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si descrive un grave caso di osteomielite della seconda e terza falange associata ad artrite settica della seconda interfalangea in una puledra. La revisione chirurgica della lesione portava all'asportazione di tre frammenti ossei deperiostati che corrispondevano a parte della III falange ed all'intera terza falange. Controllata la sepsi, la lesione evolveva verso la guarigione con un discreto recupero funzionale. A due anni la cavalla sviluppava a carico dello stesso arto una pododermatite cronica ipertrofica, che esitava in guarigione dopo intervento chirurgico di revisione endoungueale. Al controllo a 3 anni la cavalla aveva raggiunto un ottimo adattamento funzionale.

Scopo del lavoro è stato la validazione statistica del metodo di valutazione della maturità scheletrica dei cavalli sportivi mediante l'esame radiografico della sommità del calcaneo e della fisi distale del radio. Partendo da 18 mesi di età, sono stati effettuati studi radiografici della fisi calcaneale e di quella distale del radio a distanza di 2 mesi l'uno dall'altro fino alla chiusura. La classificazione radiografica è stat fatta in 5 classi: C, fisi completamente aperta; B-, fisi con segni di iniziale chiusura centrale; B, fisi con segni di chiusura centrale; B+, fisi completamente chiusa centralmente; A: fisi completamente chiusa. Sulla base di questa classificazione i soggetti sono stati classificati come: immaturi (C, B- e B) o maturi (B+ e A). La lettura dei radiogrammi è stata eseguita da 3 lettori con differente grado di esperienza, in maniera random e cieca, in due sessioni eseguite a distanza di 1 mese. Il grado di accordo tra i lettori è stato valutato mediante la statistica k. La valutazione dell'incidenza delle lesioni nei gruppi di cavalli maturi o immaturi è stata valutata mediante il test del X2. L'età media della chiusura della fisi calcaneale è stata 24.1 mesi mentre per la fisi distale del radio è stata di 28.2 mesi senza differenze significative tra maschi e femmine. Il grado di accordo tra i lettori era basso per il lettore meno esperto mentre era buono per i due lettori esperti. Il grado di accordo aumentava se le classi radiografiche venivano ridotte a 3 (C, B e A). Non sono state evidenziate correlazioni statisticamente significative tra maturità scheletrica radiograficamente stabilita e incidenza di lesioni ortopediche.