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Die Bedeutung der sozialen Netzwerke als Mittel zum Ausdruck der eigenen Identität und zur gemeinschaftlichen Teilhabe wächst weiterhin, vor allem in den jüngeren Generationen. Partizipationspraktiken verschiedener Art deuten auf eine Verschmelzung zwischen dem formellen Bildungsbereich und dem informellen Alltagskontext der Jugendlichen hin. Neben den Vorteilen, die damit einhergehen, muss man auch die eventuellen Risiken in Betracht ziehen, sowohl auf Seiten des Lehrpersonals als auch für Schüler*innen, wenn diese nicht über die adäquaten Kompetenzen verfügen. Der Erwerb von Fachkompetenzen kann zur Verringerung der Risiken und dementsprechend zur vollen Ausnutzung des Potenzials sozialer Medien im schulischen Bereich beitragen. Mittels der hier berichteten Erfahrung soll geprüft werden, ob beispielsweise eine Facebook-ähnliche Umgebung als Instrument zum persönlichen Ausdruck von Schüler*innen der Sekundarschule dienen kann, sodass diese zu Hauptakteur*innen der Verbesserungsprozesse ihrer Ausbildung werden können. Der Mangel an Beteiligung seitens der Schüler*innen in der Studie hat die Autorinnen zu einigen Überlegungen zum Einsatz sozialer Netzwerke im schulischen Umfeld motiviert, sowohl in Bezug auf den Ansatz von Student Voice als auch auf die Bedingungen für dessen effektive Umsetzung in der Schule., heiEDUCATION Journal. Transdisziplinäre Studien zur Lehrerbildung, Nr. 5 (2020): Soziale Medien in Bildung und Fremdsprachendidaktik

The European (COM, 2010) and national recommendations (L.107/2015) are focused on the reinforcement of the partnership between educational contexts and the world of work. The aim is to build spaces for transformative learning for all systems involved, and to provide students with experiences, useful for developing not only technical-professional, but also soft skills. The usefulness to promote, in the young generations, the development of skills useful for real life, led researchers to investigate, through a qualitative approach, if according to the teachers’ perspectives, the compulsory School-Work Alternation (SWA) experiences promote soft skills development, and if teachers include it in the students’ learning design and assessment process. Findings show some contradiction between learning, design and assessment processes, with important implications for practices and policies.

L'Alternanza Scuola-Lavoro (SWA) è stata introdotta dalla legge 107/2015, come metodologia formativa obbligatoria per gli studenti di ogni scuola secondari di secondo grado. Può essere un dispositivo per costruire spazi per l'apprendimento trasformativo per tutti i sistemi coinvolti e per fornire agli studenti esperienze, utili per lo sviluppo di competenze tecnico-professionali e soft. L'importanza di promuovere, nelle giovani generazioni, lo sviluppo di competenze utili per la vita reale, ha portato le ricercatrici a investigare il tipo di apprendimento promosso dalle esperienze SWA e i relativi processi di valutazione. Lo studio è stato condotto secondo un approccio qualitativo, dando voce a studenti di dodici scuole diverse. I risultati hanno permesso di rilevare un importante livello di consapevolezza degli studenti circa le abilità sviluppate e richieste durante i programmi SWA e un basso livello di consapevolezza relativo alla valutazione di queste abilità. Sono state presentate le implicazioni per le pratiche educative e la ricerca., Ricerche di Pedagogia e Didattica. Journal of Theories and Research in Education, Vol 13, No 1 (2018)

L’uso sempre più diffuso dei social network (SN), in particolare tra la popolazione giovanile, ha assunto proporzioni planetarie, richiamando anche l’attenzione della ricerca scientifica. Il fenomeno viene considerato nelle sue differenti dimensioni, che includono anche la focalizzazione sull’impatto educativo e formativo, aprendo un interessante dibattito intorno alle posizioni di fautori e scettici sull’uso dei SN nei contesti scolastici. La ricerca che di seguito viene presentata è stata sviluppata a livello italiano, con l’intento di dare voce ai principali protagonisti della vita scolastica, e ha coinvolto 500 studenti e 353 docenti della scuola secondaria di I e II grado. L’obiettivo è stato quello di rilevare visioni e rappresentazioni dei soggetti sulla pratica del social networking didattico. Per l’indagine è stato utilizzato un questionario online per ognuna delle categorie di soggetti del campione. I dati sono stati analizzati e messi a confronto utilizzando un metodo di ricerca misto. I risultati ottenuti permettono di tracciare una prima panoramica sull’uso dei SN nella scuola secondaria nel contesto italiano, rappresentando perciò un primo passo per conoscerne l’utilizzo e le potenzialità educative. Tali risultati consentono, inoltre, di proporre alcune considerazioni nell’ottica di assegnare un peso maggiore al ruolo e alle prospettive dei giovani in ambito scolastico, sia nella ricerca che nell’ambito delle riforme educative.

Resumen basado en el de la publicación Título, resumen y palabras clave en italiano e inglés Monográfico con el título Educación para la ciudadanía : significado y experiencia En el entorno escolar italiano, la educación para la ciudadanía está estrechamente vinculada a la práctica de la construcción de un espacio democrático que desarrolle en los alumnos un sentido de pertenencia a la comunidad de referencia y una marcada sensibilidad hacia los problemas relacionados con ella. Condición esencial e indispensable, para que los alumnos interioricen la estructura y la forma de convivencia civil, es asegurar que cada momento de la vida diaria se organice de acuerdo con un modelo de vida democrática, en el que todos son protagonistas y participan en primera persona en la redacción y control de las reglas, ya sean sociales o funcionales al diseño de la enseñanza. Suponiendo, por tanto, la perspectiva de aquellos que consideran la "ciudadanía" como un elemento "implícito" del currículo y la forma de la ética escolar (Bloomfield 2003; Gearon, 2003), más que como una disciplina específica, se proponen algunas reflexiones sobre una experiencia de educación ciudadana, entendida como educación para la convivencia civil y democrática, llevada a cabo en una escuela primaria italiana. La experiencia, fruto de un proceso de "acción-reflexión-acción", puesta en marcha de modo colaborativo durante los cinco años de la escuela, permitieron crear un "marco de principios rectores" surgiendo de la reflexión sobre la experiencia misma. El documento propone, en conclusión, algunas reflexiones sobre la necesidad de las habilidades del profesor para construir comunidades educativas dentro de las cuales la educación para la ciudadanía puede ser el fondo integrando todas las actividades propuestas. ESP