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Silius Italicus as a Flavian poet: the triad 'P.Scipio the elder - Cn.Scipio - P.Scipio the younger' in the Punica reflects the triad 'Vespasian - Fl.Sabinus - Domitian'; Silius Italicus as a Neronian poet: the polemic against Lucan, the projected poem of Nero himself about the history of Rome and the Punica

Silius Italicus as a Flavian poet: the triad 'P.Scipio the elder - Cn.Scipio - P.Scipio the younger' in the Punica reflects the triad 'Vespasian - Fl.Sabinus - Domitian'; Silius Italicus as a Neronian poet: the polemic against Lucan, the projected poem of Nero himself about the history of Rome and the Punica

Interpretazione di una glossa noniana lacunosa (p. 129, 20-21 L.) sulla base di « marginalia » e di Plaut. Pseud. 1259-1262, considerando ulteriori passi ; segue appendice sugli « Annali » di Laberio e sulla lezione glossata., A passage of Nonius's "De compendiosa doctrina" (129, 20-21 Lindsay) is compared to Plaut. Pseud. 1259-1262. An "appendix" follows (on Laberius pseudo-title "Annales").

Interpretazione di una glossa noniana lacunosa (p. 129, 20-21 L.) sulla base di « marginalia » e di Plaut. Pseud. 1259-1262, considerando ulteriori passi ; segue appendice sugli « Annali » di Laberio e sulla lezione glossata., A passage of Nonius's "De compendiosa doctrina" (129, 20-21 Lindsay) is compared to Plaut. Pseud. 1259-1262. An "appendix" follows (on Laberius pseudo-title "Annales").

Esaminando il rapporto emulativo di Ov. epist. 20-21, elegie relative alla vicenda di Aconzio e Cidippe, con Catull. 65, 15-24, si ipotizza che il testo catulliano sia tramite per la rilettura del modello callimacheo contenuto nel terzo libro degli Aitia, sulla base di relazioni strutturali e, in particolare, di artifici linguistici, quali l'uso dell'aggettivo «conscius», la ripresa ovidiana della clausola del pentametro catulliano («ore rubor») e gli effetti fonici creati.

L' 'invenzione' dell'origine troiana da parte degli Arverni ad imitazione degli Edui e per rafforzare i legami con Roma

Analisi di numerosi passi dell'Alcesti euripidea che presuppongono un modello omerico (sia iliadico che, soprattutto nell'esodo, odissiaco).

In Phaedra 613-4 Seneca describes Phaedra’s mad fantasies: she dreams of following Hippolytus in a winter-landscape as a vestigatrix, a servant carrying nets to capture game. This sounds as a veiled allusion at the protagonist’s order to his servants in the prologue ‘Scandite colles semper canos/ nive Riphaea’ (vv. 7-8). If so, Phaedra’s words would relate to the elegiac commonplace of the vestigatio, part of the servitium amoris motive.

Storia dell'origine della famiglia reale macedone

The myth of the foundation of Thebes exposed by Seneca in Oed. 731-51 foreshadows the story of Oedipus and Jocasta.