tre categorie in ragione del punteggio di psychological outcomes ottenuto, misurato attraverso somministrazioni testologiche ripetute. Gli scritti sono stati analizzati attraverso il metodo di codifica qualitativa proposto da Auberbach e Silverstein (2003). L’analisi ha permesso di rintracciare alcuni crocevia principali della significazione che prendono forma in modo diverso entro le differenti categorie di narrazioni: ricerca del significato (integrazione significato situazionale/globale), etichettamento e connessione emozioni/eventi, ri-valutazione dell’evento (finding benefit/post traumatic growth), ri-sincronizzazione del tempo. Nello specifico le narrazioni di genitori, i cui livelli di psychological outcomes peggiorano a seguito della scrittura, mostrano una difficoltà ad integrare l’evento nella propria vita, a mettere in parola e connettere emozioni/eventi. Gli scritti che si collocano entro un range buono di benefici ottenuti dalla scrittura sembrano utilizzare la narrazione quale possibilità di ritornare sugli eventi rivalutando quanto accaduto e aprendosi a nuove possibilità di significazione dell’esperienza. Gli scritti che si collocano entro un range ottimale di benefici ottenuti, sembrano, inoltre, riconoscere l’apporto ricevuto dal sistema di supporti sociali e ad integrare le proprie parti fragili e vulnerabili per accogliere l’evento come parte della propria storia. Entrambi i due ultimi gruppi appaiono alle prese, entro un processo open ended, con la possibilità di ri-sincronizzarsi con l’esperienza di vita attuale.
118. The Role of Baseline Vagal Tone in Dealing with a Stressor during Face to Face and Computer-Based Social Interactions.
- Author
-
Rigoni D, Morganti F, and Braibanti P
- Abstract
Facing a stressor involves a cardiac vagal tone response and a feedback effect produced by social interaction in visceral regulation. This study evaluated the contribution of baseline vagal tone and of social engagement system (SES) functioning on the ability to deal with a stressor. Participants ( n = 70) were grouped into a minimized social interaction condition (procedure administered through a PC) and a social interaction condition (procedure administered by an experimenter). The State Trait Anxiety Inventory, the Social Interaction Anxiety Scale, the Emotion Regulation Questionnaire and a debriefing questionnaire were completed by the subjects. The baseline vagal tone was registered during the baseline, stressor and recovery phases. The collected results highlighted a significant effect of the baseline vagal tone on vagal suppression. No effect of minimized vs. social interaction conditions on cardiac vagal tone during stressor and recovery phases was detected. Cardiac vagal tone and the results of the questionnaires appear to be not correlated. The study highlighted the main role of baseline vagal tone on visceral regulation. Some remarks on SES to be deepen in further research were raised.
- Published
- 2017
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119. The effects of sleep debt on vigilance in young drivers: an education/research project in high schools.
- Author
-
Lucidi F, Devoto A, Bertini M, Braibanti P, and Violani C
- Subjects
- Accidents, Traffic prevention & control, Adolescent, Adult, Alcohol Drinking adverse effects, Female, Humans, Italy, Leisure Activities, Male, Multivariate Analysis, Reaction Time, Students, Arousal, Automobile Driving, Circadian Rhythm, Sleep Deprivation physiopathology
- Abstract
The vigilance levels of a group of 59 students were assessed in the daytime (9:00-11:00 a.m.) and again early Sunday morning (2:30-5:00 a.m.), and were then compared. Data were collected at the students' schools. The differences in performance impairment associated with different Saturday night social activities and the effect of alcohol consumption were evaluated. Results indicate a vigilance decrease during the night, and this is greater in subjects who consumed more alcohol. Students who spent their Saturday night in a discotheque showed the most prominent nocturnal vigilance decrease, even when the effect of alcohol consumption is covaried. The effect of social activities on vigilance levels was also associated with different lengths of time spent awake and the different time in which subjects performed the vigilance task., (Copyright 2002 The Association for Professionals in Services for Adolescents. Published by Elsevier Science Ltd)
- Published
- 2002
- Full Text
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