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Attraverso una rilettura delle fonti edite si segue la persistenza della realtà urbana di S.Igia, distrutta dopo lo scontro tra Pisani e Genovesi del 1258. sino allo sbarco degli aragonesi nel 1326.

Attraverso documentazione inedita dell'Archivio della Corona d'Aragona viene ricostruita la presa di Villa di Chiesa nell'ambito della lunga guerra tra Catalano-aragonesi e forze sardo-arborensi che segnò in modo tanto significativo il Trecento sardo e catalano-aragonese

Con la conquista dei territori siciliani (1061-1091), i Normanni iniziano una politica di forte cristianizzazione e di rinnovamento degli apparati ecclesiastici. In questa edizione sono raccolti tutti i documenti pontifici, conservati nei fondi e negli archivi di Sicilia, emanati durante il periodo Normanno (1083-1198) e relativi ai rapporti tra la Sede Apostolica e le chiese siciliane. Questa raccolta rappresenta un’importante testimonianza della politica papale nei confronti delle chiese siciliane e comprende sia i privilegi emanati per ripristinare, rafforzare e ampliare il potere ecclesiastico nei territori della Sicilia Normanna sia le lettere inviate dai pontefici per gestire e risolvere questioni e problemi di natura amministrativa.

Il saggio indaga in che modo i processi di sedimentazione delle fonti in formato digitale condizionano le pratiche del sapere storico e, in particolare, il rapporto con la documentazione.

The paper aims to provide an overview of the different stages of Italian history underlying the relations between population statistics and the changes occurring in demographic behaviour since the unification of Italy. In this sense, a crucial point is the role played by institutional organisations and their specific choices in terms of the production of official statistics. The analysis is divided into five different historical periods: from Italian unification to the First World War; the period between the two wars, from World War II to the Sixties; the Seventies; the last thirty years. In the first decades after unification, the relationship between academic and official statistics was particularly relevant. The institutional structure led to the enhancement of “political arithmetic” as a tool for the administration of the new state, with the aim of describing the essential features of the population's dynamics and resources. This perspective was strengthened between the two World Wars, a period that coincides almost entirely with Fascism. At the same time, we can observe a process of convergence between sophisticated scientific demography and the population policies implemented in the Fascist regime. After World War II, the availability of institutional data focused mainly on economic dynamics. The subsequent major transformations in the field of family and fertility behaviour (e.g. the baby boom, divorce, internal migration) pushed for further developments in population studies, although sources of data remained substantially unchanged in the last decades. Starting from the Seventies, methodological and scientific progress led to a rethinking of the creation of data. Following the line traced by the paradigm shift (from macro to micro), a new phase of data collection started with the implementation of national socio-demographic sample surveys and the access to Istat microdata. In the last thirty years, demographic changes have seen further acceleration. Italy has become a country of immigration, fertility has continued to fall and life paths have become more and more complex. At the same time, scientific research has made great strides and new explanatory approaches have been introduced in the last few years. Both these aspects require more detailed and more frequent information, an increasing demand that is not satisfied by the availability of data.

Si tratta dell'edizione critica di un precetto di donazione originale dell'imperatore Carlo III in favore della chiesa di S. Prospero di Reggio, datato 880 gennaio 8, Pavia, conservato presso l'Archivio Storico Diocesano di Reggio Emilia. All'interno della più ampia edizione delle carte reggiane del IX secolo per la collana delle "Chartae Latinae Antiquiores", si offre qui l'edizione del testo accanto alla riproduzione fotografica dell'originale, corredata dall'analisi paleografica, dalla discussione cronologica e dall'esame diplomatistico utile a verificare la genuinità del pezzo, in precedenza messa in discussione da una parte della critica, oltre che dalle principali informazioni di carattere archivistico e bibliografico.

Si tratta dell'edizione critica di un diploma originale di conferma dell'imperatore Carlo III in favore della chiesa di S. Prospero di Reggio, datato 883 maggio 24, Nonantola, conservato presso l'Archivio Storico Diocesano di Reggio Emilia. All'interno della più ampia edizione delle carte reggiane del IX secolo per la collana delle "Chartae Latinae Antiquiores", si offre qui l'edizione del testo accanto alla riproduzione fotografica dell'originale, corredata dall'analisi paleografica, dalla discussione cronologica e dall'esame diplomatistico, oltre che dalle principali informazioni di carattere archivistico e bibliografico.

Si tratta dell'edizione critica di un documento originale contenente l'inventario dei beni della corte di Migliarina, conservato presso l'Archivio di Stato di Reggio Emilia. All'interno della più ampia edizione delle carte reggiane del IX secolo per la collana delle "Chartae Latinae Antiquiores", si offre qui l'edizione del testo accanto alla riproduzione fotografica dell'originale, corredata dall'analisi paleografica, dalla discussione cronologica (il documento è privo di datazione, se si eccettua la semplice indicazione del mese in cui fu effettuata la ricognizione dei beni) e dall'esame diplomatistico, oltre che dalle principali informazioni di carattere archivistico e bibliografico.

Si tratta dell'edizione critica di un diploma di Ludovico il Pio, datato 816 novembre 17, Compiègne, in favore del monastero di S. Salvatore al Monte Amiata, conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze. All'interno della più ampia edizione delle carte reggiane del IX secolo per la collana delle "Chartae Latinae Antiquiores", si offre qui l'edizione del testo accanto alla riproduzione fotografica dell'originale, corredata dall’analisi paleografica, dalla discussione cronologica e dall'esame diplomatistico utile a verificare la genuinità del pezzo, oltre che dalle principali informazioni di carattere archivistico e bibliografico.