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2. Emergenza Sismica In Molise. Report Preliminare Del Gruppo Operativo Sismiko. Seismic Emergency In Molise (2018). Preliminary Report Of The Sismiko Task Force
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Moretti Milena, Margheriti Lucia, Govoni Aladino, Giovani Lucian, Marchetti Alessandro, Pintore Stefano, Fares Massimo, Castagnozzi Angelo, Memmolo Antonino, Minichiello Felice, D'Alema Ezio, De Gori Pasquale, Silvestri Stefano, Criscuoli Fabio, Anselmi Mario, Lauciani Valentino, and Piccinini Davide
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Emergenza Molise ,Rete Sismica Mobile ,Temporary Seismic Network - Abstract
Il 16 agosto 2018 alle ore 18:19:04 UTC un terremoto di magnitudo ML5.2 (Mw 5.1) è stato ben risentito in un’ampia area che comprende molte regioni del Centro Sud Italia [http://cnt.rm.ingv.it/event/20375681]. I sismologi, in turno presso la sala di monitoraggio e sorveglianza sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), hanno localizzato l’evento in provincia di Campobasso, a 4 km a Sud-Est di Montecilfone. Nella stessa area si era verificato due giorni prima, il 14 agosto alle ore 21.48 UTC un terremoto di Mw 4.6 [http://cnt.rm.ingv.it/event/20362671]. A seguito dell’evento di magnitudo Mw 5.1 e della sequenza ad esso associata, come avviene in questi casi, si è attivato il Gruppo Operativo SISMIKO [Morettiet al., 2012; 2016; Pondrelliet al.,2016] per l’installazione di stazioni sismiche temporanee ad integrazione di quelle permanenti della Rete Sismica Nazionale (RSN[Micheliniet al., 2016; http://cnt.rm.ingv.it/instruments/network/IV])presenti nella regione. On 16 August 2018 at 18:19:04 UTC an earthquake of magnitude ML5.2 (Mw 5.1) was well felt in a large area of central and southern Italy [http://cnt.rm.ingv.it/en/event/20375681]. The seismologists, on duty in the monitoring and surveillance seismic room of the Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), located the event in the province of Campobasso, 4 km SE of the town of Montecilfone. In the same area, two days before, on August 14 at 21.48 UTC occurred an earthquake of Mw 4.6 [http://cnt.rm.ingv.it/en/event/20362671]. Following the Mw 5.1 magnitude event and the associated sequence, as usual, the SISMIKO Operational Group activated [Moretti et al., 2012; 2016; Pondrelli et al., 2016] to install temporary seismic stations to supplement the permanent ones of the National Seismic Network (in Italian: Rete Sismica Nazionale - RSN [Michelini et al., 2016; http://cnt.rm.ingv.it/en/instruments/network/IV]) present in the region.  
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- 2018
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3. EMERGENZA SISMICA NEL CENTRO ITALIA. TERZO RAPPORTO DEL GRUPPO OPERATIVO SISMIKO
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Moretti Milena, Margheriti Lucia, Bucci Augusti, Cardinale Vincenzo, Castagnozzi Angelo, Cattaneo Marco, Cecere Gianpaolo, Cimini Giovanni Battista, Colasanti Gianfranco, Colasanti Marco, Criscuoli Fabio, D'Alema Ezio, D'Ambrosio Ciriaco, Danecek Peter, De Luca Giovanni, Falco Luigi, Frapiccini Massimo, Giandomenico Edoardo, Giovani Lucian, Govoni Aladino, Ladina Chiara, Lauciani Valentino, Lovati Sara, Marchetti Alessandro, Marzorati Simone, Massa Marco, Memmolo Antonino, Migliari Franco, Minichiello Felice, Monachesi Giancarlo, Piccinini Davide, Piccolini Ulderico, Pintore Stefano, Rao Sandro, Silvestri Marcello, and Vallocchia Massimiliano
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Sequenza sismica Amatrice, SISMIKO, Reti di monitoraggio sismico - Abstract
SISMIKO è una task force operativa che prevede il coordinamento a livello nazionale delle Reti Sismiche Mobili di Pronto Intervento dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) [Moretti et al., 2012; 2016; Pondrelli et al., 2016] e coinvolge le diverse Sezioni INGV che si occupano normalmente del monitoraggio sismico del territorio nazionale. La notte del 24 agosto 2016, a poche ore dal forte terremoto di magnitudo 6.0 che ha interessato il vasto settore del centro Italia, al confine tra l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo e le Marche [Gruppo di Lavoro INGV sul terremoto di Amatrice, 2016a; 2016b], SISMIKO, come gli altri gruppi operativi INGV previsti per la gestione delle emergenze, ovvero EMERGEO, per il rilievo degli effetti geologici cosismici, EMERSITO, per lo studio gli effetti di sito, QUEST per il rilievo macrosismico e IES rivolto alle attività informative per le scuole e la popolazione coinvolta, è stato prontamente convocato per partecipare all’Unità di Crisi INGV e, come previsto nell’ambito della Convenzione vigente fra il Dipartimento di Protezione Civile (DPC) e l’INGV, si è adoperato per l’installazione di stazioni sismiche temporanee ad integrazione della Rete Sismica Nazionale (RSN [Michelini et al., 2016]) presente in area epicentrale [SISMIKO working group, 2016a; Moretti et al., 2016]. La prima geometria della rete sismica temporanea installata da SISMIKO a pochi giorni dall’inizio della sequenza sismica, era costituita da 19 stazioni di cui 14 a 6 componenti (maggiori dettagli in [SISMIKO working group, 2016a; Moretti et al., 2016]). Successivamente, a seguito delle forti scosse che il 26 ottobre e poi il 30 ottobre hanno interessato il settore settentrionale della sequenza, la rete è stata ampliata di circa 25 km verso nord [SISMIKO working group, 2016b] portando a 23 il numero delle stazioni temporanee distribuite in un’area di circa 75 x60 km2. Nei primi giorni del nuovo anno, a causa di avverse condizioni meteo che hanno interessato tutta l’area colpita dal sisma, molte stazioni sismiche, sia permanenti che temporanee, hanno avuto gravi problemi di funzionamento mettendo a dura prova il sistema di monitoraggio della sequenza sismica in atto: numerose sono state le interruzioni della corrente elettrica che hanno influito sulla continuità della trasmissione dei dati, soprattutto nell’area abruzzese. Per diversi giorni è stato considerato imprudente mandare personale in area epicentrale per la manutenzione e il ripristino della strumentazione, considerato che era comunque garantita l’efficienza del servizio di sorveglianza sismica. La mattina del 18 gennaio, 4 nuove scosse di magnitudo superiore a 5.0 sono avvenute nell’estremità meridionale dell’area già attivatasi e quindi, seppur con difficoltà, sono state avviate le procedure per il ripristino del maggior numero di stazioni sismiche possibile. In tale occasione è stata installata una ulteriore stazione nella zona a SW della sequenza, a migliore copertura dell’ultima area colpita, portando a 24 il numero totale di stazioni temporanee installate dal 24 agosto 2016. In queste ultime settimane, il personale del gruppo operativo SISMIKO è stato costantemente impegnato nella cura e nella manutenzione della strumentazione per garantire la continuità dell’acquisizione e della trasmissione dei dati. Alla data di aggiornamento del presente report, è stata decretata, anche in considerazione dell’andamento della sismicità, una rimodulazione della geometria della rete sismica temporanea che avverrà durante la primavera. Tutti i dati acquisiti dalle stazioni temporanee SISMIKO, continuano ad essere disponibili senza alcun vincolo, al pari dei dati della RSN, tramite l’archivio di forme d’onda European Integrated Data Archive (EIDA [Mazza et al., 2012]) e utilizzati per prodotti scientifici in tempo reale (localizzazioni fornite in sala di sorveglianza sismica INGV, calcolo dei Time Domain Moment Tensor, shakeMaps, ecc) e off-line (ri-localizzazioni, ecc).
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- 2017
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4. EMERGENZA SISMICA NEL CENTRO ITALIA 2016-2017. SECONDO RAPPORTO DEL GRUPPO OPERATIVO SISMIKO. SVILUPPO E MANTENIMENTO DELLA RETE SISMICA MOBILE A SEGUITO DEL TERREMOTO DI AMATRICE MW 6.0
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Moretti Milena, Margheriti Lucia, Abruzzese Luigi, Anselmi Mario, Baccheschi Paola, Bono Andrea, Bucci Augusto, Buttinelli Mauro, Capello Marco, Cardinale Vincenzo, Castagnozzi Angelo, Cattaneo Marco, Cecere Gianpaolo, Chiaraluce Lauro, Cimini Giovanni Battista, Cogliano Rocco, Colasanti Gianfranco, Colasanti Marco, Criscuoli Fabio, D'Alema Ezio, D'Ambrosio Ciriaco, Danecek Peter, De Luca Gaetano, De Luca Giovanni, Falco Luigi, Fares Massimo, Frapiccini Massimo, Frepoli Alberto, Giandomenico Edoardo, Giovani Lucian, Giunchi Carlo, Govoni Aladino, Ladina Chiara, Lauciani Valentino, Mandiello Alfonso Giovanni, Marzorati Simone, Massa Marco, Memmolo Antonino, Migliari Franco, Minichiello Felice, Monachesi Giancarlo, Moschillo Raffaele, Murphy Shane, Pagliuca Nicola Mauro, Piccinini Davide, Piccolini Ulderico, Pintore Stefano, Rao Sandro, Saccorotti Gilberto, Serratore Andrea, Silvestri Marcello, Silvestri Stefano, Pondrelli Silvia, Vallocchia Massimiliano, and Valoroso Luisa
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Reti di monitoraggio sismico ,Sequenza sismica Amatrice ,SISMIKO - Abstract
La rete sismica temporanea installata dal gruppo operativo INGV SISMIKO a seguito del terremoto del 24 agosto 2016 tra i Monti della Laga e la Valnerina, è stata ampliata nel settore settentrionale a seguito dei forti terremoti avvenuti alla fine del mese di ottobre 2016. Successivamente alle due scosse di Mw 5.4 e 5.9 che il 26 ottobre hanno interessato l’area al confine Marche-Umbria tra i Comuni di Castelsantangelo sul Nera (MC), Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP), la geometria della rete è stata estesa di circa 25 km verso nord con l’attivazione di ulteriori tre stazioni temporanee di cui una, da subito, disposta per la trasmissione dei dati in tempo reale e per l’inserimento nel sistema di sorveglianza sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Un’ultima stazione è stata inoltre installata nei pressi di Campello del Clitunno in provincia di Perugia ad ovest della sequenza, a seguito del terremoto Mw 6.5 che la mattina del 30 ottobre ha interessato l’intera area già fortemente provata dalla sequenza in corso; questo è stato il più forte terremoto registrato negli ultimi 30 in Italia. A circa 5 mesi dall’inizio dell’emergenza sismica, la rete temporanea conta quindi 23 stazioni che da metà dicembre sono tutte trasmesse in tempo reale ai diversi centri di acquisizione INGV, ovvero Milano, Ancona e Grottaminarda ma soprattutto Roma dove i dati vengono contestualmente archiviati nell’European Integrated Data Archive (EIDA) e integrati nel sistema di monitoraggio e sorveglianza sismica dell’INGV; per la sorveglianza sono incluse solo parte delle stazioni. Nelle ultime settimane, le attività di campagna del gruppo operativo SISMIKO sono state costantemente focalizzate alla cura e alla manutenzione della strumentazione per garantire la continuità della trasmissione e dell’acquisizione dei dati, a volte compromesse da malfunzionamenti legati al maltempo. Alla data di aggiornamento del presente report, non è ancora stata decretata una dismissione o una rimodulazione della geometria della rete sismica temporanea, anche in considerazione della attività sismica in corso a tutt’oggi molto sostenuta. Tutti i dati acquisiti dalle stazioni temporanee SISMIKO, sono distribuiti senza alcun vincolo, al pari dei dati della Rete Sismica Nazionale (RSN, codice di rete IV), ed utilizzati per prodotti scientifici in tempo reale (localizzazioni di sala, calcolo dei Time Domain Moment Tensor -TDMT delle ShakeMaps, ecc) e per l’aggiornamento dei database dell’INGV come l’Italian Seismological Instrumental and Parametric Database (ISIDe) con la revisione del Bollettino Sismico Italiano (BSI), dell’INGV Strong Motion Data (ISMD) e dell’ITalian ACcelerometric Archive (ITACA), dell’European-Mediterranean Regional Centroid Moment Tensors (RCMT) e nei lavori scientifici che utilizzano forme d’onda velocimetriche ed accelerometriche (ri-localizzazioni, studi della sorgente sismica ecc.).
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- 2017
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5. Rapporto preliminare sulle attività svolte dal gruppo operativo EMERSITO a seguito del terremoto di Amatrice Mw 6.0 (24 agosto 2016, Italia centrale)
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Cultrera Giovanna, D’Alema Ezio, Amoroso Sara, Angioni Barbara, Bordoni Paola, Cantore Luciana, Cara Fabrizio, Caserta Arrigo, Cogliano Rocco, D’Amico Maria, Di Giulio Giuseppe, Di Naccio Deborah, Famiani Daniela, Felicetta Chiara, Fodarella Antonio, Lovati Sara, Luzi Lucia, Massa Marco, Mercuri Alessia, Milana Giuliano, Pacor Francesca, Pischiutta Marta, Pucillo Stefania, Puglia Rodolfo, Riccio Gaetano, Tarabusi Gabriele, and Vassallo Maurizio
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Emersito, effetti di sito, emergenza sismica, Italia centrale - Abstract
Il 24 agosto 2016, alle 3:36 (ora locale) un terremoto di magnitudo momento (MW) pari a 6.0 ha interessato una porzione significativa dell’Appennino Centrale. Data la magnitudo del mainshock e il livello di danneggiamento riscontrato, l’INGV ha attivato il gruppo operativo Emersito. Lo scopo principale di Emersito è quello di svolgere e coordinare le campagne di monitoraggio per gli effetti di sito imputabili a particolari caratteristiche geologiche e/o geomorfologiche. Il report descrive le attività svolte dal gruppo operativo emersito durante le prime fasi dell’emergenza sismica con particolare riferimento ai criteri di selezione per l’installazione di una rete sismica temporanea nella zona colpita dal terremoto. On August 24, 2016, at 03:36 (local time) a MW6.0 earthquake struck an extensive portion of the Central Apennines. Due to the significant mainshock magnitude and the widespread damaging level of buildings, the Emersito task force has been activated by INGV. The aim of Emersito is to carry out and coordinate monitoring surveys to identify possible local site effects caused by particular geological and geomorphological features. The report describe the main activity of Emersito in the first step of the seismic emergency, that consists on installation and maintaining of a temporary seismic network in the epicentral area.
- Published
- 2016
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6. Seismic and Geological Bedrock Depth Estimation at Cavezzo Site (Po Plain, Northern Italy): Example of Passive Geophysical Survey in the Assessment of Soil Liquefaction Potential
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Massa, Marco, Mascandola, Claudia, Lovati, Sara, Carannante, Simona, Morasca, Paola, D'Alema, Ezio, Franceschina, Gianlorenzo, Gomez, Antonio, Poggi, Valerio, Martelli, Luca, and Lai, Carlo G.
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13. Climate action - Abstract
Geophysical Research Abstracts, European Geosciences Union General Assembly 2018, EGU 2018, April 8-13, 2018. Vienna, Austria.
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