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Nella regione del Somma-Vesuvio si rinvengono i prodotti di due distinte attività esplosive intercalati a quelli delle eruzioni di Avellino e di Pompei (Lirer et al. 1973). I prodotti di queste ultime due eruzioni, come è noto, sono distribuiti su di una vasta area sotto forma di orizzonti uniformi di pomici bianche e grigie, verso N-NE in direzione di Avellino (Pomici di Avellino) e verso Sud in direzione di Castellammare di Stabia (Pomici di Pompei). Fino ad ora non vi sono state in lettera...

Nel 1980, nel corso dello scavo del settore di iposcenio antistante alla versura O. del teatro di Nuceria Alfaterna sono stati rinvenuti i frammenti dell’iscrizione relativa a lavori di restauro intrapresi sotto Domiziano che qui si presenta. Si tratta di una lastra la cui altezza può essere ricostruita in almeno 91 cm. e la cui lunghezza doveva raggiungere almeno m. 2,30, di uno spessore di 4 cm. La linea di distacco sul lato posteriore copre la frattura di distacco dal blocco e lungo i bord...

La première connaissance que nous avons d’un tremblement de terre ayant affecté gravement Pompéi sous le règne de Néron, ne fut pas le fait des découvertes archéologiques ; celles-ci ne firent que confirmer, dès les premières années de fouilles, un événement sur lequel Sénèque et Tacite avaient apporté leur témoignage. C’est au Livre VI de ses Questions naturelles que le premier avec les termes émus d’une narration emphatique, relate la catastrophe : « Pompéi, ville célèbre de la Campanie, de...

Noto nella letteratura archeologica per le necropoli protostoriche e le testimonianze di età ellenistico-romana, l’agro sarnese ha ora rivelato, grazie alle indagini condotte dalla Sovrintendenza archeologica per le province di Salerno-Avellino-Benevento, chiare evidenze di una intensa e prolungata frequentazione preistorica. Le ricognizioni archeologiche presentate in questo articolo sono state condotte nelle località Foce e San Giovanni, ma solo a Foce, nelle immediate vicinanze del teatro ...

L'histoire des hommes en Campanie est indissociable des manifestations d'une terre toujours en travail. Ici, l'archéologue et l'historien doivent collaborer étroitement avec le volcanologue et le géophysicien pour reconstruire un passé sur lequel les phénomènes naturels — éruptions, séismes, bradysisme — ont imprimé leur marque indélébile. C'est un premier bilan de cette entreprise pluridisciplinaire que dresse ce volume : des chercheurs en Sciences Humaines du CNRS et des Surintendances Archéologiques Campaniennes, des spécialistes des Sciences de la Terre des Universités de Naples et de Pise se penchent, en une série d'enquêtes complémentaires, sur la zone vésuvienne et les Champs Phlégréens (Ischia comprise). La documentation archéologique et l'analyse géophysique se confortent mutuellement pour permettre de dater un certain nombre d'événements éruptifs et telluriques, depuis la Préhistoire jusqu'à l'Antiquité tardive (et, au-delà, jusqu'au seuil de l'époque moderne), d'évaluer l'ampleur et la périodicité de ceux-ci, d'en mesurer les conséquences sur les populations lorsque leur économie, leurs conditions de vie, leur culture, se trouvent, à l'improviste, ruinées par la catastrophe.

La documentazione della seriazione degli eventi vulcanologici del Somma-Vesuvio, è cosa ormai molto frequente durante scavi regolari o sbancamenti fortuiti nel circondario di Avellino. Studi recenti hanno permesso di chiarire molti aspetti delle eruzioni che interessano i livelli preistorici. L’eruzione più nota e documentata «archeologicamente» è quella delle «pomici di Avellino», che sovrasta un paleosuolo dell’età del bronzo antico. Una grossa eruzione più tarda, detta di Pollena, è anche ...

Questa breve nota riguardante l’area nord orientale della provincia di Napoli vuole portare un contributo alla soluzione dei problemi connessi ai fenomeni sismici e vulcanici in età antica con la presentazione preliminare di una serie di osservazioni effettuate in una zona di interesse archeologico, quale l’area nolana, nota dalle fonti e dalla tradizione ma assai poco conosciuta attraverso i risultati dello scavo. L’attività di tutela della Soprintendenza Archeologica delle Province di Napol...

L’étude du commerce entre l’Italie et les provinces révèle, vers le début du Principat, un renversement de tendance : l’Italie républicaine inondait jusque là de ses produits alimentaires, en particulier les provinces occidentales, Gaule, Espagne, Bretagne. Un bon traceur de ce commerce est l’amphore, emballage perdu, dirions-nous aujourd’hui, abondant et indestructible. S’il est exact que certaines denrées seulement étaient transportées en amphore, c’était des denrées de base : vin, huile, s...

I materiali esaminati provengono dallo scavo condotto a Montagna Spaccata nella primavera 1983, per cura di C. Albore Livadie ed in particolare dello scavo della fossetta di scarico. Essi comprendono un piccolo quantitativo di resti scheletrici animali e frustuli di carboni. Le ossa, per quanto bene conservate nella morfologia, sono molto leggere e hanno superficie friabile o grattabile, talvolta debolmente porosa. Pecora o Capra: adulti o subadulti 1 femore s. sub-intero (trocantere maggiore...

Il 9 giugno 1983 è stata segnalata all’Ufficio Scavi la presenza di ruderi romani in una cava nel Comune di Ercolano posta a circa metà strada fra la città moderna e la sommità del Vesuvio. Vi si accede da Via Viola, oltrepassando l’edificio dell’ex-Orfanotrofio Francescano; sul versante est, ovvero quello verso il vulcano, essa è delimitata dalla Via Comunale Novelle Castelluccio (cfr. I.G.M. foglio 184 II N.E.; qui fig. 1). La località, posta a m. 200 di altitudine, dista circa Km. 3,50 dal...

Le fonti classiche che parlano di eruzioni vulcaniche avvenute ad Ischia in età storica erano già tutte ben note agli autori che dalla metà del ’500 in poi si sono occupati della storia e dei bagni termali dell’isola e senza fatica si potevano trovare divulgate nelle loro opere. Quando. a cominciare dagli ultimi decenni del ’700, naturalisti e geologi si misero a indagare sulle formazioni che compongono quest’isola, era dunque ovvio che si cercasse anche di riferire a determinati vulcani che ...

Cette nouvelle publication du Centre Jean Bérard réunit les travaux de près d’une vingtaine de chercheurs (archéologues, architectes, géomorphologues et volcanologues) autour du thème : “Tremblements de terre, éruptions volcaniques et vie des hommes dans la Campanie antique”. A travers des approches de types et de contenus divers, ces travaux soulignent les apports complémentaires de la volcanologie, de la sismologie et de l’archéologie à l’histoire de la Campanie antique. L’intérêt et l’util...

La terre « phlégréenne » que secouent les soubresauts d’une gestation sans fin, est, en fait, une région exclusivement volcanique. Les reliefs, terrasses et collines, les dépressions, conques et lacs, sont entièrement dus aux mouvements structuraux tecto-volcaniques (fig. 1). Sources chaudes, fumerolles, exhalations sous-marines, émissions de substances volatiles (mofettes et solfatares), toutes les manifestations les plus typiques sont conditionnées directement ou indirectement par le volcan...

INTRODUZIONE La vita di un vulcano poligenico supera di molto la lunghezza dell’intervallo di tempo coperto dalla documentazione storica. Anche nei casi più favorevoli, ed il Vesuvio è tipicamente uno di questi, quando il vulcano è situato in un’area abitata sin dagli albori della civiltà, la storia documentata o tramandata oralmente copre soltanto una parte molto ridotta dell’attività del vulcano. I metodi ed i dati usati nella ricostruzione della storia eruttiva del Somma-Vesuvio sono quind...