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La trama della vita è naturalmente un’idea antica che è stata usata da poeti, filosofi e mistici in ogni epoca per trasmettere il senso dell’intreccio e dell’interdipendenza di tutti i fenomeni. La rete è un oggetto topologico che corrisponde a un certo tipo di comunicazione, di associazione. Tale accezione può essere applicata e trovare conforto nella concezione di sistemi viventi come reti che interagiscono con altri sistemi -a loro volta reti- struttura delle gerarchie naturali che consentono di rappresentare schematicamente un ecosistema come una rete con nodi, in cui ogni nodo rappresenta un organismo che quando viene ingrandito appare esso stesso come una rete, e così a seguire a mano a mano che approfondiamo la scala di dettaglio. L’organizzazione di qualsiasi fenomeno naturale secondo un sistema a rete ci consente un analogo atteggiamento nella lettura e modificazione del territorio e del paesaggio con le azioni di diagnosi e gli interventi da attuare nel corpo umano. L’attuale tecnologia, infatti, grazie all’attività di mappatura e sequenziamento del genoma umano, è in grado di individuare e studiare i geni coinvolti nello sviluppo e nella manifestazione dei caratteri dell’organismo umano, sia di quelli normali (fisiologici) che di quelli rari (varianti) o anomali (patologici).

Il contributo tratta della intersoggettività come chiave di interpretazione del contributo della fotografia all'innovazione del design, sia nella didattica che nella ricerca.

La Summer School Internazionale in Rappresentazione del Paesaggio Urbano, giunta nel 2007 alla terza edizione, consente di promuovere lo studio dei caratteri insediativi dei centri storici e, più in generale, delle città al fine di sviluppare una visione pratica e chiara delle loro necessità di salvaguardia e crescita sostenibile. L’organizzazione di una serie di sopralluoghi e visite nei borghi della Valconca e dei dintorni consente l’esercizio del disegno dal vero e del rilievo a vista finalizzati alla redazione di elaborati analitici e alla compilazione di carnet di viaggio; con l’ausilio di esperti si affrontano anche i temi della rappresentazione del paesaggio e delle tecniche di pittura en plein air. L’educazione al viaggio d’architettura e all’esperienza diretta dei luoghi attraverso i metodi ed i mezzi del disegno consentono di cogliere criticamente la dimensione culturale ed economica legata alla cultura regionale, così come richiamato da Federico Fellini nella sua celebre frase: Siate regionali, sarete universali! Le attività di laboratorio, sono svolte secondo una modalità intensiva e di forte interazione tra tutti gli attori coinvolti creando una cornice creativa, dinamica e fortemente motivante. Le visite e le conferenze specialistiche si concentrano sui temi delle tecniche di rappresentazione e del disegno d’architettura, sulle tradizioni costruttive e architettoniche regionali, sulla promozione della qualità urbana e dell’arte civica. In sintesi il programma esplora i seguenti temi: 1) Studio del territorio e della cultura regionale; 2) Disegno dal vero e del paesaggio; 3) Rilievo urbano e ambientale; 4) Forme innovative di rappresentazione e comunicazione del progetto urbano. I contenuti scientifici presentati sono orientati al raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi: Il Disegno come linguaggio di conoscenza, comunicazione e rappresentazione del progetto; Il Rilievo urbano e ambientale come metodo e strumento per la conoscenza analitica e critica del paesaggio urbano; L’innovazione nella rappresentazione d’architettura attraverso l’integrazione degli strumenti digitali con il disegno d’architettura tradizionale. Il contributo dei partners, Comune di Morciano di Romagna, The Prince's Foundation for the Built Environment di Londra, University of Notre Dame – Rome Programme, International Network for Traditional Building Art & Urbanism, Universidad Nacional del Litoral - Santa Fe, Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria, Katarxis Urban Workshops – Luxembourg, Council for European Urbanism – London, Accademia di Belle Arti di Bologna, si rivolge ai principi e alla pratica dell’architettura nel rispetto dell’ambiente e proponendo alcuni modelli per la crescita felice ed ecologica della città.

All'interno di una collana di quattro volumi, una collezione scientifica di rilievi e illustrazioni originali dei 27 fari di Sardegna ancora attivi. Il volume fa seguito ad una pluriennale e prolungata collaborazione con il Servizio Fari della Marina Militare Italiana finalizzata alla stesura di un catalogo sui segnalamenti italiani. Un saggio degli autori rappresenta la consistenza dei fari di Sardegna in relazione alle loro caratteristiche tipologiche e alla loro collocazione geografica e storica. Il complesso documentale, (disegni, rilievi, illustrazioni e fotografie), consente di valutare lo stato di queste singolari architetture al fine di programmare interventi di manutenzione e restauro. Una parte del materiale pubblicato si trova presentato sul sito magazine www.fariitaliani.it

With the avowed task to draw up a territorial plan, called Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) in the Ferrara’s area, following a conservative method which could keep the local stratified language, proved to be a valid paradigm to define all of the elements in the environment studied. Components were iconized and embedded in a database, in order to obtain a digital archive where hyperlinks could rapidly visualize sets of data in a dynamical view, leading to a deep study for the local traditions and issues.

Il presente volume, L'architettura dei fari italiani, inaugura una collana che celebra questi simboli di sicurezza attraverso la presentazione di uno studio dettagliato sulle loro caratteristiche tipologiche e architettoniche. Un patrimonio poco conosciuto, studiato in maniera specialistica da pochi e nel passato testimoniato da una preziosa pubblicazione del 1873, dal titolo "Album dei fari. Illustrato dalle notizie intorno ai loro caratteri e posizione" realizzato dal Ministero dei Lavori Pubblici del Regno d'Italia.

Il presente volume, L'architettura dei fari italiani, inaugura una collana che celebra questi simboli di sicurezza attraverso la presentazione di uno studio dettagliato sulle loro caratteristiche tipologiche e architettoniche. Un patrimonio poco conosciuto, studiato in maniera specialistica da pochi e nel passato testimoniato da una preziosa pubblicazione del 1873, dal titolo "Album dei fari. Illustrato dalle notizie intorno ai loro caratteri e posizione" realizzato dal Ministero dei Lavori Pubblici del Regno d'Italia.