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Analisi dei processi di trasformazione urbana dell'area dei Banchi a Roma, nodo di collegamento tra il Vaticano e la città laica, nel periodo tra la seconda metà del XV e il primo decennio del XVI secolo, con particolare attenzione agli interventi realizzati durante il papato di Giulio II (1503-13).

Il contributo individua e analizza i caratteri dell'area tra la via Recta e il Tevere, a ridosso del nodo cruciale del ponte Sant'Angelo e del collegamento con il Vaticano, nei secoli XV-XVI: individuandone le dinamiche produttive, sociali e demografiche, oltre ai caratteri topografici - tra i più significativi la presenza del fiume - come motori principali delle trasformazioni urbane e architettoniche e ricostruendo uno spaccato esemplare dell'evoluzione di Roma in età rinascimentale.

Il contributo confronta i due progetti di Antonio da Sangallo il Giovane per i palazzi della Zecca di Roma e di Castro, accomunati da evidenti analogie nell'impianto e nei caratteri architettonici: un significativo esempio di messa a punto di un "modello architettonico" ripetibile in contesti urbani e geografici differenti.

La recensione presenta in maniera critica il volume di Valeria Cafà che presenta le sue ricerche sulle vicende legate alla committenza, la costruzione e il contesto urbano del palazzo Massimo alle Colonne a Roma, valutandone gli apporti originali rispetto alla storiografia su questo argomento.

Nell'ambito del tema generale della committenza architettonica dell'aristocrazia a Roma e nel Lazio in età moderna, il contributo indaga il tipo edilizio del "palazzetto" come tipologia di residenza privilegiata delle famiglie della nobiltà cittadina di recente ascesa sociale a Roma nei secoli XV-XVI. Come caso esemplare, il contributo studia più approfonditamente un palazzetto romano del primo XVI secolo di scuola sangallesca, inquadrandolo nella produzione di edilizia civile di Antonio da Sangallo il Giovane, analizzandolo dai punti di vista architettonico, tipologico, costruttivo.

La recensione presenta in maniera critica il saggio di Vitale Zanchettin che presenta i risultati delle sue ricerche sull'area del cosiddetto Tridente a Roma in età rinascimentale, valutandone gli apporti originali rispetto alla produzione storiografica su questo tema.

La recensione presenta in maniera critica il volume di Anna Cavallaro dedicato alla Villa dei Papi alla Magliana presso Roma, valutandone originalità e nuovi contributi rispetto alla storiografia sulle ville rinascimentali.

La recensione presenta in maniera critica i due volumi dedicati alla storia urbana di Roma nel Quattrocento : il primo è articolato in capitoli corrispondenti alla successione cronologica dei papi Bonifacio IX ad Alessandro VI e considera prioritariamente lo sviluppo topografico e del sistema viario della città ; il secondo raccoglie saggi di diversi autori riguardanti l’approfondimento di specifiche funzioni urbane e tipologie edilizie.