5 results on '"S. Pel"'
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2. ACTA OTORHINOLARYNGOLOGICA ITALICA
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D. Cervelli, G. Gasparini, A. Moro, S. Pelo, E. Foresta, F. Grussu, G. DAmato, P. De Angelis, and G. Saponaro
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Otorhinolaryngology ,RF1-547 - Abstract
Le asimmetrie maxillo-mandibolari riconoscono numerose eziologie: congenita, traumatica, iatrogena e post resezione oncologica. I pazienti affetti da malformazioni congenite vengono generalmente sottoposti a chirurgia ortognatica con o senza procedure aggiuntive (genioplastica, impianti alloplastici) con risultati soddisfacenti. Tuttavia, nonostante il raggiungimento della simmetria scheletrica può esitare una asimmetria residua più o meno evidente. Lo studio presentato è stato effettuato su 45 pazienti (29 femmine e 16 maschi), trattati chirurgicamente tra Dicembre 2012 e Giugno 2014. Tutti i pazienti erano affetti da asimmetria maxillo-mandibolare e sono stati sottoposti a chirurgia ortognatica per la correzione ossea della deformità. Le alterazioni residue sono state trattate con lipofilling. In tutti i casi si è osservato un buon attecchimento del grasso a livello del sito ricevente. Lanalisi retrospettiva della documentazione fotografica ha dimostrato un progressivo decremento dei volumi raggiunti in seguito al trattamento con lipofilling fino a sei mesi dalla procedura, dopodiché i volumi sono rimasti invariati. Non sono state riportate complicanze significative sia a livello del sito donatore sia del ricevente. Un lieve edema ecchimotico è stato osservato frequentemente nella prima settimana post-operatoria, non sono stati riportati casi di ematoma, infezioni, danni nervosi o vascolari. 24 pazienti hanno avuto necessità di ulteriori applicazioni, una seconda applicazione si è resa necessaria in 22 pazienti ed una terza in 2 pazienti. (totale di 69 procedure). Sulla base dei risultati di questo studio la metodica del lipofilling si è dimostrata semplice, efficace e facilmente riproducibile, mostrando un alto indice di soddisfazione da parte dei pazienti e una scarsa incidenza di svantaggi e complicanze. Abbiamo inoltre dimostrato come il successo del riempimento con grasso autologo sia dipendente dalla subunità del viso che viene trattata. Le regioni malare e della guancia hanno mostrato i migliori risultati mentre le subunità corrispondenti al labbro inferiore e superiore hanno mostrato uno scarso attecchimento del grasso innestato, con una conseguente maggiore perdita di volume. In conclusione si può dire che le procedure composite, che prevedono lutilizzo congiunto della correzione chirurgica delle basi scheletriche e un successivo ritocco per mezzo di innesto di grasso autologo, costituiscono una opzione addizionale e personalizzabile per i pazienti affetti da malformazioni maxillo-mandibolari.
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- 2016
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3. Dolore post-operatorio nei pazienti affetti da neoplasia testa-collo: fattori predittivi ed efficacia della terapia
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C. Bianchini, M. Malagò, L. Crema, C. Aimoni, T. Matarazzo, S. Bortolazzi, A. Ciorba, S. Pelucchi, and A. Pastore
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Otorhinolaryngology ,RF1-547 - Abstract
Negli anni è aumentata l’attenzione verso i molteplici aspetti associati alla “sfera” dolore, anche nei pazienti oncologici sottoposti a chirurgia testa-collo. Il dolore, definito infatti da diverse caratteristiche, quali l’esperienza personale, gli aspetti qualitativi della percezione, l’intensità, l’impatto emotivo, riconosce un’eziologia “multifattoriale”. Scopo del presente lavoro è stato: (i) valutare l’efficacia della terapia analgesica in pazienti affetti da tumore testa-collo e sottoposti a trattamento chirurgico; (ii) studiare le possibili variabili ed i fattori predittivi che possano influenzare l’insorgenza di dolore. Sono stati studiati 164 pazienti, affetti da neoplasia maligna del distretto testa-collo, trattati chirurgicamente tra il dicembre 2009 ed il dicembre 2013. I dati raccolti comprendono l’età, il sesso, la valutazione del rischio anestesiologico, la sede del tumore, la stadiazione TNM, il tipo di intervento effettuato, la complessità e la durata dell’intervento, le eventuali complicanze post-operatorie, i giorni di degenza post-intervento, la valutazione del dolore nei giorni 0, 1, 3 e 5 post-chirurgia. L’adeguatezza della terapia analgesica è stata espressa in termini di incidenza e prevalenza del dolore post-operatorio, le variabili legate al paziente, alla malattia, al trattamento chirurgico e farmacologico, sono state poi associate all’insorgenza del dolore così da poter descrivere eventuali fattori predittivi. Dai dati ottenuti emerge che la popolazione studiata ha ricevuto un’adeguata terapia antalgica, sia nell’immediato post-operatorio che nei giorni successivi. Non sono risultate associazioni statisticamente significative tra sesso, età ed incidenza del dolore post-chirurgico, mentre lo stadio del tumore, la complessità dell’intervento chirurgico e la sede della neoplasia hanno presentano correlazione significativa con il rischio di insorgenza di dolore post-operatorio. L’elevata prevalenza del dolore in ambito oncologico testa-collo, fa sì che un’appropriata ed attenta gestione del dolore risulti fondamentale. Nel futuro pertanto si auspica una sempre migliore comprensione dei fattori biologici, sociali e psicologici che caratterizzano la percezione del dolore ai fini di migliorarne il controllo.
- Published
- 2016
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4. Il lembo libero osteoperiosteo di Fibula come opzione ricostruttiva preprotesica nelle atrofie severe e nei difetti post oncologici dei mascellari
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G. SAPONARO, G. GASPARINI, D. CERVELLI, L. DALL’ASTA, G. D’AMATO, M. FORCIONE, S. PELO, and A. MORO
- Subjects
Otorhinolaryngology ,RF1-547 - Abstract
Il gold standard nella ricostruzione dei mascellari nelle atrofie severe, siano esse di natura idiopatica o iatrogena, come nei casi di chirurgia resettiva oncologica, deve essere incentrato verso tecniche di ricostruzione immediata che consentano un veloce recupero funzionale ed estetico. I pazienti considerati in questo studio sono stati trattati durante un periodo di 5 anni (2010-2014) con ricostruzione immediata del deficit dei mascellari, eseguito per mezzo di lembo libero di fibula osteo-periosteo. Sono stati pertanto selezionati 14 pazienti sottoposti a ricostruzione con tale tecnica, senza riportare complicanze a medio e lungo termine. Il principale vantaggio di questo tipo di ricostruzione va ricercato nella formazione di gengiva cheratinizzata sovrastante il lembo libero che consente la migliori condizione possibile per una ricostruzione implantoprotesica. L’unico svantaggio di questa tecnica è da imputare alla necessità di lasciare che la ferita chirurgica intraorale guarisca per seconda intenzione in modo da promuovere la formazione di gengiva cheratinizzata dai bordi della ferita stessa, per tale ragione però il pazente necessita di un rigido follow up per il primo mese dopo l’intervento. Lo scopo di questo lavoro è valutare l’efficacia di tale tecnica nelle ricostruzioni ossee dei mascellari.
- Published
- 2015
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5. Il dispositivo medico GOCCLES® è in grado di individuare displasie e cancro orale se impiegato nel setting odontoiatrico. Risultati da uno studio multicentrico
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A. MORO, C. DE WAURE, F. DI NARDO, F. SPADARI, M.D. MIGNOGNA, M. GIULIANI, L. CALIFANO, A.B. GIANNÌ, L. CARDARELLI, A. CELENTANO, G. BOMBECCARI, and S. PELO
- Subjects
Otorhinolaryngology ,RF1-547 - Abstract
Scopo di questo studio è dimostrare che il dispositivo medico GOCCLES® permette di condurre l’esame dell’autofluorescenza del cavo orale nel setting odontoiatrico. Si tratta di uno studio multicentrico non randomizzato su pazienti consecutivi a rischio di cancro orale. I pazienti sono stati sottoposti ad ispezione del cavo orale ad occhio nudo seguita dall’esame dell’autofluorescenza condotto indossando gli occhiali GOCCLES® mentre una lampada fotopolimerizzante illuminava la mucosa orale. Le lesioni sono state definite come qualunque lesione precancerosa del cavo orale visibile ad occhio nudo o area di perdita di fluorescenza visibile con GOCCLES®. Tutte le lesioni persistenti sono state sottoposte a biopsia escissionale o incisionale. Sono stati reclutati 61 pazienti e analizzati i dati da 64 lesioni. Delle 62 lesioni identificate dal dispositivo, 31 erano veramente positive. Il dispositivo ha identificato 31 delle 32 lesioni veramente positive. Una lesione (un carcinoma invasivo) non era visibile ad occhio nudo. Tutte le lesioni classificate come displasia tra moderata e severa e ogni carcinoma sono stati correttamente identificati dal dispositivo. Nel Il 56,7% delle lesioni identificate dal dispositivo mostrava margini più ampi rispetto a quelli visibili ad occhio nudo. Il dispositivo medico GOCCLES® permette di osservare il fenomeno della perdita di fluorescenza in pazienti affetti da displasia o cancro del cavo orale. Ha permesso di effettuare l’esame dell’autofluorescenza con ciascuna lampada fotopolimerizzante testata. I risultati suggeriscono di impiegare GOCCLES® come esame complementare rispetto all’ispezione ad occhio nudo del cavo orale su pazienti a rischio per cancro orale. Il dispositivo permette di identificare lesioni altrimenti visibili o i cui margini sono sottostimati dall’ispezione ad occhio nudo.
- Published
- 2015
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