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Forme e sensi del testo Nella contemporaneità la definizione di testo si allarga includendo tutta la produzione umana che va «dall’epigrafia fino alle forme di discografia» (McKenzie, 1989) e dunque si riferisce a tutti i prodotti delle industrie culturali, dalle serie TV alle mise en scène di musical teatrali, finanche alle pubblicità e ai videogame (Hesmondhalgh, 2015). D’altronde la parola testo «deriva, come si sa, dalla parola texere, ‘tessere’, e di conseguenza si riferisce non a un mat...

Dagli astronauti agli internauti Nel 1957, con il lancio del satellite russo Sputnik, che rappresentò la conquista dello spazio da parte del blocco sovietico, negli Stati Uniti si fece strada l’idea di doversi dotare di un sistema di comunicazione in grado di resistere a un eventuale attacco nucleare che avrebbe inginocchiato il sistema militare americano, interrompendo anche tutte gli scambi di informazioni. L’idea era quella di utilizzare i computer non solo come strumento di calcolo e arch...

Abbiamo citato l’indagine del 2015 “I cittadini e il tempo libero” condotta da Istat nel terzo capitolo in riferimento ai consumi degli italiani sugli audiolibri e sulla lettura in genere. L’indagine mostra un quadro che per gli addetti ai lavori, intendiamo editori, librai, scrittori, potrebbe apparire sconfortante; un quadro che ci dice che in Italia quasi il 56% della popolazione scolarizzata non ha aperto un libro per il piacere di leggere nell’arco degli ultimi 12 mesi. Dall’indagine arr...

Il volume si presenta come un’agile ricostruzione della storia sociale del libro e del rapporto che l’uomo ha tessuto con il testo. Vuole indagare come, dall’incisione su tavolette, passando poi dal rotolo e dalla tecnologia della stampa fino alla scrittura digitale, il lettore e lo scrittore abbiano progressivamente modificato il loro legame rimettendo in discussione i propri ruoli. Parlare della produzione testuale nell’era digitale dal punto di vista sociologico permette di comprendere meglio qual è il contesto in cui un umanista digitale dovrà muoversi affrontando la difficile sfida di dovere studiare nuovi modelli di conservazione e condivisione della conoscenza. Ampio spazio è stato dato alle piattaforme on line, soprattutto Wattpad, i social network per la social reading e gli audiolibri, tutte tecnologie che permettono di porsi nuovi interrogativi su quali siano gli usi che i lettori fanno dei testi immergendosi in una dimensione inedita di convergenza culturale e tecnologica. Il tema caro a sociologi, storici del libro e critici letterari è stato affrontato osservando il quadro generale soprattutto dalla parte dell’audience che trasforma, commenta, recensisce le produzioni editoriali attraverso l’uso delle tecnologie digitali. Il libro, avendo voluto ricostruire anche quali sfide il web semantico dovrà affrontare nel prossimo futuro, si propone come strumento destinato a coloro che sono interessati a discipline afferenti al testo digitale, all’editoria e alle digital humanities, al fine di cogliere l’andamento storico dei rapporti sociali che il testo ha sempre saputo stimolare. Si è prestata in generale una particolare attenzione al presente, indagato con l’obiettivo di comprendere come esso sta intessendo le condizioni preliminari per gli imminenti sviluppi dello scrivere e del leggere.

Questo è un libro che parla di libri, di coloro che li scrivono e di coloro che li leggono. Vuole essere una ricostruzione della storia sociale del libro e del rapporto che l’uomo ha intessuto con il testo. Esso indaga come, dall’incisione su tavolette, passando poi dal rotolo e dalla tecnologia della stampa fino alla scrittura digitale, il lettore e lo scrittore abbiano progressivamente modificato il loro legame rimettendo in discussione i propri ruoli. Le riflessioni contenute in questo vol...

Stéphanie Parmentier se questionne dans le cadre de sa présentation sur l’avenir de la littérature en ligne, en s’intéressant, entre autres, aux plateformes d’autopublication, comme Wattpad, et de mise en scène de la figure publique de l’écrivain, telles que les blogues et les réseaux sociaux, qui ont fait sortir la littérature de son espace professionnel et traditionnellement privé. Les plateformes d’écriture en ligne permettent en effet à tout écrivain de partager ses écrits en dehors des canaux de l’édition conventionnelle et de réaliser soi-même l’entièreté des étapes concernant l’édition, la publication et la diffusion de son œuvre, en plus de lui offrir la possibilité de subventionner sa pratique d’écriture, par le sociofinancement (crowdfunding), par exemple. Ces lieux de partage agissent également en tant que médiateurs, espaces publicitaires, acteurs culturels et même révélateurs de talents. La présentation de Stéphanie Parmentier aborde successivement les plus grandes plateformes numériques de publication et de diffusion, dresse le profil des lecteurs ciblés par cette pratique et enfin, traite des auteurs et des types de textes que l’on peut retrouver sur ces principaux canaux d’autoédition.