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Il contributo delinea un percorso di esplorazione critica sullo spazio di attenzione riservato dall’editoria scolastica italiana alla promozione della digital literacy in bambini di scuola primaria. La riflessione parte dai rilievi che la ricerca degli ultimi anni ha formalizzato relativamente al digital learning e all’usabilità intelligente della tecnologia nella scuola e perviene alle relazioni tra testi a stampa e testi digitali, con l’obiettivo di delineare sia elementi di comunanza-persistenza sia specifici tratti potenziali dell’ebook. Sono esposti i risultati dell’indagine descrittiva condotta sui libri adottati nella scuola primaria, con lo scopo di rintracciare in essi la presenza di attività per l’apprendimento digitale proposte agli alunni, nonché la loro frequenza nell’apparato didattico.

Nel volume si affronta la problematica dell’apporto delle tecnologie per l’apprendimento nell’azione educativa e didattica. I diversi contributi si orientano verso una prospettiva di lavoro che configura le tecnologie come struttura significativa per accogliere i bisogni educativi delle nuove generazioni, in ambienti a loro congeniali che si sviluppano rinnovando precedenti sistemi di conoscenza e di comunicazione. L’essenza della ricerca riguarda il come si modificano i modi di apprendere nei soggetti, dal momento in cui i media digitali occupano uno spazio rilevante nelle loro esperienze. Occorre costruire una progettualità educativa capace di mediare efficacemente tra pratiche sociali e bisogni individuali.

Nel contributo si affronta la problematica dell’apporto delle tecnologie per l’apprendimento nell’azione educativa e didattica. Occorre costruire una progettualità educativa capace di mediare efficacemente tra pratiche sociali e bisogni individuali.