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The authors report the clinical results and the cost/benefit analysis of a protocol of passive prophylaxis of hepatitis B based on the administration of two doses of three ml each of HBIG and on the control of anti-HBs levels by RIA for six months after accidental exposure in health-care personnel. Only two out of 351 susceptible subjects developed viral hepatitis instead of the expected 70 if passive prophylaxis had not been performed. The cost/benefit analysis showed a saving of 356 509 US$ in the past 36 months. Furthermore, the cost of each case of hepatitis prevented was 2194 US$, whereas the cost of one case of acute, benign hepatitis was 6180 US$. Since a saving of 3.39 US$ for each dollar spent is achieved, this protocol of passive prophylaxis appears more than adequate both clinically and economically. It is believed that the adoption of some general prophylactic measures will further stress the advantages of this procedure.

The presence of the human immunodeficiency virus (HIV) genome was investigated by applying in situ hybridisation techniques to peripheral blood mononuclear cells (PBMCs). Twenty asymptomatic anti-HIV seronegative homosexual men were the subjects of our study. The cells were hybridised with: (1) an SP 64 plasmid containing the nine-kilobase SstI-SstI viral insert from the lambda BH 10 recombinant clone; this can recognise both viral RNA and proviral DNA, and (2) with a pA01 plasmid containing HBV DNA genome. The DNA probes were modified by inserting an antigenic sulfone group in the cytosine moieties and the visualisation was performed by a double antibody immunohistochemical reaction. In two subjects both the HIV genome and HBV DNA were detected whereas another two subjects were positive for HBV DNA and for the HIV genome respectively. Thus people who are seronegative for anti-HIV specific antibodies may be infected with HIV.

Scopo dell'articolo è indagare il concetto di mutazione antropologica a partire dall'analisi di alcuni testi teorici di Pier Paolo Pasolini e di Ernesto de Martino. Il saggio si sofferma su una definizione possibile di mutazione per poi sviluppare un'indagine sul rapporto - ambivalente e per lo più inconscio - fra pratiche d'iniziazione e consumi simbolici di massa: lo studio ipotizza che la diffusione massiccia, nell'età contemporanea, di alcuni consumi simbolici di massa (come per esempio la sovra-stimolazione estetica pornorgrafica e la pratica dei tatuaggi), sia da interpretare come un "ritorno del represso sociale".

International audience

Rispetto alla scelta dicotomica fra un pubblico oramai in crisi e un privato sempre più invadente, la sfida accolta dal concetto di comune è quella di porsi come alternativa tanto all'individuale quanto all'universale, valorizzando ciò che si costituisce nell'interazione tra soggetti e superando in tal modo sia le spinte egoistiche dell'individualismo (che fa di ogni persona un individuo isolato dalla collettività) che le tendenze omologanti dell'universalismo. In virtù di questa peculiare posizione rispetto alle logiche comuni, le pratiche di sapere volte alla creazione di uno spazio comune di condivisione e partecipazione acquistano un valore ed un significato politico dirimente.

Analisi del film di Lang, centrata sul tema della fascinazione dell'immagine e dei suoi effetti.