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Il saggio, già apparso negli atti della mostra-convegno "La forma del sacro" tenutosi all'università di Salerno nel 2005 e riproposto in questo volume da E. Sicignano , propone di assumere per gli edifici sacri un unico principio spaziale riassuntivo quello del tipo architettonico dell'aula. La tesi si sostanzia in una serie di riferimenti ad architetture scare del passato e della modernità con una particolare approfondimento delle opere di Le Corbusier, Mies e Schwarz che hanno esemplarmente adottato questo tipo di spazio indiviso quale emblema dell'atto stesso del riunirsi.

Il volume contiene gli atti del convegno tenutosi con lo stesso titolo a Roma, nel novembre 2004, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, su iniziativa dell'istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico, dell'École Française de Rome e della Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma. I contributi degli specialisti, provenenti da vari paesi europei e dalla Tunisia, abbracciano varie aree disciplinari, coinvolgendo anche la storia delle idee e la storia delle religioni. Il titolo s'ispira a un verso dell'Eneide di Virgilio, "Più volte mutò nome la terra saturnia" (8, 329): la "terra di Saturno", il mitico paesaggio dell'Italia del tempo di Enea. .