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Nel capitolo viene discussa l'utilità di adottare misure implicite per la previsione dei comportamenti di voto, soprattutto nel caso di elettori indecisi che a distanza di qualche settimana dal voto non abbiamo ancora maturato delle consapevoli preferenze per alcuno dei candidati. Vengono inoltre presentati dati di ricerca a supporto della bontà predittiva di tali strumenti.

Nel capitolo vengono analizzati i limiti delle procedure tipicamente utilizzate per prevedere gli esiti elettorali (e.g., sondaggi) proponendo metodi aggiuntivi derivati dalle scienze cognitive. In particolare viene discussa l'utilità di uno strumento quale lo IAT (Greenwald et al. 1998) che consente di misurare le rappresentazioni implicite possedute dal votante. In tal modo è possibile accedere in maniera indiretta alle valutazioni che vengono prodotte spontaneamente nei confronti delle varie proposte politiche. Questo strumento risulta particolarmente importante in relazione agli elettori che non hanno ancora sviluppato in maniera consapevole una scelta di voto. Anche nel loro caso i punteggi allo IAT risultano predittori delle scelte di voto che tali rispondenti indecisi effettueranno a distanza dii varie settimane il giorno delle votazioni.