1. Nursing Care to the Foreign Person: Yesterday, Today and Tomorrow
- Author
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Gremo, S., Iannarelli, G., Vadori, M., Gremo, S., Iannarelli, G., and Vadori, M.
- Abstract
According to Italian Statistic Institute, on January 2010 the quote of foreigner people living the country was of about 4.5% of total population, with great differences among regions: 35% in the Nord-West, 26.3% in Nord-East, 25.2%, in the Centre and 13.5% in the main Islands. In 2010 new entries rose total number to 7.5% to whom it should be added the 400 thousand people resident but not yet registered (STP in italian schedule). The mentioned quotation is specular to what is happening within National Health Care Services and in Dialysis setting as well. Within Turin S. Giovanni Bosco Dialysis hospital unit foreigner patients represent the 22.2% of total renal patients (7.2% in hemodialysis, 4.2% in post transplant out patient and 10.8% in pre-dialysis). Low knowledge of Italian language is the greater barrier to good communication between health care staff and patients who consequently suffer of low adherence to nutrition and medication prescriptions. In these last year we tried to get in contact with our patients' relatives and care givers respecting their lifestyles and values. Our final objective has been to find out solutions to daily life problems, but also the provisions of information leaflets translations, planning of multicultural supporting groups for renal transplant educators. We believe we reached most of our goals, making possible personalized treatment pathways for the great majority our foreigner patients. (nursing), I dati ISTAT al 1° gennaio 2006 dichiaravano che la quota degli stranieri iscritti in Anagrafe era pari al 4.5%, tuttavia si riscontravano forti differenze a livello territoriale. Lo confermano i dati del XXI Rapporto sull'immigrazione al 31 dicembre 2010, dove la ripartizione territoriale degli immigrati in Italia è a Nord Ovest 35.0%; a Nord Est 26.3%; al Centro 25.2%; al Sud e Isole 13.5%. La percentuale di iscrizioni nel 2010 è però aumentata al 7.5% (4 570 317 stranieri) a cui bisogna aggiungere oltre 400mila persone regolarmente presenti (Straniero Temporaneamente Presente) ma non ancora registrate in anagrafe. Questa realtà rispecchia anche quella del nostro Sistema Sanitario Nazionale e delle nostre sale dialisi. Presso la dialisi del Presidio Ospedaliero S.G. Bosco di Torino la persona assistita straniera, nel dicembre 2011, incideva per il 22.2% sul totale degli assistiti (7.2% in emodialisi, 4.2% ambulatorio post-trapianto, 10.8% ambulatorio pre-dialisi). La scarsa conoscenza della lingua italiana compromette la comunicazione tra operatori sanitari e PA e una difficile aderenza terapeutica alle prescrizioni dietetiche-farmacologiche. Abbiamo cercato in questi anni di sopperire a queste difficoltà, mettendoci in relazione con la PA e i suoi familiari senza pregiudizi su stili di vita e valori, diversi da quelli usuali. Il nostro obiettivo è stato quello di risolvere le problematiche incontrate quotidianamente, ma anche con progetti di traduzione delle brochure in uso, e progettando corsi di formazione multiculturale per gli operatori addetti al trapianto renale. È stato laborioso educare all'autocura immunosoppressiva una PA straniera e analfabeta rientrata dal Centro Trapianti, altrettanto laborioso è stato far comprendere a una PA cinese e a una senegalese, che non parlavano italiano, la complessità della preparazione al trapianto, ma siamo riusciti nell'intento personalizzando il loro percorso e adattandolo ai loro punti di debolezza. (nursing)
- Published
- 2018