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Osservare i territori in contrazione attraverso la pratica del cammino, permette di esperire le sfumature che caratterizzano questi territori posti ai margini: in questo contributo si osserva la dimensione dell'inselvatichimento. Che si tratti di aree urbane dismesse, di aree rurali non più coltivate o di aree montane troppo complesse per rispondere alla competitività produttiva di territori più accessibili, nel momento in cui l'essere umano rallenta i processi di continua trasformazione del suolo e dei significati, il selvatico si riappropria degli spazi dimenticati. Si propone così uno sguardo sulle diverse realtà in cui il selvatico ri-appare e si prova a considerarlo come un nuovo soggetto possibile in quello che è stato chiamato "il secolo urbano". Observing the shrinking territories through the practice of walking allows us to experience the nuances that characterize territories placed on the margins: in this contribution I observe the dimension of re-wilding. Whether it is dismissed urban areas, rural areas no longer cultivated or mountain areas too complex to respond to the productive competitiveness of more accessible territories, when human beings slow down the processes of continuous transformation of the soil, the wild takes back the forgotten spaces. Thus I propose to observe the different realities in which the re-wilding processes appear and I try to consider the wild as a new possible subject in what has been called "the urban century".

Partendo da una difficoltà che è quella di dare un nome a dimensioni che non hanno chiara definizione, il testo introduce il lavoro di indagine e di progetto sviluppato durante e in seguito al Laboratorio del Cammino 2022. In questa occasione si sono attraversati i territori in contrazione delle province di Biella e Torino e lo sguardo è stato rivolto ai/alle pionieri/e (umani e non) capaci di abitare un territorio alle volte ostile ma ricco di nuove possibilità. Starting from the effort needed to name realities that have no clear definition, the contribution introduces the field research and project work developed during and after the "Laboratorio del Cammino", 2022. On this occasion, territories in contraction were crossed in the provinces of Biella and Turin and the gaze was turned to the pioneers (human and not-human) capable of inhabiting a territory that is sometimes hostile but full of new possibilities.

Partendo dalla concezione di "rischio" e contrapponendola a quella di "azzardo", il testo introduce il lavoro di indagine e le proposte interattive nate durante e in seguito dell'esperienza del Laboratorio del cammino che nel 2021 attraversavai territori in contrazione delle province di Torino e Biella. Starting from the concept of "risk" and opposing it with that of "hazard", the text introduces the investigation work and the interactive proposals developed during and following the experience of the "Laboratorio del Cammino" which in 2021 crossed the shrinking territories of the Turin and Biella provinces.