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La tesi pone al centro lo studio completo della figura di Guido Bigarelli, scultore comasco attivo principalmente tra Pisa, Lucca e Pistoia nel corso dei decenni centrali del XIII secolo (1220 circa ? 1257). L?artista � stato messo a fuoco sia sotto il profilo individuale, indagandone, cio�, la personalit�, i modelli e l?evoluzione dello stile, sia dal punto di vista delle relazioni: ruolo del maestro all?interno di una bottega precisamente connotata in quanto a linguaggio e prassi operativa, rapporti e interazioni sviluppate entro la comunit� di artefici lombardi operanti nella Toscana occidentale (in particolare a Lucca), di cui si conoscono attestazioni dall?ultimo decennio del XII secolo. Lo studio ha preso avvio dall?esame dei contesti della scultura bigarelliana, sotto gli aspetti del sostrato di cultura figurativa pregressa, della natura dell?intervento, dell?organizzazione del cantiere e dei rapporti di committenza. L?indagine � stata condotta con l?intento di chiarire il percorso, artistico e geografico, dell?artista, e il suo inquadramento economico-sociale. Si � giunti, per questa via, a una complessiva rivalutazione delle fonti del linguaggio di Guido Bigarelli, dei suoi termini di confronto e della personale sintesi stilistica che lo scultore mette in opera a partire dai suoi modelli. La riflessione sulla parabola artistica di Guido Bigarelli � stata affrontata di pari passo alla redazione di un catalogo completo e aggiornato della sua opera, strumento fondamentale e imprescindibile su cui basare la conoscenza dell?artista, di cui fino ad ora si era avvertita la mancanza.