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Il contributo analizza la criminalizzazione degli immigrati italiani in Argentina a cavallo tra Otto e Novecento, in particolare attraverso l'analisi della letteratura rioplatense d'ispirazione lombrosiana. L'antropologia criminale italiana si diffuse in Argentina infatti negli ambiti scientifici del diritto e della medicina e produsse una stigmatizzazione della figura dell'italiano, considerato come "ospite indesiderato". Molti scrittori argentini presentarono al pubblico una serie di personaggi italiani caratterizzati da vizi ereditari e, attraverso racconti, novelle e romanzi, ne sottolinearono la pericolosità per favorirne l'espulsione.