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Il contributo riguarda i processi di inovazione-conservazione sociolinguistici e culturali di una lingua speciale, la lingua del vino. Sono esaminate alcune voci lessicali dell'area meridionale e l'uso di alcune sigle della sezione enologica.

Panoramica sulle indicazioni ministeriali in tema di didattica della scrittura e su come si colloca in varie indagini il rendimento degli studenti italiani per l'abilità dello scrivere.

Il contributo riguarda vari aspetti dell'educazione linguistica nella scuola italiana contemporanea a partire dalle Dieci tesi per un'educazione linguistica democratica. Si sofferma sulla linguistica e sulla pedagogia tra gli anni Sessanta e Settanta, sul futuro dell'educazione linguistica, sulla formazione degli insegnanti, sull'editoria scolastica, sulle ricerche condotte dai gruppi Giscel (Gruppi di intervento e di studio nel campo dell'educazione linguistica), dal 1976 agli anni Novanta, sia per l'italiano L1 che per l'italiano L2.

Come si può definire la metodologia della ricerca linguistica e che cosa le compete? E' questo il punto di partenza del testo recensito.

Il lettore entra, attraverso la recensione ai vari contributi, nei diversi settori della comunicazione televisiva, da quello dell’informazione a quello della divulgazione scientifico-culturale, dell’intrattenimento, della fiction, dello sport e della TV per bambini e per ragazzi.

Il contributo riguarda le nuove Indicazioni per il curricolo. Si sofferma in particolare sul contesto scolastico ed extrascolastico in cui l'educazione linguistica si svolge.

Si presenta il profilo sociolinguistico di un gruppo di studenti (1009) in una ricerca sulla scrittura svolta in Puglia, nelle scuole superiori. In particolare vengono considerati gli usi linguistici familiari, la fruizione televisiva e di altri media, il tempo libero, le letture. Si esaminano anche gli atteggiamenti, la percezione e la valutazione di più codici (italiano, dialetto, inglese).

Sono analizzati alcuni caratteri della scrittura scolastica nella scuola secondaria. In particolare si considera se nella consegna ci sia una richiesta chiara della forma testuale, se il testo sia adeguato alla richiesta, se nel testo ci siano derive tematiche, l'editing del testo stesso.

Recensione su un testo dedicato al lessico dei bambini. I dati sono ottenuti attraverso la sommistrazione di vari tipi di tecniche escussive (completamento di frasi, descrizioni su input iconografico, valutazione di correttezza di frase).

Il parlato dei bambin rappresenta, per certi versi, la punta d'avanguardia delle innovazioni linguistiche. In questo contributo si esaminano alcune caratteristiche dell'italiano e del dialetto parlato da bambini in reti familiari, con particolare attenzione ai cambi di codice.

Si recensisce un testo sulla lingua dei politici e dei giornalisti nella campagna elettorale del 2006, sulla carta stampata, alla radio, alla tv e sul web.

Si esaminano i risultati più o meno corretti della scrittura scolastica in riferimento al sesso e al ceto sociale di appartenenza degli studenti, in alcune scuole superiori dell'Italia meridionale.

Si considera il processo di attivazione e selezione del lessico in presenza di un input di produzione libera, fra i bambini. I dati sono confrontati con quelli del VdB e del Lessico elementare.

L’allestimento di un corpus di un numero rilevante di romanzi, con la trasposizione dei testi su supporto elettronico, indicizzato e interrogabile attraverso le parole che vi appaiono, è un mezzo ragguardevole per conoscere peculiarità e caratteri generali dell’italiano di queste produzioni, e, ancora più significativamente, le variazioni dell’uso italiano contemporaneo.

Il volume recensito comprende più contributi. Fra i vari lavori che compongono una sorta di mosaico dell’italiano contemporaneo, si possono individuare alcuni raggruppamenti intorno a dei nuclei tematici principali: il nuovo italiano, i media, le nuove dimensioni del plurilinguismo, il nuovo dialetto, le lingue nazionali e l'Europa.

Si tratta della recensione del testo di G. Alfonzetti, di interesse pragma e socio-linguistico. I complimenti si collocano nell’ambito della cortesia fra le strategie di riconoscimento e di ammirazione, all’interno della positive face. I saggi compresi nel volume recensito danno una prima, ma ampia, panoramica dei vari aspetti pragmalinguistici e culturali dei complimenti in italiano, nello specifico di area siciliana e romana.

Si tratta della recensione ad un testo di E.M. Pandolfi relativo ad una ricerca svolta nell’ambito dei programmi dell’Osservatorio Linguistico della Svizzera Italiana (OLSI). L'A. ha indagato la presenza, nell’italiano parlato nel Canton Ticino, di particolarità lessicali dell’italiano regionale ticinese e la presenza di forestierismi, con un’ impostazione quantitativa. per certi versi ‘nuova’ in questo campo di studi. Nell’analisi si sono considerate le possibili correlazioni con le variabili sociolinguistiche classiche, situazione comunicativa, età, istruzione, sesso del parlante.

Si presentano alcuni dati per l'allestimento dell'Archivio Pugliese Linguistico Informatico (APLI), in particolare le configurazioni socio-economiche dell'area e i questionari sociolinguistici per le inchieste.

I voll. recensiti fanno parte dell'ALEPO, Atlante linguistico etnografico del Piemonte Occidentale.

Nel volume recensito sono trattati vari problemi delle tipologia linguistica e del contatto fra lingue, centrali per il ricercatore ma utili anche ai docenti che, nelle classi multietniche si trovano di fronte a continue interferenze fra L1 e L2. Una sezione riguarda le lingue immigrate tipologicamente molto distanti dall’italiano, come il cinese.

Il testo narrativo, l'organizzazione, la lingua, in un corpus di testi orali prodotti da bambini e da anziani, sono l'oggetto di esame di questo contributo. * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

Introduce il volume sulla lingua dei bambini e degli adolescenti, nativi e immigrati. I temi trattati riguardano l'italiano, i dialetti e le lingue straniere, studiati in riferimento all'educazione linguistica a scuola.

Il vol. recensito riguarda le lingue che oggi parlano o conoscono gli immigrati in Italia. Gli usi e le competenze sono messi in relazione con numerose variabili sociolinguistiche e scolastiche.

Si esamina il processo di dialettizzazione dell'italiano da una parte, dell'italianizzazione dei dialeti dall'altra, considerando in particolare le parole con cui si denominano le varie parti dell'occhio.

Nella storia della lingua le città hanno rappresentato, in diversi periodi, le punte più avanzate dell'innovazione. Dal punto di vista linguistico la distinzione fra spazio urbano e spazio non urbano rimanda ai diversi equilibri fra conservazione-innovazione, a diverse strutture delle reti sociolinguistiche, a diversi modelli storici, a diversi modelli di prestigio. Nel contributo si presenta un profilo sociolinguistico delle città che sono punti di indagine per la realizzazione dell'APLI Archivio/Atlante Pugliese Linguistico Informatico (Foggia, Bari, Taranto).

Nel contributo si esaminano vari aspetti del linguaggio giovanile. Si analizzano i vari contesti, generazionali, sociali, culturali in cui tale varietà linguistica si sviluppa e le tendenze innovatrici da questa innescate. Le funzioni principali del linguaggio giovanile, quella ludica e quella identitaria, portano alla realizzazione di messaggi in molti casi specifici, e talvolta trasgressivi, rispetto alla norma.

Il vol. recensito riguarda una ricerca sugli stereotipi, per lo più negativi, relativi al dialetto, fra bambini di scuola elementare.

Si affronta il problema della formazione linguistica nelle Università italiane. Si esaminano vari dati relativi alla presenza di corsi sulla lingua italiana, sui laboratori di educazione linguistica nell'università, negli ultimi anni.

Il volume, alla sua seconda edizione (2008), è un'introduzione a diversi aspetti del repertorio dell'italiano, considerato dal punto di vista della norma da una parte, della variazione sociolinguistica dall'altra, in un quadro storico di lunga durata, che permette di ripercorrere alcuni dei momenti più importanti dell'evoluzione e delle dinamiche del repertorio stesso. Sono trattati in particolare i momenti principali della storia dell'italiano contemporaneo con l'attenzione rivolta ad alcune sezioni della struttura della nostra lingua e alle linee di tendenza dell'attuale sistema.

Il contributo riguarda la lingua scritta nella scuola elementare e superiore alla fine dell''800. Si basa sull'analisi di un corpus di elaborati scritti di una scuola salentina.

E' l'analisi di una lingua che l'Autrice definisce 'pendolare', perché si muove, quotidianamente o con scansioni più larghe, tra città e campagna, per motivi di lavoro o di studio. E' la lingua di lavoratori o studenti che continuamente vengono a contatto con comportamenti linguistici e culturali diversi. Si studiano, fra l'altro, gli effetti generali di questo continuo movimento in contesti e reti diversi.

E' una presentazione generale sulla configurazione dell'italiano, nelle diverse varietà, diamesiche, diatopiche, diastratiche e diafasiche, con una sezione dedicata alle lingue speciali. Sono considerati vari livelli linguistici:lessicale, morfosintattico, fonetico, pragmatico.

Si presentano i principali caratteri tipologici dell'italiano, relativi , in particolare, alla fonologia, alla morfosintassi, alla formazione delle parole, alla pragmatica, di cui si esaminano la deissi sociale, la focalizzazione e la topicalizzazione. Oltre ad alcune caratteristiche generali di queste parti della lingua italiana si esaminano le tendenze più significative, fenomeni linguistici recenti che evidenziano il carattere dinamico dei meccanismi strutturali dell'italiano.