Il mal di schiena è un problema molto diffuso, una patologia dai costi economici e sociali elevati. Conoscerne le cause di origine e le strategie per combatterla sono di fondamentale importanza sia in ambito preventivo, sia in ambito riabilitativo - terapeutico. Il mal di schiena è una malattia multifattoriale, la cui prevenzione si basa su due livelli. Il primo stadio, o livello di prevenzione primaria, è comune per tutti i tipi di lombalgia ed è basato sull'acquisizione delle corrette abitudini di vita (si combatte il mal di schiena prima della sua comparsa). La prevenzione secondaria si fonda invece su un intervento rieducativo che coinvolge molte figure professionali competenti nella specifica materia, come medici, terapisti della riabilitazione e laureati in scienze motorie. Questi interventi dovrebbero cercare di ristabilire le condizioni precedenti al trauma e di allontanare il rischio di eventuali recidive. Le attuali definizioni di lombalgia acuta, sub-acuta e cronica, utili in ambito clinico, lo sono meno quando si parla di prevenzione, dove il mal di schiena e le sue conseguenze tendono a verificarsi in maniera episodica (de Vet at al., 2002). La bibliografia recente (Burdorf et al., 2007, Malmgren JA, 2009, Socorro Dantas, 2010) riporta dati contrastanti sull efficacia di programmi di esercizio fisico deputati a prevenire i disordini muscolo scheletrici alla schiena. È riportato, inoltre, che alcuni programmi, che sono stati efficaci in ambito preventivo per la lombalgia e la sciatica, avessero inizialmente altri obiettivi (Malmgren JA, 2009). La bibliografia scientifica recente indica l attività fisica come premessa per la prevenzione della lombalgia e della sciatica, per la ricomparsa e per la durata dei sintomi. Si entra, però, poco specificatamente su quale attività fisica. Inoltre non ci sono ancora sufficienti evidenze per essere a favore o contro una qualsiasi tipologia o intensità di esercizio (European Guidelines for prevention in low b, Back pain is a common problem, a disease from high social and economic costs. Know the root causes and strategies to combat it is of fundamental importance both in the budget, both in rehabilitation - therapy. Back pain is a multifactorial disease, the prevention of which is based on two levels. The first stage, or level of primary prevention, it is common for all types of back pain and is based on the acquisition of correct habits of life (fighting back pain before it appeared). Secondary prevention is based instead on a Remedial intervention involving many professionals competent in the specific field such as doctors, rehabilitation therapists and graduate students in physical education. These interventions should seek to restore the conditions prior to the trauma and to avert the risk of recurrence. Current definitions of acute low back pain, sub-acute and chronic, useful in the clinical setting, are less so when it comes to prevention, where the back pain and its consequences tend to occur in an episodic (de Vet et al., 2002 ). The bibliography of recent (Burdorf et al., 2007, Malmgren JA, 2009, Socorro Dantas, 2010) reported conflicting data on efficacy of exercise programs to prevent MPs back musculoskeletal disorders. It is reported also that some programs that were effective in the field estimate for low back pain and sciatica, were initially other objectives (JA Malmgren, 2009). The recent scientific literature indicates physical activity as a premise for the prevention of low back pain and sciatica, for recurrence and for the duration of symptoms. It comes, however, not specifically about what physical activity. In addition, there are still sufficient evidence to be for or against any type or intensity of exercise (European Guidelines for prevention in low back pain, 2004, Burnett A et al., 2009, Jiang JY et al., 2010, Veerbeek JH et al., 2010). The data suggest that an appropriate physical conditioning, and more sports people ricreazionalmente and profess