Nel 1714 un alto funzionario della corte safavide, Mo? ammad-Reza Beg, venne incaricato dallo Shah di compiere una missione diplomatica a Versailles, nel tentativo di raff orzare le relazioni tra Persia e Francia. Partito da Erivan nel marzo di quell’anno, dopo una serie di disavventure in terra ottomana, giungera a Marsiglia solo nel mese di ottobre. Da qui iniziera una lenta risalita verso Parigi, per poi recarsi a corte ed essere ricevuto dal Re Sole. Lungo il tragitto, Mo? ammad dara riprova del suo carattere iracondo e capriccioso, dei suoi tanti vizi e poche virtu. Lascera un fl ebile ricordo della moda e dei costumi persiani ad una borghesia ed una nobilta in cerca di distrazioni. La novita dettata dall’Orientalismo non bastera tuttavia ad evitargli un giudizio nettamente critico del suo scarso operato politico, non solo da parte dei suoi contemporanei, ma anche dei commentatori del secolo successivo. Il viaggio di Reza Beg e comunque una testimonianza importante del tempo: innanzitutto poiche si tratta della prima ambasceria uffi ciale persiana in Francia, ma anche perche attraverso le varie fonti d’archivio e documentali si puo apprezzare il primo impatto della conoscenza "dell’altro" da parte del popolo francese, sia delle grandi citta, cosi come dei piccoli villaggi che il corteo tocchera nel suo tragitto verso nord, attraverso gli usi, i costumi, i modi e l’agire di questo personaggio controverso.