Buffo, Paolo, Cammarosano, Paolo, Colesanti, Gemma T., Cucini, Sara, Davide, Miriam, Freschi, Lorenzo, Giorgi, Andrea, Lansing, Carol, Lett, Didier, Lonza, Nella, Magnani, Matteo, Rinaldi, Rossella, Santoro, Daniela, Soddu, Alessandro, Tanzini, Lorenzo, Tardivel, Chloé, Vallerani, Massimo, and Lett, Didier
Nell'attuale paesaggio storiografico italiano è ben presente la volontà di lavorare sulle differenti tipologie documentarie prodotte nell’Italia dei Comuni. Così è per gli studi sugli statuti comunali, studi iniziati nel XIX secolo che proseguono tutt’oggi con atti di convegni ed edizioni documentarie, e per tutte le fonti istituzionali amministrative di carattere ordinario: delibere di organi consiliari (riformanze), registri fiscali, corrispondenze epistolari, registri giudiziari. Risultato di un convegno organizzato all'École française de Rome (6-8 giugno 2017), questo volume è il primo interamente dedicato ai registri della giustizia penale (libri maleficiorum); si tratta di documenti relativi alla gestione della cosa pubblica destinati all'azione, che racchiudono finalità performative. Sono presenti in quantità cospicue nel territorio italiano, in molti fondi di archivi e biblioteche comunali e negli Archivi di Stato. La «Rivoluzione documentaria» dell’Italia comunale ha conosciuto una delle sue più potenti espressioni anche attraverso le carte di questa amministrazione ordinaria. Facendo parte a pieno titolo di una storia della giustizia, che si è rinnovata negli ultimi anni cercando di aprirsi il più possibile a tutto il territorio italiano e mostrando punti in comune e differenze regionali, i saggi qui raccolti si soffermano sulla produzione dei libri maleficiorum. Sono indagati il loro ruolo nel sistema documentario dei comuni e di altre istituzioni, la loro collocazione nel sistema documentario generale e le relazioni con altra documentazione comunale, il funzionamento delle istituzioni giudiziarie e i meccanismi procedurali, i conflitti, i negoziati e le sentenze. Le sezioni conclusive mettono a fuoco due temi centrali in materia di pratiche sociali, privilegiate nei libri maleficiorum stessi: la violenza e il genere.